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DALLA CASA DI RECLUSIONE

C'e un'aria di festa nel carcere di Favignana ricordando che ricorre quest'anno il venticinquesimo di presenza dei Padri Canossiani nell'isola. 
Di questa benemerita presenza ha beneficiato non soltanto la popolazione favignanese, ma anche noi ospiti astretti a questa casa di reclusione. Noi forse sentiamo più di tutti il dovere di ringraziare questi Padri per la loro opera silenziosa, attenta, premurosa, a volte non facile, svolta in un universo composito travagliato dalla sofferenza. 
Lo spirito Canossiano, sempre presente nella loro azione volta al recupero e ad un possibile reinserimento dei detenuti nella società si è altresì manifestato nel sottolineare agli operatori penitenziali l'opportunità di considerare il loro lavoro come una vera missione al servizio dell'intera collettività. Da ciò nasce la speranza di un domani migliore per tutti: migliore nella promozione morale dei singoli, migliore nei rapporti sociali nella collettività, migliore nello spirito che guarda al messaggio cristiano che i Padri Canossiani ci hanno dato.

  

  

Incontro di calcio
Detenuti-Oratoriani

  

Ricordiamo tutti questi educatori religiosi ed in particolar modo i Cappellani che si sono succeduti nel tempo: Padre Ferdinando, Padre Alfonso, Padre Girolamo, Padre Marcello, Padre Damiano. Il loro sorriso è stata la nostra speranza in una esistenza serena, affrancata dagli errori del passato. Per questo vogliamo ringraziarli nella circostanza che rappresenta una tappa significativa del lungo cammino Canossiano.

 

Stefano

Da Venezia
PADRE FERDINANDO FINOTTO 
(1° Parroco Canossiano)
Da Trento
MADRE IERTA IANESELLI

  

Favignana, 9 Aprile 1972 
Le prime Comunioni

  

Grazie al gentile invito di Padre Damiano, ho potuto essere presente ai festeggiamenti per il venticinquesimo anniversario dell'arrivo dei Padri Canossiani nell'isola. Io ero uno di questi. 
Ho trovato Favignana trasformata in "meglio": ho visto funzionare l'Oratorio, che i vari Religiosi succedutisi sono riusciti a realizzare e a mantenere bene in funzione, ho visto la ricchezza più bella di Favignana che sono i ragazzi che allietano le famiglie, frequentano l'Oratorio e la Chiesa. 
Ciò è avvenuto per le premure e la costanza dei Padri e delle Suore Canossiane, ma soprattutto per la generosa rispondenza della buona popolazione dell'isola. 
Ne ringrazio Dio, mi complimento con i Religiosi e con i favignanesi, mentre auguro a me stesso di poter ancora ritornare a Favignana per altri felici incontri e per gioire delle sempre maggiori conquiste spirituali che i Canossiani realizzeranno nell'isola. 

Ringrazio per il gentile invito a partecipare alla festa del venticinquesimo di presenza Canossiana a Favignana, ma purtroppo ciò non mi è possibile, vuoi per la distanza e vuoi per gli impegni che qui mi tengono legata. 
L'invito graditissimo ha però risvegliato in me ricordi lontani nel tempo, ma sempre presenti nel mio animo. 
Ricordo di essere passata per Favignana e di essere stata ospite delle sorelle Campo prima di raggiungere Marettimo il 4 ottobre 1973, dove ho avuto un'accoglienza festosa dal parroco P. Girolamo Campo e dall'intera popolazione.  Marettimo e Favignana costituirono per alcuni anni il mio normale campo di lavoro. In quell'angolo di mondo la gente è sincera, espansiva, laboriosa, cordialissima ed io e le mie sorelle canossiane ci siamo trovate a nostro agio.  Quanti ragazzi chiassosi, esuberanti, impegnati ho visto nella scuola; quanti incontri con genitori vigili e tesi alla formazione completa dei loro figli; quanti professori volenterosi costantemente spronati dalla Preside, sempre attenta a realizzare il vero bene dei ragazzi!  Ricordo con fraterno e sincero affetto: P. Girolamo, P. Alfonso, P. Sergio, Fra Pietro e le mie carissime Madri di Favignana e Marettimo: M. Maria Morazzoni, M. Emma, M. Lucia, M. Rosetta, M. Rosa Caruso e, infine, M. Ida e M. Maria colonne di Marettimo.  Marettimo mi ha umanamente arricchita e il suo ricordo mi riempie la spirito di gioia. Dio benedica, sostenga, santifichi i marettimari e i favignanesi, avvolgendoli in una atmosfera di fede vera. 
Io ringrazio tutti per tutto quello che mi hanno dato. Questo grazie vibra nel mio animo con tutte le sfumature della ricorrenza canossiana.

   

Da Marettimo. Gli amici dell'Associazione culturale-sportiva-ricreativa-turistica 

Un caloroso saluto Vi giunga per ricordare il venticinquesimo anno di presenza dei Canossiani nelle Egadi. Siamo spiacenti di non poter partecipare attivamente alle vostre manifestazioni, ma Vi assicuriamo di essere presenti con il cuore. 
In questa circostanza il nostro ricordo va, inevitabilmente, a Madre Ierta Ianeselli, a Madre Maria Zampierini e a Madre Ida Pizzagalli che nel mese di settembre del 1973 misero piede nella più lontana delle Egadi, lasciando ricordi indelebili nella memoria di tutti i marettimari. Chi di noi giovani, oggi trentenni, non si ricorda dell'infanzia trascorsa nell'asilo canossiano? 
Nell'augurarci un futuro rientro dei Canossiani nella nostra abbandonata isola, formuliamo i nostri più sentiti auguri di buon proseguimento nelle attività pastorali nell'intero arcipelago delle Egadi, così come fatto per venticinque anni. 

CON RICONOSCENZA

Tra le varie iniziative intraprese in occasione del venticinquesimo anno di presenza dei Padri Canossiani a Favignana una merita particolare segnalazione per la pietà cristiana e per l'umana riconoscenza che essa rappresenta: la collocazione di una lapide nella Chiesa del cimitero dell'isola a ricordo di tutti i Sacerdoti che hanno prestato il loco servizio apostolico a Favignana e che sono stati sepolti in quel cimitero. 
Dopo lunga e paziente ricerca è stato possibile individuare con esattezza la data della loro morte e di ciò si è voluto lasciare memoria incisa nel marmo. In questo foglio noi vogliamo presentare tale memoria: 
  

  

Favignana onora S. Rita

Per la prima volta quest'anno, grazie all'iniziativa di alcuni devoti, è stata organizzata nella Chiesa Matrice di Favignana una festa in onore di Santa Rita. 
Nei giorni 20-22 maggio ha avuto luogo un solenne triduo di preparazione con Santa Messa, riflessioni sulla vita della Santa e recita dei salmi. 
La sera del 21 maggio è stato proiettato in Parrocchia il film "Santa Rita", tanto apprezzato dagli intervenuti. 
L'indomani, 22 maggio, è stata celebrata una Messa solenne e la chiesa era talmente colma di fedeli da far pensare ad un miracolo, tanto che il Celebrante nell'omelia così si è espresso: "Ecco, anche oggi Santa Rita ha ottenuto da Dio il miracolo di riempire questa chiesa di fedeli, come mai è stato". 
Al termine della celebrazione sono state distribuite un centinaio di rose benedette e sorteggiate immagini e quadri della Santa. Una di queste immagini la sorte l'ha destinata ad una bambina favignanese che da molti anni soffre perché in attesa di un trapianto di reni. Tutti hanno pensato in quel momento ad un evento premonitore che fa ben sperare per il futuro di Valentina. Anche il Parroco era commosso e, nel consegnare l'immagine sorteggiata alla bambina, ha pregato assieme a tutti i fedeli la Santa perché si ricordasse di questa creatura sofferente. 
In quel momento tutta quella gente presente in Chiesa sembrava un'unica grande famiglia accomunata nella commozione e nella speranza. 
Il successo di questa festa ha rafforzato in quanti sono devoti di Santa Rita l'impegno a lavorare perché la Santa sia da tutti sempre meglio conosciuta, amata ed imitata nei suoi esempi di sposa, di madre e di messaggera di pace. 
Il mondo oggi ha tanto bisogno di un messaggio di pace e di amore, ma soprattutto ha bisogno che venga realizzato un risveglio delle coscienze per riscoprire i veri valori della vita, che sono poi i valori del Vangelo di Gesù.