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DAL BRASILE

PADRE SILVANO 

Chiunque sia il Padre educatore del momento, ciò che conta e permane nel tempo è lo spirito che si anima per il bene dei ragazzi. E' questa la testimonianza che hanno dato i Padri fino ad oggi nel loro avvicendarsi. E' una ricchezza che deve richiamare sempre la nostra attenzione e al di là delle differenze che sempre caratterizzano le persone.
Questo i Padri Canossiani hanno ereditato dal cuore grande di Santa Maddalena e hanno cercato di impiantare a Favignana. 
 

P. Silvano Pescarolo

 

DA SEMINARA

PADRE MARCELLO


Carissimo Padre Damiano,
ti ringrazio dell'invito che mi hai fatto per la celebrazione del 25º della presenza dei Padri canossiani a Favignana. 
Gioisco con te per questa ricorrenza. 
La fantasia corre volentieri agli anni passati nell'isola di Favignana, alle tante opere realizzate per il bene di quella Comunità all'entusiasmo col quale i Padri Canossiani hanno lavorato per la realizzazione del carisma Canossiano tra i piccoli di Favignana. 
Il Signore certamente ha largamente benedetto la nostra povera opera e oggi se ne vedono i frutti: grazie alla positiva accoglienza e risposta dei Favignanesi stessi. 
Grazie allora al Signore, a tutti i preziosi collaboratori (i cui nomi sono più o meno appariscenti), a tutta la popolazione. 
Non so però se sarò presente; anzi quasi certamente no. Non mi sento fisicamente bene, sto soffrendo. 
Comunque vi sarò vicino spiritualmente e invocherò per la cara comunità di Favignana le più elette benedizioni del Signore. 
Maria SS.ma, Madre dei Poveri, vi protegga sempre. 
Cordialmente

Padre Marcello

 

 

Ai Confratelli e agli amici che hanno scoperto e vissuto con me il carisma canossiano. 

PADRE MARCELLO GIANOLA

SACERDOTE CANOSSIANO NEL 50°
DI VITA RELIGIOSA
1946 - 1996

"L'anima mia ha sete del Dio vivente quando vedrò il suo volto?" (Sal. 41) 

E' sera
L'orizzonte tinto di rosso prelude al tramonto,
ma annuncia uno splendido domani.
E' la mia vita che si spegne,
che attraverso la sofferenza si purifica
per un domani stupendo e intramontabile.
L'inverno geme
e prepara lo sbocciare della primavera.
L'estate si gonfia di frutti,
l'autunno è carico di provvidenza.
Quanta fatica per te, Signore.
Il carisma canossiano mi ha spinto
a molto e generosamente operare,
soprattutto tra i piccoli.
Ora la mia vita, gravida di opere,
fatta per te, per te solo, o Signore,
si piega.
Sono stato servo inutile,
ma da te, "Padre", attendo l'unico vero bene:
possedere te per sempre.
Sono passati 70 anni di vita,
50 di consacrazione religiosa;
mi resta una eternità con Te.
Grazie, mio Signore!
 

Padre Marcello

"Una eredità da non perdere"

 

Anche dal lontano Brasile, la mia voce, per ricordare i 25 anni dei Padri Canossiani a Favignana. 
Nei dieci anni che ho passato nell'isola mi è parso chiaro che la preoccupazione prima è sempre stata l'Oratorio. 
Voci contrastanti, in certo modo, concordano nel dare atto di questa preoccupazione per noi primaria. 
 

Padre Silvano

 

Alcuni adulti, quando non trovavano il Padre alla Matrice e dovevano cercarlo all'Oratorio, dicevano: "voi vi preoccupate tanto dei "picciotti", e noi, non meritiamo un po' più di attenzione!". 
E così altri, spesso non molto "di Chiesa", che ammiravano il nostro lavoro paziente e disinteressato per la gioventù. Apprezzavano lo stile semplice, familiare e accogliente e confidavano: "Voi siete diversi, con voi ci pare che la Chiesa sia più vicina alla gente!". 
E' in questo clima di semplicità e amicizia serena che mi pare siano trascorsi questi anni della mia permanenza. Come non ricordare in questo momento, P. Alfonso, P. Girolamo, Fra Vittorino, P. Marcello, P. Carlo, con i quali ho convissuto questi anni, portando assieme il peso di questa responsabilità: "essere fedeli alla scelta di dare una attenzione speciale per i ragazzi e i giovani per una educazione umana e cristiana attraverso l'impegno della catechesi, le attività sportive in un ambiente di serena convivenza". 
Non ci sono grandi avvenimenti da ricordare di tutto questo tempo, né foto per immortalarli. 
Rimangono scolpite nella memoria di chi ha vissuto questo tempo quelle domeniche pomeriggio all'Oratorio: era una festa per la quantità dei ragazzi! 
C'era per le varie fasce di età la possibilità di un gioco sano, con tornei di calcio, pallavolo, ping-pong e svaghi comuni. 
Questo grazie all'impegno delle Madri e delle catechiste, degne animatrici. 
Pur nella precarietà delle strutture c'era spazio anche per il cinema e per il teatro. 
Anni trascorsi nella semplicità e regolarità quotidiana, nonostante il maltempo invernale e la confusione dei mesi estivi. 
Tutti sapevano quanto fosse importante soffermarsi anche per pochi minuti a riflettere e pregare nella chiesetta prima di cominciare il gioco. 
Era il l'occasione per apprendere a dialogare con Dio e con sé stessi, aprendo il cammino ad un incontro più profondo nel sacramento della Penitenza e nella direzione spirituale. 
La catechesi ben distribuita lungo la settimana; la messa domenicale resa gioiosa e vivace dalle voci dei bambini che sensibili al clima di festa sapevano accompagnare bene i tempi liturgici; la novena di Natale con le rappresentazioni al vivo dei fatti di Betlemme; il mese di maggio e il Grest che di anno in anno sono andati affermandosi e arricchendosi. 
Tutto questo è giusto ricordare in questa circostanza, come un passato dove hanno lavorato tante persone per dissodare il terreno e seminare una mentalità nuova. 25 anni sono occasione di riflessione per dar valore a una eredità che spiega anche il presente. 
Oggi si richiede più che nel passato in questo campo della educazione cristiana la collaborazione delle famiglie, preoccupate a tempo pieno dei propri figli. Ed allora adesso il futuro dell'Oratorio è nelle mani di quelli che, già fatti adulti, hanno assaporato la bella esperienza di questa novità portata dai Padri Canossiani 25 anni fa. 
Il Consiglio dell'Oratorio è uno dei frutti che garantisce questa sensibilità di collaborare con i Padri e che deve essere incoraggiato e rinforzato con una sempre più ampia partecipazione.