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25 anni di presenza Canossiana

 

La nobile marchesa MADDALENA DI CANOSSA, affascinata dall'amore di Cristo, lasciò ogni ricchezza e gloria per dedicarsi agli "ultimi" del Vangelo. A tale scopo l'8 maggio 1808 a Verona diede avvio all'Istituto delle "Figlie della Carità" Canossiane e il 23 maggio 1831 a Venezia ai Canossiani. 
Chi sono i Canossiani? Sono quei Sacerdoti che vivono qui a Favignana da 25 anni. Sono i Figli di Maddalena che della loro Madre Fondatrice cercano di vivere l'ansia apostolica, esercitando il loro apostolato tra i ragazzi ed i giovani, dando loro una educazione veramente cristiana, amandoli come figli o più che figli, dedicando loro tutto il tempo, organizzando ogni sorta di attività per portare Cristo a tutti. 
All'inizio i Padri Canossiani non ebbero vita facile, Maddalena morì il 10 aprile 1835. Anche se la Madre pochi giorni prima aveva scritto: "Vi raccomando i miei amati poveri" e pochi istanti prima di morire nei suoi occhi pieni di amore, si era acceso il lampo del sorriso e salutava: "servite il Signore nella gioia... Dio è amore e l'amore e gioia. Siate i portatori di Dio... portatori di gioia", come si poteva essere nella gioia se a 4 anni si perdeva la Madre? 
Furono anni duri, penosi, pieni di incertezza quelli che vissero i Canossiani per 90 anni. Uno, due, tre fraticelli assicurarono la spirito vitale all'umile Congregazione, che, finalmente, vide un'alba luminosa e poté respirare a pieni polmoni: era il 1925. 
Con l'entrata in Congregazione del "Confondatore" Padre Angelo Pasa l'Istituto crebbe forte, rigoglioso ed ora sparge la semente evangelica in tutta l'Italia, nel lontano Brasile, nelle sperdute Filippine e fra breve in India.

La benedizione del Santo Padre

Occasione 25.mo Anniversario presenza presso Isola di Favignana Congregazione Figli della Carità Sommo Pontefice rivolge beneaugurante pensiero esprimendo vivo apprezzamento per benemerita et benefica opera pastorale sinora svolta et mentre formula fervidi voti che ricorrenza giubilare sia stimolo per maggiore impegno testimonianza evangelica et solidarietà verso fratelli bisognosi secondo carisma. Codesto istituto invoca per intercessione Vergine Maria copiose grazie et ricompense celesti et invia volentieri at Religiosi Canossiani fedeli et quanti partecipano manifestazioni religiose implorata propiziatrice benedizione apostolica. 

Cardinale Angelo Sodano 

Segretario di Stato di Sua Santità

Auguri dal nostro Vescovo 

Ai Carissimi Confratelli: Padre Damiano Cingolani, Padre Alfonso Fiorin, Padre Carlo Fadale e alle Consorelle: Madre Maria Zuccarello, Madre Ida Pizzagalli e Madre Imelda Ruzzi.

Ci sono anniversari che non si possono dimenticare soprattutto quando sono il ricordo di un inizio che perdura nel tempo e giunge sino a noi! La Diocesi di Trapani sente il bisogno non solo di ricordare un fatto come questo ma è riconoscente alla Famiglia Canossiana che si è assunta un impegno così grande e lo ha saputo portare avanti con la soddisfazione di tutti. 
Ricordare tutte le fasi e i protagonisti di una tale presenza è certamente difficile ma non è assolutamente possibile non accennare a persone e a fatti la cui memoria credo è ancora nella mente e nel cuore di quanti hanno tratto beneficio da queste persone.

 

  

Come non ricordare i primi Canossiani: Padre Guido Franzolin Parroco della Matrice, Padre Ferdinando Finotto Parroco di Sant'Anna e il Fratel Pietro Alberton animatore dell'Oratorio, che, il 17 ottobre 1971, approdarono nell'Isola di Favignana; e con loro Madre lerta laneselli, Madre Ida Pizzagalli e Madre Maria Zampierini che fondarono la "Casa Canossiana" di Marettimo nel settembre 1973 ed ancora i fondatori della "Casa Canossiana" di Favignana Madre Maria Morazzoni, Madre Rosetta Colombo, Madre Lucia Buson e il Padre Ignazio Holzer primo Parroco di Levanzo nel 1974? 
Né possono passare sotto silenzio le numerose attività, oltre quelle strettamente parrocchiali, che la Famiglia Canossiana ha svolto nelle Egadi: l'Oratorio, il Grest, l'impegno con gli Scouts, la ristrutturazione della Canonica e della Chiesa di Levanzo e la realizzazione dell'Asilo Parrocchiale, l'impegno per l'Anno Mariano, la posa sulla montagna della Croce ideata dal caro Padre Marcello, il "Presepe vivente" e la "Passione di Cristo" realizzata dai giovani per le vie di Favignana, la "Polisportiva Canossa" che nel 1994 ha conseguito il "Premio disciplina" assoluto regionale. 
Penso sia anche doveroso ricordare i Confratelli e le Consorelle defunte che tanto hanno dato a queste Isole: Padre Girolamo Ballin, Padre Ignazio Holzer, Fratel Pietro Alberton, Madre Emma Bianchi e Madre Melina Ragonese. 
C'è da rendere grazie a Dio per tutto questo bene operato dalla "Famiglia Canossiana" in questi 25 anni della sua ininterrotta presenza. Siano rese grazie a Lui e a quanti gli sono stati fedeli servitori. 
A voi in particolare un saluto grato e affettuoso. 
  

+ Domenico Amoroso, Vescovo