La formazione personale
Riteniamo che per impostare un cammino educativo
efficace debbano essere considerati come essenziali i seguenti punti :
- il momento mensile di verifica durante la riunione di Linea Verde è
la minima azione da fare per garantire unazione veramente educativa personale e di
gruppo
- la formazione tecnica attraverso i Campi Scuola
- La formazione quotidiana sul campo sotto la guida di
allenatori esperti o dei responsabili di settore
- La partecipazione ai gruppi di catechesi ai vari livelli
(ragazzi, giovani, e gruppi di ascolto per gli adulti) per mantenere le motivazioni
personali legate ad un cammino di fede preciso in un contesto di gruppo
Questo aspetto non deve essere considerato come un
"obbligo" ma come una necessità personale.
Figura Allenatore-Educatore
L'allenatore educa con la sua persona, con
il suo modo di essere: prima di fare l'educatore è educatore. I giovani lo considerano
per quello che è, prima ancora che per quello che dice.
E nel campo educativo non ci si può cammuffare; i ragazzi capiscono chi siamo realmente,
anche se dovessimo cercare di apparire diversi da quello che siamo.
quindi una domanda fondamentale che ciascuno dovrebbe farsi è questa: io, per quale
motivo mi impegno nella polisportiva? Quale è il vero motivo per cui faccio l'allenatore?
Noi per allenatore intendiamo una persona che:
E' un animatore.....non fa l'animatore, vive questi valori nella sua vita di tutti i
giorni e poi nel tempo libero questo si traduce nel suo essere animatore di un gruppo.
Fa l'animatore perchè gli piace..... vive in un certo modo tutta la sua vita ed è
naturale che lo traduca anche nel suo ruolo di animatore. Se pensa di fare grossi
sacrifici, se lo fa pesare agli altri, è meglio che smetta ! I ragazzi si accorgono
subito di chi non vive ciò che pensa o di chi fa con fatica ciò che invece è naturale
espressione di sè.
Ha una vita gratificante..... nel suo tempo libero è animatore, non cerca compensazioni
ad una vita "povera" nel suo essere animatore. Condivide la ricchezza della sua
vita con chi gli sta accanto.
Vive e cresce con il suo gruppo..... da cui prende e da in egual misura, sa imparare dai
suoi ragazzi, non si fa sfruttare e non sfrutta, progetta la sua e l'altrui partecipazione
in modo da valorizzare il contributo di ognuno.
Nel suo gruppo c'è pari dignità e ruoli diversi..... come animatore ha il compito di
stabilire i confini di "chi e che cosa" è fuori e dentro il gruppo: evita il
falso paternalismo di chi si definisce uno qualunque del gruppo = egli è l'animatore e lo
deve fare, è il garante dell'esistenza, della continuità e dello sviluppo del gruppo che
gli è stato affidato.
E' una persona che ha il senso della realtà..... è uno che vive nella concretezza: da
cogliere la complessività delle cose, non è un facilone, non vede tutto nero ma neanche
chiude gli occhi per non vedere il male che purtroppo c'è e che quindi va combattuto.
E' una persona costante..... che sa mantenere fede agli impegni e alla parola data. Una
persona su cui si può contare. Non si esalta per i successi nella vita e nello sport, e
non si butta a terra per gli insuccessi.
E' uno che sa dare il giusto valore alla cose..... sa distinguere le cose per le quali è
necessario darsi da fare, arrabbiarsi, mettercela tutta, dalle cose che invece non
meritano tutto questo impegno, perchè sono secondarie.
E' uno che sa vivere in relazione con gli altri..... sa che ogni persona ha dei pregi ma
anche dei difetti. Quindi accetta tutti così come sono. Cerca di andare d'accordo con
tutti, finchè è possibile; cerca a tutti i costi ciò che unisce e minimizza le cose che
dividono.
Mette già nel conto che ci saranno dei fallimenti ..... nell'opera educativa e sportiva
che compie; le incompressioni, l'ingratudine da parte di qualche ragazzo per il quale ha
dato l'anima.
Mette nel conto la croce di ogni cristiano |