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MERCOLEDÌ 9 AGOSTO
S.TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
vergine e martire, patrona d'Europa
Lettura del profeta Osea.
Oracolo del Signore.
Ecco, io la sedurrò,
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
Là mi risponderà
come nei giorni della sua giovinezza,
come quando uscì dal paese d’Egitto.
Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nell’amore e nella benevolenza,
ti farò mia sposa nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore.
Lettera agli Ebrei.
Fratelli, richiamate alla memoria quei primi giorni: dopo aver ricevuto
la luce di Cristo, avete dovuto sopportare una lotta grande e penosa, ora
esposti pubblicamente a insulti e persecuzioni, ora facendovi solidali con
coloro che venivano trattati in questo modo. Infatti avete preso parte alle
sofferenze dei carcerati e avete accettato con gioia di essere derubati delle
vostre sostanze, sapendo di possedere beni migliori e duraturi. Non abbandonate
dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa. Avete
solo bisogno di perseveranza, perché, fatta la volontà di Dio, otteniate ciò che
vi è stato promesso.
Ancora un poco, infatti, un poco appena,
e colui che deve venire, verrà e non tarderà.
Il mio giusto per fede vivrà;
ma se cede, non porrò in lui il mio amore.
Lettura del Vangelo secondo Matteo.
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e
uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le
stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece,
insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo
tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido:
“Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e
prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del
vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No,
perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e
compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e
le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore,
signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
La liturgia di questo giorno di festa celebra santa Teresa Benedetta della Croce
(Edith Stein), patrona d'Europa, evidenziando la dimensione sponsale e la
testimonianza del martirio di questa straordinaria donna, morta nel campo di
concentramento di Auschwitz, nella piena consapevolezza e accettazione del suo
destino, di condividere la persecuzione subita dal suo popolo come
partecipazione all'evento salvifico della croce di Cristo. Teresa Benedetta è
stata la vergine saggia, vigile nella ricerca dello sposo e pronta ad
accoglierlo alla sua venuta. L'olio della fede e della carità, custodito nei
piccoli vasi di una quotidianità vissuta in una fedele e appassionata sequela di
Cristo, non è venuto meno nella sua vita, caratterizzata da una tenace ricerca
della verità che la portò a chiedere il Battesimo senza venire meno alle sue
radici ebraiche. La sequela di Cristo, presto accolto come Sposo nella
consacrazione carmelitana claustrale, la portò a sopportare una lotta grande e
penosa, facendosi solidale con quelli che venivano trattati in questo modo, cioè
i fratelli ebrei, sottoposti a insulti, persecuzioni, alle sofferenze della
deportazione nei campi di sterminio. La sua santità è un invito a una
solidarietà a cui ogni discepolo è chiamato, nella consapevolezza
dell'inserimento nel Corpo mistico di Cristo, nel quale tanti nostri fratelli e
sorelle cristiani subiscono persecuzione, discriminazione, carcerazione e
violenza a causa del Vangelo. È un invito a tenere accesa la luce della fede e
della speranza, alimentandola con l'olio della carità. I piccoli vasi che le
vergini sapienti hanno preso con sé, alludono appunto ai gesti antichi e sempre
nuovi della carità ordinaria e concreta. Piccoli vasi, piccoli gesti... Anche
nella fragilità della nostra fede che a volte si addormenta, la carità non può
venire meno. È la testimonianza, il martirio quotidiano, che è chiesto a ognuno
di noi. Col desiderio nel cuore di costruire una fraternità, nel nostro
continente europeo, radicata nel Vangelo, e capace di superare diffidenze,
divisioni, interessi particolari, per aprirsi a un bene comune e a una pienezza
di vita per tutti.
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