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SAN DONATO E IL SUO CULTO A TRESTINA

Il culto del Santo è diffuso in tutta Italia, ma sulla scia di studi recenti è stato possibile delineare le vicende che lo hanno portato a Trestina

Intorno all'anno 640 le milizie longobarde ruppero le difese bizantine sulle montagne Umbro-Aretine e vennero ad affacciarsi in Valtiberina.La collina di Trestina costituì un avamposto dei conquistatori, i quali vi stabilirono un nucleo di " arimanni" con una "civitella" sulla sommità e le abitazioni vicino ad essa nel fianco a sud-ovest:ivi il basso medioevo vedrà il Castello di Trestina, il Castellaccio di oggi.La chiesa fu dedicata a San Donato, il loro protettore.

La popolazione nativa, ridotta a dura servitù e respinta a valle si costruì la propria chiesa nei pressi dell'attuale cimitero, dedicandola a San Lorenzo.Solo nel XV secolo, con la soppressionedella parrocchia di San Lorenzo di Rogaia,Trestina sotto il nome di San Donato ritrovò la sua unità, cui seguì l'ampliamento della primitiva chiesa.

Più vicino a noi, la costruzione della ferrovia torna ad orientare di nuovo la popolazione verso la valle e nel 1920 si abbandona l'antica chiesa e si riapre provvisoriamente l'ex chiesa seicentesca di Santa Maria, situata nell'attuale via Madonna della Pace.Nel 1935 il culto di San Donato si trasferisce nel nuovo tempio eretto in suo onore.Nel 1975,infine, è inaugurata l'attuale chiesa,nata in risposta all'espansione del centro abitato.

San Donato vi è festeggiato la seconda domenica di settembre, giorno della sua dedicazione.Nel 1998 è stato poi realizzato il piazzale antistante la chiesa e alla fine del 1999 è stato rifatto il tetto della medesima.

Nell'arco di tempo che va dal 1568 a tuttoggi nella parrocchia si sono succeduti i seguenti sacerdoti:

1568-Don Paolo/1571 Don Giugurta/1572-1610 Don Cesare Cortesello de Cisterna/ 1610 Don Scipione Gualtierotti/ 1653 Don Francesco Rosi/ 1701-1746 Don Girolamo Rosi/ 1746-1767 Don Francesco Pieroni/ 1767-1817 Don Andrea Bernabini/ 1817-1848 Don Gio.Batta Florenzi/ 1848-1860 Don Antonio Lucari/ 1860-1909 Don Giuseppe Caracchini/ 1910-1953 Don Cristilio Turchi/ 1953 1956 Don Gino Tanzi/ 1956-1964 Don Luigi Guerri/ 1964-1986 Don Zefferino Caporali/ dal 1986 a tuttoggi Don Vinicio Zambri al quale di recente si è aggiunto Don Samuele Biondini.

All'interno della Chiesa di Trestina si possono ammirare:

- sulla parete di fondo,dietro all'altare, un pregevole Crocifisso della fine del sedicesimo secolo, recentemente restaurato;

- all'ambone il gruppo scultoreo rappresentante Gesù e i discepoli di Emmaus;

- al fonte battesimale l'altro gruppo scultoreo rappresentante Gesù e la Samaritana al pozzo di Sicar; il coperchio del fonte medesimo in rame e sbalzi in ottone rappresententi i sette doni dello Spirito Santo, opera di Aldo Micco di Sammradenchia (Udine)

- ai confessionali formelle in altorilievo rappresentanti la crocifissione, scene di perdono da parte di Cristo e opere di miseriscordia.

TUTTE LE OPERE SCULTORREE MENZIONATE HANNO COME AUTRICE " LUCIA ROSSI MONTI".


L'ALTRA CHIESA DI TRESTINA AL CASTELLACCIO

La chiesa di San Donato al Castellaccio è la chiesa madre di Trestina e oltre ad essere la più antica è anche l'unica sopravvissuta di tutte le vecchie Chiese.Ampliata con la chiusura dell'abside e la demolizione di un muro longitudinale e l'allungamento verso nord, assunse la forma attuale con l'aggiunta della sacrestia.La prima notizia della forma attuale si ha nel 1568. Lassù si celebravano due feste all'anno;: quella di San Donato il 7 agosto e quella della Purificazione la terza domenica dopo Pasqua ( nei tempi recenti invece si celebra il 2 febbraio.

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