LE NOSTRE TRADIZIONI

La nostra comunità rivive, in determinati periodi dell'anno, antiche tradizioni che si perdono nella notte dei tempi.

Il 5 gennaio una breve processione ricorda il trasferimento della statua di san Felice dal Complesso Basilicale alla chiesa parrocchiale per l'inizio del novenario. Il 14 gennaio, natalizio del Santo, ha luogo una suggestiva processione con la partecipazione delle Confraternite maschili e femminili con le tradizionali divise e il coro degli alunni delle scuole elementari che intonano l'Inno a san Felice. La domenica successiva il simulacro viene portato per tutte le strade della cittadina ed omaggiato con spari di variopinti fuochi pirotecnici.

 

Il venerdì precedente la Domenica delle Palme la statua dell'Addolorata viene portata in processione preceduta dall'omonima Arciconfraternita i cui associati, per l'occasione, oltre alla tradizionale divisa indossano anche un vecchio copricapo, il cosiddetto "cappuccio".

Il Venerdì Santo ha luogo la processione del Cristo morto che, nel corso degli anni, ha subíto diverse trasformazioni. Oggi il corteo si compone con figuranti in costume che rievocano personaggi e scene della passione.

 

Molto sentite, nel mese di luglio, sono le feste della Madonna del Carmine e di sant'Anna.

 

La 2^ domenica di settembre si celebra la festa religiosa e civile di san Felice. Da alcuni anni si incontrano le comunità della Campania che venerano lo stesso protettore per un momento religioso e rievocativo della propria storia ed una competizione di tiro con l'arco per l'assegnazione del Palio.

 

 

Ultima, ma non certamente per importanza, un'antica tradizione vuole l'estrazione, ogni tre mesi, di una statuina di Gesù Bambino tra tutte le famiglie cimitilesi, iscritte in apposito registro.

 

 

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