Il blasone è stato ideato dagli abitanti di Santa Croce di Bertinoro, tenendo conto della produttività del loco, zona agricola con qualche allevamento di animali ed una piccola frangia industriale sulla via Emilia.
Gli allevamenti tipici del passato, con pochi animali e di tipo variato, esigevano le stalle in tutte le case coloniche. Purtroppo ora sono scomparsi ed hanno lasciato il posto a pochi e grandi allevamenti che sfruttano la tecnologia zootecnica moderna.
Santa Croce, che fa parte della diocesi di Forlì-Bertinoro, anticamente aveva un territorio molto più vasto; infatti, l'attuale frazione di Provezza in comune di Cesena era parte integrante di questa parrocchia.
Provezza ha avuto un'evoluzione degli allevamenti e dell'agricoltura simile a quella di Santa Croce; differisce però per l'assenza di frangie industriali. Il tempo ha comunque modificato questi territori e nei luoghi in cui una volta regnavano incontrastati i buoi, la vanga e la zappa, ora regnano il trattore e la mietitrebbia. Il granotureo è praticamente scomparso. Inoltre, se c'è un piccolo aumento di frutteti e vigneti, sono però maggioritarie le coltivazioni di frumento e barbabietola. I gelsi e gli olmi che si trovavano lungo la traiettoria dei filari sono stati abbattuti e sostituiti con pali in cemento.
Le vecchie case sono state ristrutturate o abbattute e sono sorte nuove costruzioni al posto delle vecchie che in genere ricalcano gli stessi ambiti perimetrali; non frequente, ma curiosa, è la presenza della casa nuova a fianco della vecchia, spesso adibita ad uso di cantina, magazzino, garage ecc...
Molte piante autoctone che ombreggiavano le aie di queste case, alcune delle quali forse secolari, sono state abbattute e sostituite con piante ornamentali, non tipiche del luogo. In questa zona era di casa la pellagra e la tubercolosi ed era abitudine dei contadini rivolgersi alla medicina popolare (erbe) o agli stregon.
Solo la leggera brezza del vento è.rimasta tale dove il sole cuoce la spiga del grano, ma la mietitrebbia ha eliminato i barchi, che forse erano la gioia dei bambini per corrervi intorno e per giocare a nascondino.