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Rione Lupo Nero Questo blasone č
stato creato dalla gente di San Pietro in Guardiano di Bertinoro sfruttando il cane nero
sopra tre monti d'oro, in campo bianco, stemma della famiglia Avezzani che l'Andreini,
cesenate, riporta e di cui riferisce in merito ad un ceppo discendente come proveniente
dal territorio di Bertinoro (Biblioteca Malatestiana di Cesena - Famiglie nobili).
Di questa nobile famiglia, immigrarono a Cesena Sebastiano, di professione medico, ed un
Padre Carmelitano (nome non noto) nel XVI secolo, dopo di chč di questa fanųglia si
perdono le tracce.
A Santa Maria Nuova, marciando sulla via Santa Croce verso San Pietro in Guardiano e dopo
il sottopasso dell'autostrada, al confine fra le due frazioni a sinistra, notiamo la
"Villa Avezzani".
Questa imponente costruzione del cinquecento, un vero manufatto storico di enorme
importanza e immerso nel verde della campagna, ci mostra ancora oggi la sua vecchia
immagine con la scala centrale rivolta verso Sud, ad un tiro di schioppo dal pių noto
palazzo Cavalli.
Osservandolo da vicino, si intravvedono i sotterranei dove esisteva il pozzo a rasoio.
Ma anche di questo palazzo il tempo ha modificato le sembianze, poichč da una mappa
catastale del 1762 si viene a conoscenza che esisteva il sopratetto, forse una camera con
due finestre per lato, probabile dimora della servitų.
Questo palazzo ha subito nel tempo diversi cambi di proprietā e denominazioni:
"Casino Mazzavillani", "Possessione Grande", "Podere
Castello"; attualmente, č noto come "Palaz ad Mariutėn" dal soprannome
dell'attuale proprietario.
Fra le dicerie popolari dei vecchi residenti, si nomina il palazzo quale ex convento
(forse si faceva riferimento ai frati dell'Abbazia di Urano di Bertinoro, che ne sono
stati proprietari prima del 1800 ed ai quali fu confiscato dal Governo Napoleonico),
mentre altri dicono che fosse sede di una locanda; di quest'ultima ipotesi non sono mai
stati ritrovati documenti probatori. |
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