6 - Maria bambina con i Santi Anna, Agata e Gioacchino

Commento storico-artistico:

In questa tela di piccole dimensioni è raffigurata l'educazione di Maria.

Il pittore ha usato qui un'ampia tavolozza dai colori vivaci, anticipo di quel gusto Barocco che si sviluppa nel XVIII secolo.

Quasi del tutto assenti nell'arte medievale, le scene che raffigurano Maria bambina si moltiplicano fra il Rinascimento e il Barocco, anche in relazione con lo sviluppo del culto verso Sant'Anna. Dalla madre, Maria impara precocemente a leggere e a dedicarsi a lavori di cucito: il libro e il cestino da ricamo sono tra gli attributi della Madonna, e spesso compaiono anche nelle scene dell'Annunciazione.

In questa tela la giovane Maria ha i simboli che contraddistinguono l'Immacolata, veste bianca e velo azzurro ed è incoronata dall'aureola di dodici stelle. Oltre a Maria compaiono gli anziani genitori Anna e Gioacchino, sacerdote del tempio, che, come sempre in questo tipo di rappresentazione, è assorto in preghiera.

Maria, come ci narra il Protovangelo di Giacomo, era destinata dal padre Gioacchino a un'esemplare formazione religiosa e alla consacrazione al culto divino, per questo Maria trascorre gran parte della sua infanzia presso il tempio di Gerusalemme.

È il Protovangelo di Giacomo (Vangelo apocrifo) che ci racconta le vicende di Anna e Gioacchino, l'infanzia di Maria e il suo sposalizio, oltre a molti altri episodi della vita di Gesù: fu spesso preso come fonte da pittori di tutti i tempi. Basta pensare al grande ciclo realizzato da Giotto a Padova nella Cappella degli Scrovegni, dove la vita di Maria è raccontata con precisione e ricchezza di particolari, come in un grande libro illustrato seguendo puntualmente il Protovangelo.

A completare la tela compare in basso a sinistra una quarta figura che dai simboli (un piatto con due seni appoggiati sopra) è identificabile con Sant'Agata qui rappresentata forse come conseguenza della devozione portatale dalle balie e dalle nutrici.

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