4a - Misteri del Rosario

Commento storico-artistico:

La vicenda storica di questa tela è piuttosto movimentata.

Viene richiesta esplicitamente dai Domenicani nella bolla con cui approvarono la fondazione della Confraternita della Madonna del Rosario nel 1578 e sappiamo, da un’altra bolla domenicana, che nel 1589 la tela era già stata terminata. Dal medesimo documento apprendiamo anche che era destinata ad una cappella che non era stata ancora costruita. Dopo la realizzazione della attuale cappella la tela trovò la sua collocazione sopra l’altare dove i quindici Misteri circondavano l’immagine dipinta della Vergine, del Bambino, di San Domenico e di San Michele arcangelo. La tela fu tagliata agli inizi del ‘900 e la parte centrale fu spostata in canonica dove tuttora si trova.

Partendo dal basso a sinistra si riconoscono le scene evangeliche legate a Maria (attualmente i Misteri sono 20), cominciando dall’Annunciazione, dove un leggero arcangelo Gabriele scende nella stanza di Maria. Da notare come le due sfere, quella terrena della camera e quella celeste dell’angelo non vengano a toccarsi poiché l’angelo non tocca il suolo, ma resta su di una soffice nuvola. Seguono le immagini della Visitazione e della Natività dove si notano le influenze fiamminghe nel luminescente Bambino "Luce del Mondo". La Presentazione al Tempio e Gesù dodicenne chiudono la prima cinquina. Sulla parte più alta della tela si vedono i Misteri legati alla Pasqua: la preghiera nell’orto dove si nota una erronea falce di luna al posto della luna piena, La flagellazione che ricorda da vicino la tela di uguale soggetto di Denys Calvaert della Pinacoteca Nazionale di Bologna, il Cristo Deriso, la Via Crucis e una sobria e semplice Crocifissione. Infine, ricche di luce dorata, sulla destra dall’alto verso il basso fanno la loro comparsa la Resurrezione, la Pentecoste, l’Ascensione, l’Assunzione e l’incoronazione di Maria.

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