3 - La disputa di Santa Caterina

Commento storico-artistico:

Secondo la Leggenda Aurea era una giovane molto bella, unica figlia del re di Costa, che aveva rifiutato di sposare l'imperatore Massenzio perché cristiana e votata a Cristo. Massenzio, non riuscendo a convincerla a sacrificare agli idoli, aveva mandato a chiamare gli uomini più sapienti e cinquanta tra filosofi ed oratori che si presentarono e tentarono di distoglierla dalla fede in Cristo. Caterina, tuttavia, disputò tanto bene da riuscire a convertirli.

Nella tela il famoso pittore bolognese ha raffigurato proprio la disputa. Vediamo Caterina in atto di parlare all'imperatore, seduto su un alto trono, mentre tutt'attorno ci sono i saggi che Caterina sta convertendo. Sullo sfondo vediamo poi l'interno del palazzo in cui la disputa si svolge e un idolo pagano.

Fallito il tentativo l'imperatore li condannò tutti al rogo e Caterina fu imprigionata senza cibo. Si salvò grazie ad una colomba mandata da Dio. Massenzio allora decise di giustiziarla col supplizio della ruota dentata, divenuta poi il suo attributo iconografico; ma la ruota si ruppe e ancora una volta fu salva. Infine fu decapitata e dal suo collo sgorgò del latte.

La colomba che vola sopra la testa della Santa indica lo Spirito Santo quindi l'illuminazione divina che guidava le sue parole.

La costruzione prospettica del dipinto è sottolineata dalla buca con scale che si apre nel pavimento in basso a sinistra da cui stanno entrando nella cornice due figure.

Sebbene la tela non sia stata tagliata questo espediente suggerisce all'osservatore l'impressione di uno spazio più ben più vasto di quello concesso dalla modesta tela.

Anticamente questa tela era custodita dalla castellana Confraternita di Santa Caterina, che insieme a quella del Rosario e del Crocifisso, colorava ed arricchiva la vita spirituale della parrocchia.

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