1 - La Madonna del latte

Commento storico-artistico:

Questa è l'immagine più antica della Chiesa. È stata realizzata con la tecnica dell'affresco, ma in origine non si trovava su questa parete; infatti, la cappella fu costruita solo nel XVII secolo. L'affresco si trovava in origine in un piccolo oratorio vicino alla chiesa di cui ora non rimane traccia. In questo oratorio erano soliti ritrovarsi i membri della Confraternita della Madonna del Rosario. Quando questi decisero di far realizzare prima una tela, poi una cappella dedicati alla Vergine del Rosario trasferirono nella nuova cappella anche l'antica immagine affrescata a cui erano legati.

La Madonna del Latte è di solito ritratta mentre allatta il figlio, o comunque sta con un seno scoperto in procinto di farlo, magari con gocce di latte che escono.

Le prime immagini di Maria che allatta sono di origine copta perché in Egitto questo tema era già conosciuto nelle immagini della dea Iside che allatta il figlio Horus. Dal monastero di San Saba, in Palestina, questo soggetto si diffuse in Italia e, attraverso la Serbia, giunse ai monasteri del Monte Athos. Nel VII secolo, durante la lotta iconoclasta, papa Gregorio scrive al suo avversario, l'imperatore Leone III Isaurico: "Tra le icone da venerare si trovano anche la rappresentazione della Santa Madre che tiene tra le mani il nostro Signore Dio e lo nutre con il suo latte." Rare sono però le icone con Maria che allatta il Bambino giunte fino a noi. Più che a Costantinopoli la Madonna che allatta si diffuse nel XII secolo in Medio Oriente, nei Balcani e in Europa (a partire dal Trecento nella scuola pittorica toscana e nel Nord Europa, il tema fu trattato durante tutto il Rinascimento). Nei secoli XIV e XV in Grecia e in Russia il soggetto si stacca dal naturalismo occidentale, recuperando il suo significato sacro: quel bambino è Dio che, attraverso il seno della Vergine, comunica con l'umanità.

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