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Diocesi di Acqui Terme

Parrocchia San Bartolomeo - Piazza IV Novembre - Castelletto Molina - Ente Morale Religioso senza fini di lucro

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 SANTUARIO MADONNA DELLA NEVE

Cap. B01 - Storia - Pag. B01.04

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2006 - © Copyright 2006- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina

 

 
Santuario Madonna della Neve  

La Chiesa dedicata alla B. V. Maria della Neve, originariamente era situata fuori del centro abitato, a destra del rio Casalasco, verso Alice Bel Colle ed era un piccolo Santuario.

Nel 1756 era diroccata e parte della popolazione fece ricorso al Vescovo di Acqui dicendo che "i priori si tengono le limosine  (elemosine) et non provvedono".

In seguito provvidero poiché nel 1785 si ritrova un documento riguardante l'edificio restaurato.

Successivamente l'edificio andò in rovina e si costruì l'attuale Santuario in località  detta "della Croce", ossia la Croce delle Missioni del 1905 (vedere figura soprastante).

Nell'anno 2006, durante la seconda settimana di ottobre (dal 9 al 14), l'Ing. Arch. Michele Cuzzoni di Sannazzaro de' Burgondi ha donato e installato una campana da 50 kg (compreso il ceppo) in Reb5 in memoria del Canonico Mons. Carlo Gomarasca (Cancelliere della Curia di Tortona) deceduto il 2-10-2006.

Ogni estate (giugno - agosto) il Santuario diviene chiesa estiva, lasciando spazio alla chiesa parrocchiale solo per le feste che prevedono notevole afflusso di popolazione.

 

 

 

 

 

 

Installazione della nuova campana:

La campana

 

 

      

 

 

Installazione della campana

Le corde delle campane: nuova a sinistra - vecchia a destra

 

Inaugurazione della Campana nuova

La sera del 14 ottobre é stata celebrata una s. Messa solenne di inaugurazione della campana in memoria di Mons. Carlo Gomarasca.

All'interno del Santuario é stato affisso un quadro con le seguenti parole ed immagini:

Donarono ed installarono questa nuova campana gli Amici:
Famiglia Dott. Ing. Arch. Michele Cuzzoni, Famiglia Dott. Comm. Pino Cava
Famiglia Dott. Arch. Pierluigi Dellachà , Famiglia Dott. Matteo Di Pumpo

a perenne ricordo di:  

Can. Mons. Carlo Gomarasca
Corbetta (MI) 22-8-1922 - Alessandria 2-10-2006

Cancelliere della Curia Vescovile di Tortona
Canonico della Cattedrale di Tortona
Cappellano dell''Ospedale Civile di Tortona
Arciprete della Parrocchia Natività  di Maria Vergine di Passalacqua - Tortona
 
Ogni rintocco lodi il Signore Gesù Cristo
ricordandoci di pregare col cuore e il nostro prossimo amare
per santificarci ogni giorno ed al fin in Paradiso arrivare
 
Chiesa di S. Maria della Neve, Castelletto Molina, 14 ottobre 2006

 

Ricordo di Don Carletto

2 Ottobre 2006 - Ss. Angeli Custodi

Mese delle Missioni per questo Missionario della Carità  verso gli Ammalati.
Il Signore si é servito dei Suoi Angeli per riportare alla Casa del Padre l'anima bella di
Mons. Carlo Gomarasca, Cappellano dell'Ospedale Civile di Tortona.
Già  Canonico della Cattedrale.

Questo piccolo uomo, grande nella carità , é stato un Sacerdote che ha saputo testimoniare Cristo con la sua vita, non con grandi discorsi o con eccessiva enfasi ma con la sua grande umanità  e disponibilità .

Ogni mattina, prima delle 7.00 distribuiva l'Eucaristia ai ricoverati che ne facevano richiesta, e ogni giorno, nel pomeriggio, passava in tutte le camere di ogni reparto dell'Ospedale; si affacciava sorridendo discretamente, salutava ed attendeva, se nessuno rispondeva al suo saluto, augurava la buona sera passando in punta di piedi alla stanza successiva.
Quante umiliazioni ed indifferenza in cambio di tanta umanità  e disponibilità  nel portare il saluto di Cristo ai sofferenti ed il conforto dei Sacramenti che ha sempre cercato di portare ad ogni ora, non risparmiandosi, anteponendo sempre le esigenze altrui alle proprie, anche quando era lui stesso sofferente o ammalato.
Quante anime, grate, lo avranno accolto e festeggiato al suo arrivo in Paradiso, riconoscendo in lui il Ministro dell'Ultimo Sacramento.
Ogni giorno, feriale o festivo, Don Carlo celebrava la S. Messa alle 19.15, solitamente c'era poca gente, a volte solo poche unità  e mi sono sempre domandato come fosse possibile in un Ospedale, luogo di sofferenza, che i Cristiani non sentissero il bisogno o il desiderio di pregare per se stessi, per i propri famigliari ed amici, recandosi in Chiesa, davanti al Tabernacolo, anche solo per pochi minuti.

Don "Carletto", così tutti lo conoscevano, si rammaricava che, nonostante avesse spostato più volte l'orario della celebrazione per venire incontro alle diverse esigenze, non ci fosse una grande partecipazione, come lui stesso avrebbe voluto.
Ricordo quando sorrideva nel notare che nella "sua" cappelletta vi fossero presenti una decina di fedeli per assistere alla celebrazione della S. Messa.
Ad onor del vero, la Direzione Sanitaria non si é mai interessata più di tanto a questi problemi, infatti per accedere alla Cappella dell'Ospedale, bisogna attraversare il Reparto di Medicina che nell'orario delle visite e della distribuzione dei pasti, chiude l'accesso al Reparto e quindi anche alla Chiesetta.
Ma tutto questo non gli ha mai impedito di celebrare ogni ricorrenza e Funzione prevista dalla liturgia con grande Dignità  e con i Paramenti e l'addobbo dell'altare in perfetto ordine.
Non ha mai dimenticato una Novena o un Triduo anche se per un solo fedele presente o in alcune occasione, pregando lui stesso in solitudine.

Pur avendo superato gli 80 anni non si é mai goduto il meritato riposo della pensione, anzi ha accettato con entusiasmo la sfida degli abitanti di Passalacqua: restaurare e riaprire la Chiesa Parrocchiale con la Celebrazione della S. Messa domenicale, un successo per gli abitanti della frazione ed un onore di cui Don "Carletto" si sentiva investito.
Quando l'avventura si é rivelata più costosa del previsto, non ha esitato persino ad utilizzare i suoi fondi personali, attingendo ai propri risparmi per fare fronte agli impegni assunti con la preoccupazione di non raggiungere il traguardo.
Ma il Signore ha premiato la sua fedeltà , ed i suoi parrocchiani lo amavano, mite e tranquillo, sempre presente, attento alle esigenze di tutti.

Ringrazio Gesù e la Vergine Maria per avermi concesso l'onore di incontrare e conoscere un Sacerdote che si é fatto Santo servendo la Chiesa con Amore esemplare e che ha concluso la sua giornata terrena rispondendo ancora una  volta alla chiamata del Padre con il suo "Eccomi!".
Sia lodato Gesù Cristo, sempre."

Fabrizio D. e Famiglia


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Bibliografia

Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni