CASCIA:

IL BREVIARIO MACCHIATO DI SANGUE

 

 

Cascia, nota a tutti per essere la città di S. Rita, conserva anche la Reliquia di un insigne miracolo eucaristico, avvenuto a Siena nell’anno 1330.
Nelle vicinanze di quella città un sacerdote, richiesto di amministrare i santi sacramenti a un contadino infermo, prese una particola consacrata, la depose irriverentemente tra le pagine del suo breviario, che strinse sotto il braccio, e andò in casa del malato. Dopo averne ricevuta la Confessione, il sacerdote apri il libro per prendere l’Ostia consacrata, ma, grandemente turbato, constat6 che la particola rosseggiava di vivo sangue tanto da impregnare ambedue le pagine tra le quali era stata posta. Il sacerdote, confuso e pentito, si recò in Siena, al Convento agostiniano, per esporre quanto era avvenuto al P.
Simone Fidati da Cascia, celebre predicatore e religioso di santa vita. Questi, udito il fatto e veduto il segno prodigioso, concesse il perdono al sacerdote e chiese di tenere con sé quelle due pagine macchiate di sangue, che in seguito portò una a Perugia e l’altra, quella cui aderiva l’Ostia consacrata, a Cascia, nella chiesa di S. Agostino.

       


L’insigne Reliquia, attraverso i secoli, stata sempre onorata dai fedeli con gran venerazione, e i Sommi Pontefici ne hanno promosso il culto con numerose e speciali indulgenze, tra le quali quella della Porziuncola, concessa dal Papa Bonifacio IX nel 1401.
Il prodigioso avvenimento viene particolarmente ricordato ogni anno per la festa del Corpus Domini, quando la Reliquia viene portata solennemente in processione.
Nel 1930, in occasione del sesto centenario dell’evento, fu celebrato in Cascia un Congresso eucaristico per l’intera diocesi di Norcia; fu allora inaugurato un prezioso ed artistico Ostensorio e venne pubblicata tutta la documentazione storica reperibile al riguardo.
Non da omettersi la menzione di un fenomeno singolare: molte persone notano in quelle macchie sanguigne quasi la espressione di un volto umano sofferente e ciò viene rilevato anche dall'impressione fotografica.

Convento di Sant’Agostino – Cascia

 

 

 

 

 

BEATO SIMONE FIDATI DA CASCIA

 

Simone nacque a Cascia nel 1285 dalla nobile famiglia Fidati. Giovane ventenne, a seguito dell’incontro con il famoso asceta Angelo Clareno, abbandonò gli studi filosofici e storici ed entrò nell’Ordine di Sant’Agostino, presente a Cascia dal 1256, dedicando tutto se stesso a Dio ed alle cose di Dio.
I suoi biografi raccontano che un giorno gli apparve Gesù, che lo invitò a bere dal calice che gli porgeva. dopo alcuni anni di formazione fu ordinato sacerdote.
Si dedicò infaticabilmente alla predicazione del Vangelo per tutto il centro Italia. raccolse ovunque copiosi frutti spirituali; in particolare a Firenze, dove fondò nel 1330 circa il monastero di S. Elisabetta, detto delle Convertite per le numerose donne che vi entrarono a fare penitenza.
Nel 1345 fondò alla periferia della città il monastero di s. Gaggio, dedicato a Santa Caterina e tutt’ora esistente.
Ebbe molti amici e figli spirituali, tra i quali il grande uomo politico Tommaso Corsini ed il pittore Taddeo Gaddi, discepolo di Giotto.
Simone Fidati fu un grande teologo ed un fecondo scrittore. L’opera principale è il "De gestis Domini Salvatoris", monumentale commento al Vangelo in 15 libri. Numerose sono le lettere del Beato a noi pervenute; esse documentano la sua attività di direttore spirituale.
Importante nella storia della letteratura italiana è il suo "Ordine della vita cristiana", scritto a Firenze nel 1333. Citato come una delle fonti della nostra lingua, è il primo catechismo per adulti in italiano.
Simone morì di peste a Roma il 2 febbraio 1348. Dal 1361 le sue spoglie, pur tra alterne vicende, sono sempre state a Cascia, prima a S. Agostino, poi nell’antica chiesetta di Santa Rita e nella Collegiata di Santa Maria. Dal 1954 si trovano nel nuovo Santuario, all’altare di destra, nell’abside dedicato alla Madonna.
Il culto tributato al Beato Simone da data immemorabile ebbe nel 1833 l’approvazione del Papa Gregorio XVI. La sua festa ricorre il 16 febbraio.

 

 

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