I Luoghi di Maria

 

 

Madonna delle lacrime (1953)

 

La Beata Vergine delle Lacrime (1522)

 

Madonna di Fatima (1917)

 

Nostra Signora di Lourdes (1858)

 

Madonna di Guadalupe (1531)

 

Nostra Signora di Le Laus  (1647)

 

La Madonna della Roccia di Belpasso  (1986)

 

La Madonna della Medaglia Miracolosa (1830)

 

Nostra Signora delle Vittorie (1888)

 

La Salette (1846)

 

Nostra Signora del Soufanieh (1982-1983)

 

La Vergine della Rivelazione (1947)

 

La Madonna di Medjugorje (1981…)

 

La Vergine dei poveri di Banneux (1933)

 

La Madanna di Czestokowa

 

La Madonna dell’Ambro (1000)

La Madonna di Loreto

 

La Madonna di Boccadirio

 

Nostra Signora dei Dolori (1981-1983) Kibeho - Rwanda

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LE LACRIME DELLA MADONNA DI SIRACUSA

Dal bollettino mensile del Santuario, anno XXV, n. 5, Siracusa luglio 1978

Il buon Dio ha scelto Siracusa, nel lontano 1953, per esaltare la Madonna, per farla capire ed amare di più da un popolo devoto sì, ma anche bisognoso di perdono e di fede. Attraverso questo dono fatto ai siracusani il buon Dio ha voluto raggiungere tutti, in ogni parte d’Italia e del mondo, perché le lacrime della Madonna di Siracusa sono state conosciute, predicate, studiate.

In breve: sono quattro giorni memorabili: il 29, il 30, il 31 Agosto , il 1 Settembre un quadro in gesso –opera dello scultore Amilcare Santini di Cecina -fissato su lastra di opalina nera che raffigura una Madonnina completata negli occhi da Costantina Cassai versa lacrime in casa Iannuso in Via degli Orti, 11.

Una famiglia, quella dei Iannuso , povera ma dignitosa, una famiglia generosa ma provata dalla sofferenza. Infatti la signora Antonina che ha sposato da qualche mese Angelo Iannuso, rimasta incinta va soggetta a gravi disturbi con perdita di vista . La lacrimazione della Madonna si verifica al risvegliarsi di Antonina la mattina del 29 Agosto. "mi accorsi che l’effige versava lacrime dagli occhi". La cognata Grazia e la zia Antonina pensando che le lacrime viste dalla malata fossero dovute ad allucinazione, avvicinatesi al quadro constatano che dagli occhi della Madonna, veramente sgorgano lacrime e che, "alcune gocce, scorrendo per la guancia, cadono sulla spalliera del letto".

Quando arriva dal lavoro il marito Angelo verso le 17 , egli stesso constata la verità del fatto; ma intanto tutto il rione ne è già a conoscenza e quasi vi ha già fatto un pellegrinaggio.

Domenica 30 agosto alle due di notte la Madonnina che la sera prima è stata portata per breve tempo in questura, poi a casa del fratello Luciano e poi ancora dal fratello Antonio in Via degli Orti n:1 torna in Via Orti n. 11 e posta su dei cuscini . La folla giunta da ogni parte praticamente assedia la famiglia costringendola ad evacuare per poi tornare ed accontentare il bisogno incontenibile di assistere al singolare prodigio.

Lunedì 31 agosto per tutto il giorno tutti possono constatare le lacrime che scendono dagli occhi della Madonna e riportare un ricordo indelebile, commoventissimo. Tante persone hanno così potuto vedere, raccogliere asciugare le lacrime dagli occhi della Madonna…

Martedì 1 settembre alle ore 11,40 termina la lacrimazione della Madonna, ma per 15 minuti la commissione scientifica medica inviata dalla Curia Arcivescovile di Siracusa ha potuto verificare e raccogliere circa trenta gocce di liquido per sottoporlo ad analisi chimica. In tutto, un centimetro. cubico di liquido che, all’esame risulta essere assolutamente di tipo lacrimale umano.

MA E’ ANCHE GIUSTO A QUESTO PUNTO DOMANDARSI: MADONNINA, PERCHE’ HAI PIANTO?

Forse una risposta buona possiamo darla noi stessi, tornando a Dio con vera fede!

 

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La Beata Vergine delle Lacrime

 

 

CENNI STORICI
Nel XVI secolo la penisola italiana e tormentata da continue battaglie che hanno quali protagonisti: la repubblica veneziana, la monarchia francese di Francesco I, l'impero spagnolo di Carlo V e lo stato della chiesa.
Sul finire del febbraio del I522 il popolo Trevigliese, da sempre neutrale, dimostra una chiara tendenza filo-imperiale e una palese avversione alla monarchia francese.
La presa di posizione dei trevigliesi si può definire.incauta e avventata visto che l'esercito francese, guidato dal generale Odet de Foix-Lautrec, sta lasciando Cremona alla volta di Milano. La sera del 27 febbraio i francesi, varcato il Serio, entrano in Geradadda dirigendosi su Rivolta per assicurarsi il possesso del ponte sull'Adda.
A Treviglio e subito panico. Invano i consoli della Città e Barnabò Visconti, amico dei francesi, cercano di dissuadere il generale d'oltralpe dai suoi propositi di distruggere l'intero Castello.                     

 

(Santuario Mariano)


All'alba del 28 febbraio i francesi giungono in vista di Treviglio, In breve l'intero borgo viene invaso dalle truppe del Lautrec. Gli abitanti, privi di un'adeguata difesa militare e oltretutto già stremati da continue pestilenze, carestie e saccheggi perpetrati da eserciti diversi, non hanno la forza di reagire. Donne e bambini si rifugiano nelle chiese. Il frastuono delle armi si confonde con le urla delle vittime. All'improvviso un vociare eccitato proveniente dal convento delle agostiniane si sostituisce ai rumori bellici. Il Lautrec viene informato dai suoi soldati che, nella Cappella esterna del Convento delle Agostiniane, L'immagine della Virgo Dei Genitrix versa lacrime. Il generale manda immediatamente alcuni suoi ufficiali a controllare l'accaduto. La conferma non tarda a giungere, il Lautrec si accerta personalmente, poi emette immediato ordine di cessare ogni ostilità e in segno di sottomissione alla volontà celeste depone l'elmo e la spada ai piedi dell'immagine miracolosa. Il suo gesto e imitato da molti ufficiali e soldati. L'evento eccezionale viene ufficializzato da un atto notarile stilato dal notaio Orfeo Daiberti e sottoscritto da notabili presenti al fatto. Il 1° giugno 1522 il Comune dispone che, in perpetuo, l'ultimo giorno di febbraio sia dichiarato festivo.
Tutti gli anni, le celebrazioni solenni del 28 febbraio sono anticipate da una Novena che vede un eccezionale concorso di fedeli provenienti da ogni luogo. Dal 28 febbraio 1522 tutti gli arcivescovi di Milano hanno onorato con la loro presenza le sacre celebrazioni commemorative dimostrando il loro affetto e devozione per la Madonna delle Lacrime.
Nel l990 una delegazione di Foix (Francia - contea dei Foix-Lautrec) ha presenziato alla Messa solenne celebrata dall' Arcivescovo Cardinal Carlo Maria Martini. Alla concelebrazione ha partecipato l'arciprete della Cattedrale di Foix. L'evento, dopo 473 anni, ha avuto il significato di conciliazione fra le popolazioni in conflitto e di ulteriore riconoscimento del fatto storico prodigioso.

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La Madonna della Roccia di Belpasso

 

Le apparizioni iniziano domenica 11 maggio 1986 e si concludono il 1° maggio 1988. Sono, in tutto 32 e nell'ultima la Madonna preannuncia la 33ma ed ultima apparizione che dovrà avvenire in tempi imprecisati.

Rosario ha chiarito, con le seguenti parole, ciò che avveniva al momento dell'apparizione:

1.      Ogni qualvolta (dopo essermi inginocchiato ed aver atteso qualche minuto in preghiera e col capo chino) ho alzato lo guardo al di sopra della roccia, non ho visto subito la Madonna, ma prima vedevo una nuvoletta venire da quella parte dove vi è il mare, che si avvicinava alla roccia con velocità sostenuta.

2.      Poggiatasi sulla roccia, la nuvola splendente e di una grandezza tale da avvolgere una persona, cominciava ad aprirsi, alla stessa maniera di un fiore e con la stessa velocità con la quale si era diretta verso la roccia. Mentre la nuvola si apriva, cominciava a trasparire la luce della Madonna, che era talmente forte in intensità che la luminosità del sole sembrava diminuire al punto tale da apparire come appare la luna di giorno. Nello stesso momento si percepiva che il vocio più o meno leggero delle persone circostanti diminuiva a tal punto da sentire il silenzio più assoluto intorno a me. Nel frattempo la nuvola, aprendosi, si raccoglieva tutta sulla roccia per formare una sorta di cuscino tra la roccia stessa e i piedi della Madonna. L'apertura della nuvola procedeva in modo tale da far vedere prima la testa della Madonna (qui cominciavo il "Ti saluto, o mia Regina...") per poi proseguire fino ai piedi.

3.      Attorno non si percepiva nessuna sensazione: sembrava di essere soli e che ci fossero soltanto la Madonna e la roccia. La luce della Madonna era sconfinata, ma ciò non offendeva la vista, al contrario, calamitava lo sguardo verso di Lei, ti faceva desiderare di guardarla e di guardarla ancora, sempre.

4.      Prima di parlare con me, la Madonna volgeva lo sguardo verso la gente, sorridendo, immagino che si compiacesse nel guardare i suoi figli accorsi al luogo delle apparizioni.

5.      Dopo di che chinava lo sguardo verso di me e incominciava a parlare.

La Madonna mi è apparsa sempre vestita di bianco. Ma di un bianco incandescente come i riflessi argentei del sole in un'acqua placida e cristallina. Questa luminosità intensissima faceva sì che anche il cielo, che faceva da sfondo all'immagine della Madonna, cambiasse il suo usuale colore e che, da celeste che era, assumesse quegli stessi colori che si vedono all'aurora.

La Madonna ha sempre indossato un manto bianco che dal capo le pendeva fino ai piedi ricoprendo la Sua persona. Gli orli del suo mantello sembravano d'oro. Il suo vestito era tutto intero, stretto alla vita da una cintura (i cui orli sembravano d'oro) che, annodata con un solo nodo, pendeva fin oltre le ginocchia. Il lembo destro era un po' più lungo del sinistro. Il vestito, con un semplice girocollo e le maniche non molto strette ai polsi, ricadeva morbidamente sui piedi facendo delle delicate pieghe ai lati di questi, ma senza coprirli del tutto.

I piedi erano scalzi e si potevano vedere (ambedue) sin oltre le dita, poggiavano sulla nube che era molto densa: non si aveva l'impressione che la Madonna poggiasse sul vuoto o che fosse sospesa a mezz'aria. La carnagione della Madonna è chiara, leggermente più rosata sugli zigomi. I capelli sono castani, ma con un riflesso leggermente più rossiccio, come le venature che hanno le castagne; sono leggermente ondulati; non so se sono lunghi o corti, non mi è mai capitato di vedere il capo della Madonna scoperto. Gli occhi sono di un azzurro intenso, sembrano zaffiri. A volte il mare assume questo tipo di colore, e luccicando al sole, ricorda, anche se molto lontanamente, gli occhi della Madonna.

Il Cuore è di un rosso scuro, circondato da tante spine che gli si aggrovigliavano attorno. Il Cuore della Madonna sembra immerso in un roveto e sopra di esso vi è una fiamma. Comunque, tutto il Cuore emana una luce intensa, penetrante e avvolgente. Ogni qualvolta la Madonna me lo mostrava io mi sentivo pregno di quella luce come una spugna immersa nell'acqua, la sentivo di dentro e di fuori. Questo Cuore Soave, però, non mi appariva all'esterno del vestito della Madonna, come molti erroneamente credono, ma era talmente luminoso che traspariva all'esterno e il vestito in quel punto era trasparente come un velo.

La Madonna portava sempre un rosario nella mano destra. I grani di questo erano bianchi come perle, mentre la catena e la croce sembravano d'oro. Le sue mani non sono molto grandi, direi proporzionate alla sua persona e alla sua statura (un metro e sessantacinque circa), non sono affusolate, ma neanche grassocce. La Madonna non dimostra un'età superiore ai 18 anni.

Nella prima apparizione (11 .5.86) la Madonna aveva "le mani giunte e un rosario tra le mani".
Nell'apparizione dell' 8 giugno 1986, subito dopo la rivelazione del titolo, "la Madonna disgiunse le mani e allungò il braccio destro in avanti con il rosario in mano come ad invitare alla preghiera, il sinistro lo piegò un po' in segno di protezione". Qui Maria manifesta il suo Cuore.

Quando la Madonna impiegò un'intera apparizione per la recita del Santo Rosario (1 .12.86) insieme col veggente, "incominciò con il segno della croce". Dopo assunse una posa nuova rispetto alle altre apparizioni, compiendo un gesto significativo: "la croce del suo rosario la teneva appoggiata sul suo Cuore immacolato, con la mano destra, mentre con la mano sinistra faceva scorrere i grani".

Il febbraio 1987 a un certo punto dell'apparizione, la Madonna compie un gesto simile a quello compiuto a Fatima in una situazione analoga: "Accostò le sue mani l'una accanto all'altra aperte. Dalle palme uscì una luce intensa che cadde a terra un po' più avanti dove io ero inginocchiato; io guardai e vidi che la terra si spacco". Segue la visione dell'inferno.

Diverse volte la Madonna si è presentata piangendo, Addolorata (cfr. 8.7.86; 18.6.86). Nell'apparizione del aprile 1988 si presenta Addolorata stando in ginocchio sotto la croce e invita Rosario a recitare tre misteri del S. Rosario, ed è qui che Rosario nota attraverso un movimento della Madonna come Ella "intercede per noi": "Ho notato una cosa molto bella, quando recitavo "...Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,..." la Madonna alzava amorevolmente lo sguardo verso l'alto".

"Sin da quando ho cercato di descrivere la Madonna così come mi è apparsa, molti si sono chiesti se in tutte le trentadue apparizioni la S. Vergine si è mostrata nello stesso modo, ossia con la mano destra protesa in avanti, con la sinistra piegata un po' più indietro, e con la visione del Cuore Immacolato.
A questa domanda debbo rispondere di no, giacché gli atteggiamenti che ha assunto la Madonna sono vari e tanti. Tuttavia ho preferito quell'atteggiamento in particolare perché mi ha colpito di più e perché mi sembra sintetizzare al meglio il messaggio del Cuore Immacolato della Regina della Pace.
Infatti anche la gestualità della Madonna ha un suo significato, un suo linguaggio, un suo messaggio.

Descrivere ogni minimo gesto della Madonna è quasi impossibile, tuttavia non è difficile ricordare quelli più particolari e i più ricorrenti.

Quando la S. Vergine parla del S. Rosario, raccomandandolo come preghiera molto efficace, lo porge in avanti e subito dopo lo alza un po' in alto. Interpretazione: sembra che lo presenti come se fosse un'ancora di salvezza o che sia un mezzo potente per sollevare gli animi dai turbamenti della vita; per elevare gli animi alle realtà celesti o come se fosse una catena d'amore che lega gli uomini a Dio.

Quando parla del suo Cuore Immacolato lo indica con il dito indice della mano destra, la stessa mano che tiene la corona del Rosario: sembri che indichi una strada più sicura nel cammino verso Dio, che sia la porta di un rifugio sicuro, che sia la sede più intima dell'amore di Dio che abita in Lei, una sorta di luogo dove si ha più conoscenza diretta della perfetta Carità, un centro in cui l'anima che vi si abbandona totalmente viene trasformata, plasmata, perfezionata. È importante che la S. Vergine lo indichi con la stessa mano con la quale tiene la corona del Rosario, in quanto fa capire che la preghiera è il mezzo per accedere al Cuore di Maria.

Quando il novembre 1987 la Madonna disse: "Li voglio tutti santi i miei cari figlioli", fece un movimento con ambedue le uando parla delle offese inflitte a Gesù con i peccati. Tuttavia, quando la Madonna mi fece vedere l'Inferno nella visione del febbraio 1987, il suo volto era sì serio, ma non turbato, non vedevo nessun tipo di alterazione sul suo volto, quasi volesse dirmi che ormai non c’era nulla da fare per quelle anime che erano immerse in quel fuoco e che ciò era dipeso da loro.

Quando la Madonna benediceva, lo faceva a volte stendendo le mani con le palme rivolte in avanti verso il basso (specialmente quando benediceva gli oggetti), altre volte accennando un segno di croce, in modo non timido, ma con discrezione quasi non volesse sostituirsi alla figura del sacerdote, e questo particolare motivo l'ho potuto constatare più di una volta, anche perché Lei stessa lo ha ribadito.
Quando l'8 dicembre 1987 è apparsa nella chiesa dell'Oratorio S. Filippo Neri ad Acireale, la Madonna teneva le mani giunte; solo alla fine del suo messaggio, pronunziando le parole: "Preghiera, Riparazione, Penitenza" disgiunse le mani e, accompagnando le tre parole, le alzò gradatamente tre volte (come quando si fa cenno di alzarsi), e nel framani (quasi volesse accogliere tutta la gente presente quel giorno nella radura) per poi poggiarle sul suo petto, aperte una sull'altra sul cuore, come se il cuore fosse un mezzo efficacissimo per la santità.

Quando il giugno 1987 chiesi alla Madonna come si facesse ad invocare bene lo Spirito Santo, Ella rispose: "Abbandonatevi totalmente a me, al mio Cuore, io sono la dimora dello Spirito Santo...", accompagnando queste parole ad un gesto: Ella rivolse ambedue le mani al suo Cuore, dopo di che distese le braccia come una Madre che invita i figli a correre da Lei e ad abbracciarli.
A proposito dei figli: quando parla dei peccatori assume un aspetto serio e severo; è ancora più severo, o meglio triste, qttempo appariva la visione del suo Cuore Immacolato

 

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La Madonna
della Medaglia Miracolosa

 

 

 

La MEDAGLIA MIRACOLOSA
affidata a suor Caterina Labouré durante le manifestazioni di Maria, nel 1830, nella Cappella delle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli

"Questi raggi che vedi sono le grazie che io spando sulle persone che me lo domandano"

 

 

Dal testo tradotto in italiano dall’originale francese della GRAFIC EXPRESS Parigi 1992.

Confida Caterina Laboure’: mi addormentai la sera del 18 luglio 1830- festa di S. Vincenzo de’ Paoli- sicura che mi avrebbe esaudita nel mio desiderio di "vedere" la Madonna. Verso le undici e mezza mi sento chiamare per nome….vedo accanto a me un bimbo di quattro o cinque anni, vestito di bianco, che mi dice: "venite in cappella, la Santa Vergine vi attende". Immediatamente mi viene da pensare: " mi sentiranno!…" Il fanciullo risponde: " state tranquilla ,sono le 11’30 , tutti dormono profondamente, venite, vi aspetto. Mi affrettai a vestirmi e seguii il bambino .Le luci erano accese dappertutto. La porta della cappella si aprì appena il bambino l'ebbe toccata con la punta delle dita. I ceri ardevano come alla Messa di mezzanotte. Però non vedevo la Madonna. Il bimbo mi condusse nel presbiterio e là mi inginocchiai. Verso mezzanotte egli mi disse:

"ECCO LA SANTA VERGINE, ECCOLA!"

Udii un rumore, un fruscio come di un abito di seta …una Signora molto bella si sedette sulla poltrona del Direttore. Il fanciullo mi ripete’ a voce alta : "ECCO LA SANTA VERGINE " Allora sono balzata vicino a Lei, ai suoi piedi ,sui gradini dell’altare, e ho posato le mani sulle sue ginocchia. Sono rimasta così, non so quanto tempo; mi è parso un momento, il più dolce della mia vita…La Santa Vergine mi disse come dovevo comportarmi con il mio direttore spirituale e mi confidò parecchie cose…

" IL BUON DIO,FIGLIA MIA; VUOLE INCARICARVI DI UNA MISSIONE. ESSA SARA’ PER VOI FONTE DI MOLTE PENE , LE SUPERERETE PENSANDO CHE SONO PER LA GLORIA DI DIO. VI AVVERSERANNO , MA AVRETE LA GRAZIA:VEDRETE CERTE COSE , RIFERITELE, SARETE ISPIRATA NELLE VOSTRE PREGHIERE…

I TEMPI SONO CATTIVI. MOLTE DISGRAZIE STANNO PER ABBATTERSI SULLA FRANCIA; IL TRONO SARA’ ROVESCIATO…IL MONDO INTERO SARA’ SCONVOLTO DA OGNI SPECIE DI MALI…MA… VENITE AI PIEDI DI QUESTO ALTARE .QUI LE GRAZIE SARANNO SPARSE SU TUTTE LE PERSONE CHE LE CHIEDERANNO CON FIDUCIA E FERVORE : SARANNO SPARSE SUI GRANDI E SUI PICCOLI…".

"Ignoro quanto tempo trascorse ", confidò Caterina; e infine:"La Vergine scomparve come una luce che si spegne".

"Il 27 Novembre dello stesso 1830-racconta Caterina Laboure’- era il sabato precedente la prima Domenica di Avvento Erano le cinque e mezza di sera. Nel silenzio , subito dopo la meditazione, mi parve di sentire un rumore venire dalla tribuna e , guardando da quella parte vidi la Madonna. Stava in piedi ,vestita di un abito di seta bianca come l’aurora , i suoi piedi appoggiavano su una sfera che vedevo soltanto a metà; nelle mani , levate all’altezza del petto , teneva un globo; gli occhi erano rivolti al cielo…il suo volto era estremamente bello, ma non potrei descriverlo… E poi , improvvisamente , ho scorto alle sue dita anelli ornati di pietre preziose, alcune più grandi, altre più piccole che mandavano raggi più belli gli uni degli altri . Mentre stavo contemplandola, la Vergine abbassò lo sguardo su di me, una voce interiore mi parlò:

"QUESTO GLOBO CHE VOI VEDETE RAPPRESENTA IL MONDO INTERO ED OGNI PERSONA IN PARTICOLARE"

A questo punto non so esprimere quello che suscitarono in me la bellezza e lo splendore dei raggi così belli !… La voce mi disse ancora.

"SONO IL SIMBOLO DELLE GRAZIE CHE SPANDO SU COLORO CHE ME LE DOMANDANO".

In quel momento non so se ero o non ero…si è formata attorno alla Santa Vergine una cornice un po’ ovale , che portava queste parole descritte in lettere d’oro:

"O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO PREGATE PER NOI CHE RICORRIAMO A VOI".

Allora si fece udire una voce:

"FATE, FATE CONIARE UNA MEDAGLIA SU QUESTO MODELLO, LE PERSONE CHE LA PORTERANNO RICEVERANNO GRANDI GRAZIE ; LE GRAZIE SARANNO ABBONDANTI PER COLORO CHE AVRANNO FIDUCIA".

Alcune pietre preziose non mandavano raggi…

"QUESTE PIETRE CHE RESTANO IN OMBRA RAPPRESENTANO LE GRAZIE CHE CI SI DIMENTICA DI CHIEDERMI" mi disse infine la Vergine.

Subito dopo mi è parso che il quadro si voltasse. Ho visto il rovescio della medaglia: la lettera M sormontata da una croce, e, sotto, due cuori, l’uno circondato da una corona di spine, l’altro trafitto da una spada.

Mi è sembrato di udire una voce che mi diceva:

"LA - M - E I -DUE CUORI- DICONO ABBASTANZA!"

Possiamo intenderle come:Maria e Gesù:due sofferenze unite per la nostra Redenzione".

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Nostra Signora delle Vittorie

 

 

 

Teresa Martin è un personaggio da conoscere

 

Racconta nella Sua autobiografia intitolata:"Storia di un’anima" che fin dall’infanzia Ella sentì forte il bisogno di abbandonarsi totalmente al Signore. Giovanissima entro al Carmelo di Lisieux non senza aver superato numerosissime e durissime prove. Racconta con le lacrime agli occhi il Suo straordinario incontro con la Madre di Gesù che, per Lei gravemente ammalata, animò con la sua stessa presenza personale la statua non grande e non così pregiata di "Nostra Signora delle Vittorie"che stava su una colonnina all’angolo della sua cameretta e, soavemente avvolgendola la riempì di pace,di sicurezza ed insieme la guarì subito da ogni male.

Dalla Madre di Gesù la piccola Teresa doveva ancora apprendere il difficile mestiere di farsi piccola, e quasi indifferente attraverso una condotta al tempo stesso semplice ed eroica.

Come Maria –dice di lei Suor Genoveffa del Volto santo- il suo grande rimedio era il silenzio. Amava"conservare tutto nel cuore" gioie e pene ;questo riserbo fu la sua forza, e il punto di partenza della perfezione ,come il suo distintivo esteriore, poiché era notevole per ponderazione.

Ella è conosciuta universalmente come S. Teresa di Gesù Bambino ed è stata recentemente proclamata dal Papa: "Dottore della Chiesa".

 

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La Salette

 

 

L’apparizione di La Salette avviene il 19 settembre 1846 in giorno di SABATO alle tre del pomeriggio : una "Signora" appare a Melania e Massimino di 15 e 11 anni che assistono le mucche al Planeau sulla montagna a 1800 metri d’altezza.

 

 

 

I pastorelli scorgono come un globo di luce in mezzo ad un avvallamento essi dicono:"come se fosse il sole caduto in quel luogo! " Nella luce abbagliante scorgono una donna seduta ,con i gomiti sulle ginocchia ed il viso nascosto tra le mani.

La "Signora" li guarda e, dirigendosi un po’ verso loro comincia a parlare nella loro lingua - il francese: I due veggenti scendono nel pendio e raggiungono la visione a tal punto da quasi "confondersi " con essa…La Signora piange a dirotto…e, con lacrime copiose prende a parlare loro con quelle parole che sono giunte a noi come "MESSAGGIO"!

Il colloquio avviene prima in francese poi in dialetto, ed infine ancora in francese.

"AVVICINATEVI FIGLI MIEI, NON ABBIATE PAURA: SONO QUI PER ANNUNCIARVI UN GRANDE MESSAGGIO."

"SE IL MIO POPOLO NON VUOLE SOTTOMETTERSI, SONO COSTRETTA A LASCIAR LIBERO IL BRACCIO DI MIO FIGLIO. ESSO E’ COSI’ FORTE E COSI’ PESANTE CHE NON POSO PIU’ SOSTENERLO."

"DA QUANTO TEMPO SOFFRO PER VOI! POICHE’ HO RICEVUTO LA MISSIONE DI PREGARE CONTINUAMENTE MIO FIGLIO , VOGLIO CHE NON VI ABBANDONI, MA VOI NON CI FATE CASO. PER QUANTO PREGHERETE E FARETE , MAI POTRETE COMPENSARE LA PENA CHE MI SONO PRESA PER VOI".

"VI HO DATO SEI GIORNI PER LAVORARE , MI SOBO RISERVATO IL SETTIMO,E NON ME LO VOLETE CONCEDERE. E’ QUESTO CHE APPESANTISCE TANTO IL BRACCIO DI MIO FIGLIO "!

"ANCHE I CARRETTIERI NON SANNO CHE BESTEMMIARE IL NOME DI MIO FIGLIO…"

"QUESTE SONO LE DUE COSE CHE APPESANTISCONO TANTO IL BRACCIO DI MIO FIGLIO".

"SE IL RACCOLTO SI GUASTA LA COLPA E’ VOSTRA. VE L’HO FATTO VEDERE L’ANNO PASSATO CON LE PATATE:VOI NON CI AVETE FATTO CASO. ANZI QUANDO NE TROVAVATE DI GUASTE BESTEMMIAVATE IL NOME DI MIO FIGLIO. ESSE CONTINUERANNO A MARCIRE E QUEST’ANNO, A NATALE NON VE NE SARANNO PIU’. VOI NON CAPITE FIGLI MIEI? VE LO DIRO’ DIVERSAMENTE".

"SE AVETE DEL GRANO, NON SEMINATELO. QUELLO SEMINATO SARA’ MANGIATO DAGLI INSETTI E QUELLO CHE MATURERA’ CADRA’ IN POLVERE AL MOMENTO DELLA BATTITURA. SOPRAGGIUNGERA’ UNA GRANDE CARESTIA .PRIMA DI ESSA I BAMBINI AL DI SOTTO DEI SETTE ANNI SARANNO COLPITI DA CONVULSIONI E MORIRANNO TRA LE BRACCIA DI COLORO CHE LI TERRANNO. GLI ALTRI FARANNO PENITENZA CON LA CARESTIA. LE NOCI SI GUASTERANNO E L’UVA MARCIRA’ ".

La conversazione tra la Signora e i veggenti continua con l’affidamento di una segreto….

Segreto cui fa seguito :

"SE SI CONVERTONO , LE PIETRE E LE ROCCE SI MUTERANNO IN MUCCHI DI GRANO E LE PATATE NASCERANNO DA SOLE NEI CAMPI."

Quindi confidenzialmente e maternamente la Vergine dice ai suoi amici:

"DITE LA VOSTRA PREGHIERA , FIGLI MIEI?"

- non molto Signora - rispondono

"AH, FIGLI MIEI ,BISOGNA DIRLA E BENE , SERA E MATTINO. QUANDO NON AVETE TEMPO , DITE ALMENO UN PADRE NOSTRO O UN’AVE. QUANDO POTRETE FAR MEGLIO , DITENE DI PIU".

"A MESSA, D’ESTATE, VANNO SOLO ALCUNE DONNE PIU’ ANZIANE . GLI ALTRI LAVORANO DI DOMENICA, TUTTA L’ESTATE. D’INVERNO QUANDO NON SANNO CHE FARE, VANNO A MESSA MA PER BURLARSI DELLA RELIGIONE"

"IN QUARESIMA VANNO ALLA MACELLERIA COME CANI".

"AVETE MAI VISTO DEL GRANO GUASTO , FIGLI MIEI"

- no , Signora! - rispondono.

Ora la Signora si rivolge a Massimino:

"MA TU, FIGLIO MIO, DEVI AVERLO VISTO UNA VOLTA CON TUO PADRE NEL CAMPO DEL COIN. IL PADRONE DEL CAMPO DISSE A TUO PADRE DI ANDARE A VEDERE IL SUO GRANO GUASTO. VI ANDASTE TUTTI E DUE, PRENDESTE IN MANO DUE O TRE SPIGHE, LE STROPICCIASTE E TUTTO CADDE IN POLVERE. AL RITORNO, QUANDO ERAVATE A MEZZ’ORA DA CORPS, TUO PADRE TI DIEDE UN PEZZO DI PANE DICENDOTI:" PRENDI , FIGLIO MIO, MANGIA ANCORA DEL PANE QUEST’ANNO PERCHE’ NON SO CHI NE MANGERA’ L’ANNO PROSSIMO, SE IL GRANO CONTINUA IN QUESTO MODO."

"Ho ,si , Signora ,ora ricordo. Prima non me lo ricordavo più"

Il colloquio con la Vergine ha termine con un accorato appello:

"EBBENE, FIGLI MIEI ,LO FARETE CONOSCERE A TUTTO IL POPOLO"

"ANDIAMO , FIGLI MIEI, FATELO CONOSCERE A TUTTO IL POPOLO"

Detto ciò si eleva da terra e, lentamente si solleva verso il Collet :qui è raggiunta dagli sguardi attoniti di Massimino e Melania che vedono la Sua figura dileguarsi e confondersi con la luce di cui è avvolta , quindi scompare anche la luce…

 

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Nostra Signora del Soufanieh

 

 

Sorgente dell'Olio Santo
Damasco - Siria

Maria Kourbet Al-Akhras, chiamata Myrna nella sua famiglia, è nata nel 1964, da padre greco-cattolico e da madre greco-ortodossa. Ha avuto un'infanzia normale e non ha mai avuto malattie serie, né incidenti. Studiò in scuole cristiane, cattoliche o ortodosse ed anche in quelle statali. Di livello intellettuale medio, abbandonò gli studi un anno prima di completare il diploma. Di conoscenza religiosa molto elementare, di carattere gioviale, sposa Nicolas Nazzour, un greco-ortodosso nel mese di Maggio del 1982, vigilia della prima domenica dell'avvento La Santa Vergine è apparsa cinque volte:

Mercoledì 15 Dicembre 1982: nessun messaggio, Myrna corre via, spaventata.
Sabato 18 Dicembre 1982: primo messaggio pubblicato in arabo letterario.
Sabato 8 Gennaio 1983: una parola pronunciata in dialetto arabo.
Lunedì 21 Febbraio 1983: secondo messaggio, messaggio privato pronunciato in dialetto arabo.
Giovedì 24 Marzo 1983: terzo messaggio, messaggio pronunciato in arabo letterario.

Questi messaggi sono in piena armonia col Vangelo, nel loro spirito profondo, e il loro pressante richiamo alla Fede, all'Amore, all'annuncio de l'Emmanuele, alla penitenza, all'unità, alla gioia nel Signore, al mutuo perdono e all'Unità della Chiesa. Tutte le apparizioni sono avvenute sulla terrazza, di notte. Soltanto Myrna vedeva la Santa Vergine. Un'atmosfera intensa di preghiera e di pace prevale durante le apparizioni, intorno a lei e nel resto della casa.

L'apparizione si manifestò sul ramo orizzontale di un albero di eucalipto, situato sul bordo del fiume, a circa quindici metri a sud della casa. Per primo apparve un globo di luce, che a sua volta si aprì per lasciare vedere in alto una sorta di mezzaluna blu che scomparì una volta che la Santa Vergine apparve. La Santa Vergine apparve seduta sul ramo, poi si alzò in piedi e camminò verso il terrazzo della casa, lasciando dietro di se una scia di luce. Attraversò la ringhiera di ferro e si fermò sul terrazzo. Il passaggio della Santa Vergine attraverso la ringhiera di ferro, suscitò in Myrna un problema: "Come può attraversare un corpo umano una ringhiera di ferro ?" La Vergine era vestita di bianco, con una cintura blu e in testa un cappuccio che faceva parte del vestito portando sulla spalla destra uno scialle blu, un po' come sul quadro dell'Annunciazione del Murillo.

Teneva nella sua mano destra, tra il medio e l'anulare, un rosario di color cristallo. Il braccio destro era piegato all'altezza del torace ed il braccio sinistro era rivolto in basso, i suoi piedi erano invisibili.

La Santa Vergine consegnò il Suo messaggio a Myrna e tutto ciò che le disse fu impercettibile per le persone presenti. Myrna ripeté lentamente il messaggio udito. Alla fine della visione, la Vergine Santa ritornò all'eucalipto, indietreggiando. Una volta raggiunto il ramo, scomparve e subito dopo anche il globo luminoso.

Il parere di un sacerdote che ha seguito il caso

Soufanieh sta vivendo, dal 27 Novembre 1982, in un'atmosfera di pace, di gioiosa serenità e gratuità totale, a dispetto dei molteplici servizi che le visite impongono alle persone della famiglia. A Soufanieh, la preghiera è l'anima di tutta l'attività. Come principio, noi pratichiamo due forme di preghiere: la preghiera del rosario e la preghiera comune. A volte ci sono da tre a quattro esercizi di preghiera.

La preghiera non ha cessato per un solo giorno dal 27 Novembre 1982, malgrado il tempo e le circostanze; preghiere alle quali i musulmani partecipano spontaneamente, da quando la Vergine Maria è altamente stimata nell'Islam. Le persone che vengono per la prima volta a Soufanieh, sono colpite dal fervore dei fedeli. Vite intere sono trasformate totalmente. Le guarigioni spirituali sono numerosissime e sono molto più importanti di quelle fisiche. In quanto a Myrna, ha mantenuto il suo candore e la sua semplicità. Tuttavia le occasioni non le mancano per divenire molto orgogliosa. Ella è madre di due bambini : Myriam (nata il 15 Ottobre 1986) e John-Emmanuel (nato il 26 Luglio 1988).

Myrna, Nicolas e loro bambini offrono un esempio straordinario della famiglia cristiana. Sono meravigliosi nella loro semplicità, nella loro naturalezza e nel loro calore. Accolgono cordialmente, nella loro casa aperta giorno e notte, chiunque vada a pregare lì.

Non è facile conciliare il suo apostolato con gli altri doveri di moglie, madre e sorella. Per questo, lei e suo marito contano molto sulle nostre preghiere, per rimanere fedeli alla grazia.

Joseph Malouli, C.M. prete della Santa Chiesa Cattolica Romana.

Con la presente dichiaro di non dare nessun significato teologico ai termini "stigmate, estasi, apparizione". Li uso solamente per scopi di facilità o di praticità. La parola finale spetta a Nostra Madre la Chiesa.

 

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La Vergine della Rivelazione

 

Si tratta di una apparizione avvenuta in Roma nel 1947 ad un papà e ai suoi tre bambini in località le " Tre Fontane".

Una evidente e singolare coincidenza: la data: l’ottava di Pasqua - data in cui culmina la novena della Misericordia – quando Bruno Cornacchiola esce di casa con i figli Isola, Carlo e Gianfranco rispettivamente di 10, 7, 4 anni per raggiungere il Lido di Ostia . Ma un contrattempo fa cambiare itinerario :la nuova meta ora è, Tre Fontane. Lì i ragazzi possono dare sfogo al gioco e lui, Bruno raccolto all’ombra degli eucalipti potrà rivedere gli appunti su dogmi e verità di fede da combattere alle riunioni religiose non cattoliche cui partecipa.

Ad un tratto è richiamato dai ragazzi a cercare la palla che, finita nei cespugli si rende irreperibile. Con Isola e Carlo si dà alle ricerche, ma poi, non sentendo più la voce del piccolo Gianfranco torna sui suoi passi e, con enorme sorpresa scorge il bimbo inginocchiato davanti alla grotta di tufo rosso e intento a dire "Bella Signora, Bella signora…"! Egli però non è subito ammesso a vedere quella "cosa" luminosa che sarà poi individuata come la Madre di Dio. Per Lui ancora solo stupore, incredulità, paura anche di trovarsi sommerso da un fatto di stregoneria che certamente si è impossessato dei bimbi ,i quali ora, guardano tutti e tre estatici, muti, con le pupille dilatate verso un unico punto al fondo della grotta.

All’esclamazione tra il disperato e l’insperato di Bruno" Signore, salvaci Tu!" Bruno viene ammesso anche Lui a "vedere" … Racconta Lui stesso:" Appena pronunciato :"Signore salvaci Tu" vidi improvvisamente due mani candidissime ,trasparenti , che si muovevano verso di me. Sentii poi che queste due mani , leggere come un’ala di uccello ,mi sfiorarono gli occhi ,facendo cadere da essi come un velo che prima mi accecava. Le mie pupille furono allora invase da una luce tale che per qualche istante tutto scomparve dinanzi a me ,figli e grotta ,ed io mi sentivo leggero, etereo ,quasi il mio spirito fosse stato liberato dalla materia. In quello stato di rapimento non sentivo più nemmeno i miei bambini esclamare la solita espressione "Bella Signora! Bella Signora !".Quando ripresi la vista, dopo quel momento di accecamento ,nel punto più luminoso della grotta ,contornata da un alone di luce dorata ,assai abbagliante ,vidi –oh! stupore ed emozione indescrivibile per la nostra povera natura umana !- vidi la figura di una donna paradisiaca ,le cui fattezze e la cui celestiale bellezza rimangono tuttora profondamente impressionate nelle mie pupille ,ma non sono traducibili in termini umani.

Aveva i capelli neri questa figura di Donna Celestiale, uniti sul capo e un tantino sporgenti ,quanto consentiva il manto, di colore verde prato ,che dalla testa le scendeva ai piedi lungo i fianchi della persona. Sotto il manto verde, una veste candidissima, luminosa, cinta da una fascia rosa a due lembi. Era scalza, la Celestiale Signora, e i suoi piedi nudi erano poggiati sopra un masso di tufo. Il volto della Bella Signora era in atteggiamento di benignità materna ,soffusa di serena mestizia; nella mano destra reggeva ,appoggiato al petto, un libro non tanto voluminoso di colore cenerino ,mentre la mano sinistra rimaneva appoggiata sopra il libro stesso. Il mio primo impulso istintivo fu quello di parlare, di alzare un grido, ma, sentendomi quasi immobilizzato nelle mie facoltà, la voce mi moriva in gola .Nel frattempo, in tutta la grotta misteriosa si era diffuso un soavissimo profumo floreale. Anch’io mi ritrovai, accanto alle mie tenere creature, in ginocchio, con le mani giunte. Ad un tratto una voce di paradiso risuonò alle mie povere orecchie ,dando inizio ad un lungo colloquio. Le celestiali parole, del colloquio non furono udite dai miei tre figli, che solo videro la Bella Signora e il movimento meccanico delle sue labbra .Al termine del colloquio, la celestiale visione disparve, salutandoci con un materno sorriso ,accompagnato da un dolce inchino di capo. Il piccolo Carlo ,vedendo il retrocedere della Bella Signora come di persona che sta per congedarsi si alzò portandosi svelto nell’angolo terminale della grotta con l’intenzione di afferrare il lembo delle splendide vesti della Bella Signora ,che invece s’era già dileguata".

Possiamo conoscere soltanto una parte delle cose dette dalla Madonna a Bruno Cornacchiola dal momento che una parte di esse costituisce un "segreto" riservato all’allora regnante Papa Pacelli. Ecco in breve quanto la Vergine ha detto…

"IO SONO COLEI CHE SONO NELLA TRINITA’ DI DIO" "SONO LA VERGINE DELLA RIVELAZIONE"
"TU MI PERSEGUITI -ORA BASTA! ENTRA NELL’OVILE SANTO, CORTE CELESTE IN TERRA!" "SI PREGHI ASSAI E SI RECITI IL ROSARIO QUOTIDIANO PER LA CONVERSIONE DEI PECCATORI, DEGLI INCREDULI E PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI." " LE AVE MARIA CHE VOI DITE CON FEDE E AMORE, SONO TANTE FRECCE D’ORO CHE RAGGIUNGONO IL CUORE DI GESU".
"CON QUESTA TERRA DI PECCATO OPERERO’ POTENTI MIRACOLI PER LA CONVERSIONE DEGLI INCREDULI"

"IL MIO CORPO NON POTEVA MARCIRE E NON MARCI’ MIO FIGLIO E GLI ANGELI MI VENNERO A PRENDERE AL MOMENTO DEL MIO TRAPASSO".

Dal giorno dell’apparizione Bruno – che ha risposto di s’ ed ha corrisposto al Dono della Grazia, ritrova la vita vera per sé e per i suoi cari; ritrova la libertà dello spirito… La terra all’ombra degli eucalipti delle "Tre Fontane" che era meta di mercato dei corpi diventa da ostello di corruzione terra di Cielo, di guarigione, di luce. Un mare sterminato di persone di ogni età ed estrazione ha invece trovato qui conversione , amore, pace!

 

 

 

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La Vergine dei poveri di Banneux

 

 

Banneux Notre-Dame, villaggio del comune di Louveigné, si trova sull'altopiano delle Ardenne a 352 metri sul livello del mare. E' situato a 25 Km da Liegi, capoluogo della provincia di questo nome e grande città industriale.Il villaggio di Banneux è raggruppato attorno alla chiesa. Qualche piccola fattoria è disseminata nei dintorni. Nel complesso la regione è povera. Sulla sinistra della strada che va da Louveigné a Pepinster, a 1 Km dalla chiesa, c'è una modesta casa d'operai, abitata dalla famiglia Becò. Il luogo, umido e paludoso, è chiamato "la Fange" (il fango). Di fronte, dall'altro lato della strada, cominciano i grandi boschi di abeti che si estendono su tutta la parte orientale del Belgio. Davanti alla casa un piccolo giardino, o meglio un orticello. Nel 1933 la famiglia si componeva del padre, della madre e di sette bambini, ai quali se ne sarebbero aggiunti in seguito altri quattro. La maggiore di loro, Marietta, è nata il Venerdì 25 marzo 1921, festa dell'Annunciazione che era, in quell'anno, il Venerdì della Settimana Santa, il giorno nel quale la Croce è solennemente venerata. Ma presso i Becò non c'era alcuna croce. In questo ambiente piuttosto squallido, la religione teneva poco posto. Erano trascurate tutte le pratiche religiose e Marietta non si sottraeva all'atmosfera che regnava nella famiglia.

PRIMA APPARIZIONE

Il 15 Gennaio 1933, domenica, la neve e il ghiaccio hanno coperto "la fange", il vento soffia gelido e tagliente. Sono le 7 di sera. Marietta, guardando dai vetri della finestra della cucina, dalla quale vede l'orto, la strada e il bosco di abeti, spia il ritorno del fratello Julien, uscito di casa fin dal mattino con alcuni suoi compagni. Nello stesso tempo sorveglia il sonno dell'ultimo nato, addormentato nella culla.

All'improvviso scorge a qualche metro di distanza, nel giardino, una Signora splendente, ritta, immobile, leggermente chinata verso sinistra. - Oh, mamma - grida Marietta - c'è una bella Signora in giardino!... Io ti dico che è la Madonna: Ella mi sorride. E' talmente bella! - Marietta prende una corona che un giorno aveva trovato lungo la strada di Tancrémont e si mette a recitare il rosario mentre contempla con stupore l'apparizione.

Ma ecco che la Signora le fa cenno di andare da lei. Marietta comprende l'invito e, lasciando la finestra, si appresta ad uscire. La mamma, impaurita, pensando ad una stregoneria, non vuole che Marietta esca e chiude la porta a chiave. Marietta ritorna alla finestra, ma la bella Signora è sparita.

SECONDA APPARIZIONE

Tre giorni più tardi, il mercoledì 18 Gennaio, verso le 7 di sera, Marietta, vincendo la paura del buio, esce di casa. Ella cade in ginocchio sul sentiero che, dalla soglia della casa, va fino alla siepe del giardino. Prega a bassa voce, guardando un po' verso il luogo ove la Domenica precedente aveva visto la Signora luminosa.

Tutto ad un tratto Marietta tende le braccia: la Signora le è apparsa al di sopra del bosco, piccolissima nel cielo. Man mano che le si avvicina, si ingrandisce.

Passando tra le cime di due grandi abeti, Ella si ferma a qualche passo dalla fanciulla, al di sopra del terreno gelato dal quale la separa una piccola nube grigia.

Marietta prega sottovoce, il rosario in mano, lo sguardo rivolto verso l'alto: ella contempla la Signora sorridente che muove dolcemente le labbra come se pregasse. Questa preghiera silenziosa dura una ventina di minuti. Poi la Signora le fa cenno di seguirla e s'allontana, indietreggiando. Marietta la segue, varca la siepe e s'avvia sulla strada. D'un tratto si ferma, s'inginocchia, resta ferma in questa posizione recitando alcune "Ave", si rialza e continua il suo cammino. Un po' più in là cade ancora in ginocchio. Di nuovo si rialza, obbedendo ad un gesto di richiamo della Signora che ha ripreso a spostarsi. Improvvisamente piega a destra verso una sorgente che scorre lungo il bordo della strada. Marietta si inginocchia sull'orlo del fosso mentre la Signora si posa al di sopra della scarpata. Ella dice a Marietta: - Metti le mani nell'acqua. - Senza esitare la bambina ubbidisce e il rosario le scivola dalle mani che ella ha disgiunte per bagnarle, accuratamente, nell'acqua. La Signora dice ancora: - Questa sorgente è riservata per me –

E prende congedo dicendo : - Buona sera, arrivederci! - Poi si alza al di sopra degli abeti vicini alla sorgente, tenendo sempre il viso rivolto verso la bambina, diventando sempre più piccola man mano che si allontana.

TERZA APPARIZIONE

Verso le 7 di sera del giovedì 19 Gennaio, Marietta, accompagnata dal padre e con un vecchio soprabito in testa per difendersi meglio dal freddo, esce di casa. A qualche passo di distanza si inginocchia, nonostante che il terreno sia coperto di neve e prega sottovoce. Subito ella stende le braccia e grida: - Oh eccola! - Un attimo di silenzio, poi chiede : - Chi siete voi, bella Signora? - La Signora risponde : - Io sono la VERGINE DEI POVERI. - Poi la Madonna guida la bambina alla sorgente. Marietta cammina tranquilla, si inginocchia nei punti dove si era fermata la sera precedente. Presso la sorgente, s'inginocchia tenendo lo sguardo fisso un poco in alto, sul pendio dove si è fermata la Madonna. Marietta domanda ancora: - Bella Signora, voi ieri avete detto: questa sorgente è riservata per me. Perché per me? - E così dicendo, porta la mano al petto, indicando se stessa. Il sorriso della Madonna si accentua ancora di più e risponde che la sorgente è "per tutte le nazioni... per i malati..." Marietta ripete queste parole con voce chiara e netta e aggiunge : - Grazie, grazie. - La Madonna soggiunge dolcemente : - Io pregherò per te. Arrivederci. - E poi si allontana come la sera precedente, rimpicciolendo man mano, al di sopra degli abeti.

QUARTA APPARIZIONE

Il Venerdì 20 Gennaio, Marietta è indisposta, ciò però non le impedisce di uscire di casa verso le 7 di sera. Inginocchiata nel giardino, recita il suo rosario. Dopo due minuti grida : - Eccola ! - Poco dopo domanda con voce chiara : - Che cosa desiderate, bella Signora? - La Madonna risponde : - Desidererei una piccola cappella. - Poi disgiunge le mani e le stende orizzontalmente senza staccarle dal petto. Con la mano destra, ella traccia un segno di croce per benedire la bambina, pi sparisce. In questo momento Marietta perde i sensi. Aiutato da un vicino, il padre, impaurito, la trasporta in casa dove ella riprende ben presto conoscenza e poi si addormenta tranquillamente.

Dal 21 Gennaio all'11 Febbraio, tutte le sere alle 7, Marietta va a pregare al suo solito posto. Sovente il freddo è pungente, ma Marietta si ostina. In quei giorni di attesa soltanto lei crede veramente nella Madonna di Poveri che ella vuole rivedere a qualunque costo: la rivedrà.

QUINTA APPARIZIONE

Il Sabato, 11 Febbraio, Marietta è di nuovo inginocchiata in giardino: è presente un gruppetto di persone. Alla fine della seconda corona, di scatto Marietta si alza, si dirige verso la siepe del giardino, avanza verso la sorgente, di fronte alla scarpata, si inginocchia, si china, immerge la mano nell'acqua, poi si segna con il crocifisso del suo rosario. La Madonna le dice : - Io vengo ad addolcire la sofferenza, arrivederci. - Poi si allontana come al solito.

SESTA APPARIZIONE

La Madonna non si fa vedere fino al Mercoledì 15 Febbraio. Quella sera Ella si mostra di nuovo agli occhi rapiti della bambina che le dice : - Santa Vergine, il Cappellano mi ha detto di chiedervi un segno. - La Madonna risponde - Credete in me, io crederò in Voi. - Poi confida un segreto alla bambina e al momento di allontanarsi aggiunge: - Pregate molto, arrivederci.

SETTIMA APPARIZIONE

Il lunedì 20 Febbraio c'è la neve e fa molto freddo. Alla fine della seconda decina del rosario, Marietta tende d'improvviso le braccia e la sua preghiera si fa più concitata. La bella Signora è discesa come al solito e guida la bambina verso la sorgente. Marietta si inginocchia nei soliti punti e prega senza fermarsi. Alla sorgente, la Madonna, sorridendo come al solito le dice : - Mia cara bambina, pregate molto. - Dopo ciò Ella, cessando di sorridere, aggiunge con voce grave, prima di andarsene: - Arrivederci.

OTTAVA APPARIZIONE

Il Giovedì 2 Marzo , piove a dirotto. All'inizio della terza corona, all'improvviso la pioggia cessa. Il cielo si rasserena e brillano le stelle. D'improvviso la bambina tace e tende le braccia. La Madonna le appare per l'ottava ed ultima volta: ha il volto serio e non sorride più. Dice : - Io sono la MADRE DEL SALVATORE LA MADRE DI DIO. - E mentre un velo di tristezza copre il suo volto, la Madonna le fa la sua ultima raccomandazione : - Pregate molto. Addio. - Stende le mani sulla bambina e la benedice con un segno di croce.

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La Madonna dell’ Ambro

 

Il santuario, in territorio di Montefortino (AP),  sorge  isolato tra i monti  e prende  il nome del vicino torrente Ambro, affluente del Tenna. Specialmente d'estate, per la bellezza e la suggestione  del  luogo, si registra un fortissimo afflusso di gitani e pellegrini. Alle origini  del  culto mariano in  questo luogo è  un'apparizione, narrata  in  una lapide dietro l'altare  della Madonna con  le  seguenti parole: "Nel maggio  del Mille  la  Vergine Ss.ma, cinta  di straordinario splendore, apparve  in  questa sacra roccia all'umile  pastorella Santina, muta  fin dalla nascita.

La fanciulla ottenne il dono della parola in premio delle preghiere ed offerte  di fiori silvestri che ogni giorno faceva  all'immagine  della Madonna, posta nella cavità di un  faggio".

 

Nella  cappella dell'apparizione  si venera la statua  della Vergine con Bambino, ivi collocata  nel 1562.

 

Suggestivo  il ciclo pittorico di soggetto mariano  di Marino Bonfini (sec. XVII). La chiesa attuale  risale  al 1610  ed è stata poi rimaneggiata  in diverse epoche. Nella chiesa una Madonna  dei Pellegrini, copia del Caravaggio, lungo le pare ti affreschi del XVII secolo.

 

 

 

 

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