LA TENDA DELL’INCONTRO |
il menirah,
il candelabro a sette bracci |
Alcune pagine dell'Antico Testamento descrivono la tenda dell'incontro, detta anche "tabernacolo", come un'ampia tenda eretta dagli Israeliti secondo il disegno consegnato da Dio a Mose sul Sinai. Era ubicata al centro dell'accampamento, e intorno ad essa si trovavano le tende dei Leviti, una delle tribù di Israele, particolarmente addetta al culto divino. Al suo interno, il
tabernacolo era suddiviso in due ambienti. Il più piccolo, che era il più
lontano dall'ingresso, era chiamato "santissimo": solo al sommo
sacerdote era permesso entrarvi, e soltanto una volta all'anno. |
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Una tenda di lino
separava questo ambiente da quello più grande, che era chiamato "il
luogo santo". L'Arca dell'Alleanza
era una cassa rettangolare, le cui dimensioni erano approssimativamente 115 x
70 x 70 cm. Era costruita con legno d'acacia ricoperto d'oro. Ai quattro
angoli erano inseriti degli anelli, nei quali si infilavano le sbarre che
servivano a trasportarla. L'Arca conteneva le due tavole dei Dieci
Comandamenti, un vaso d'oro con la manna e il bastone di Aronne, fratello di
Mosè e primo sacerdote, insieme ai suoi figli. Il coperchio era d'oro, e ad
entrambe le estremità vi erano le immagini di due cherubini con le ali
protese, a simboleggiare la protezione di Dio. L'Arca dell'Alleanza si
trovava nel "santissimo". Era considerata il
trono invisibile di Dio, poiché Dio aveva detto: "Presso l'arca mi
incontrerò con te e parlerò con te da sopra il coperchio dell'arca che
contiene i miei insegnamenti; in mezzo ai due cherubini ti darò gli ordini
per gli Israeliti". La tavola dei pani
dell'offerta, chiamati anche pane della presenza, era una tavola rivestita
d'oro che si trovava nel santuario. Ogni sabato si disponevano sulla tavola 12 nuovi pani (uno per ogni tribù d'Israele), in segno di offerta. Il candelabro d'oro a sette bracci (la menorah) era l'unica fonte di luce all'interno del tabernacolo. Era ottenuto da un pezzo d'oro del peso di circa 30 kg, ed era decorato con fiori di mandorlo e gemme. Davanti al tabernacolo vi era pure un lavatoio per le purificazioni rituali: si trattava di un largo catino di rame posto su un sostegno anch'esso in rame, ed era utilizzato dai sacerdoti per lavarsi mani e piedi ogni volta che dovevano entrare nel tabernacolo oppure offrire un sacrificio.
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