LA LIBERAZIONE DALLA SCHIAVITU’

 

 

 

Il libro dell'Esodo descrive la liberazione dalla schiavitù d'Egitto, uno degli elementi fondamentali della storia del popolo d'Israele. Esodo significa "uscita" o "partenza", e la storia principale di questo testo narra come Dio diede a Mosè il potere di salvare il popolo d'Israele da quella che era ormai diventata una vera e propria schiavitù.

Gli avvenimenti narrati si svolgono nella regione del delta del Nilo, in Egitto, e nella penisola del Sinai. Dal punto di vista cronologico si situano tra il 1300 e il 1200 a.C. L'autore del testo biblico si propone, attraverso la narrazione di quegli eventi, di fornire le basi etiche e religiose per il popolo d'Israele. Il libro inizia raccontando l'esperienza eccezionale di Mosè mentre stava pascolando le pecore del suocero sul monte Oreb: Dio gli rivela il proprio nome e lo invia a liberare il suo popolo. Al centro della preoccupazione di Dio vi sono gli emarginati e gli oppressi; Egli vede coloro che soffrono, ascolta il loro grido e interviene per cambiare le cose. In risposta all'iniziativa divina, gli schiavi, finalmente liberi, sono invitati a stipulare una solenne alleanza con Dio e a vivere questo patto secondo le sue indicazioni, nel culto e nella società. Ecco perché, assieme alle leggi per i riti religiosi, nell'Esodo si trovano insegnamenti etici e regole per la creazione di una nazione basata sulla giustizia.

 

La raccolta delle manna ( Maestro della manna sec.XV)

 

 

 

 

 Gli ebrei ridotti in schiavitù

Il monte Sinai