GIUBILEO DI GIUSTIZIA
L'opera di don Giambattista Nicolato in Sierra Leone.

La popolazione affamata ha bisogno di riso. Anzichè inviarlo via container sembra opportuno spedire del denaro, così che i contadini possano riavviare, dopo la sanguinosa guerra, le coltivazioni interne e stimolando così per quanto possibile anche l'economia locale.
Don Giambattista ci ha scritto qualche settimana fa. Riproponiamo qui la lettera che ci ha inviato.
"NON HANNO QUASI NULLA, MA CONDIVIDONO"
Carissimi, un grazie di cuore per lofferta raccolta durante la Quaresima, non soltanto da parte mia ma soprattutto dagli studenti che possono riavere le macchine da cucire distrutte o rubate durante lultimo attacco dei ribelli alla capitale nel gennaio di questanno. Il Corso pratico di sartoria è incominciato in settembre. Poiché per questa finalità sono stati usati intorno a £ 3.500.000, insieme con gli altri confratelli della comunità abbiamo pensato di usare i rimanenti soldi (altrettanti) in aiuti alimentari e medici alle tante persone che giornalmente bussano alla nostra porta. La situazione sanitaria e umanitaria è sempre molto critica. Pochissimi gli aiuti da organismi internazionali. Sembra che a nessuno interessi che anche qui migliaia di persone siano allo stremo, senza un posto dove andare a stare data lincertezza della situazione, anche per la mancanza di dirigenti preparati. La violenza sulle persone inermi ha fatto in pochi mesi più di cinquemila mutilati di ogni età. In questo riquadro piuttosto fosco colpisce la solidarietà e la generosità della gente locale, che pur non avendo quasi nulla, pur nella sofferenza, condivide la casa, il mangiare, i vestiti con chi non ha niente o è mutilata, o ha avuto la famiglia uccisa o dispersa.
Ricordateci nelle preghiere perché non venga mai a mancare, per stanchezza o sfiducia, lattenzione e il rispetto dellaltro nostro fratello in Cristo.
d. Giambattista Nicolato
Freetown (Sierra Leone)