
PROGETTO DECANALE
DI INIZIAZIONE
CRISTIANA PER I FANCIULLI
Comunicazione ai genitori
dei ragazzi che
si devono preparare alla prima comunione e alla cresima
Il Consiglio pastorale del Decanato Gallaratese, che comprende le parrocchie Maria Regina Pacis, S.Giovanni Battista in Trenno, S.Ilario Vescovo, S.Leonardo da Porto Maurizio, S.Romano, Santi Martiri Anauniesi, recepisce le indicazioni diocesane date dal Cardinale Dionigi Tettamanzi per l’iniziazione cristiana dei fanciulli e sceglie di avviare già dal prossimo anno pastorale o anno scolastico 2010/2011, il nuovo percorso di preparazione.
La proposta dell’Arcivescovo introduce in diocesi la scelta dei vescovi italiani, che si sono orientati a rimettere nel giusto ordine i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Per ragioni pratiche si era introdotto l’uso di celebrare la Prima Comunione nell’età della fanciullezza. La Cresima, veniva poi celebrata quando il Vescovo sarebbe passato in visita alla parrocchia: a volte capitava poco tempo dopo la prima comunione, altre volte più avanti, anche in età adulta. Così è stato almeno fino agli anni cinquanta a Milano con il Cardinale Schuster. La Cresima restava quindi necessaria solo per il matrimonio e il compito di padrini ai sacramenti. Da tempo i Vescovi hanno concordato di servirsi della possibilità che essi hanno, di delegare anche ad altri sacerdoti loro collaboratori la celebrazione della Cresima e così è possibile che la data della Cresima sia meno incerta. A questo punto però è diventato possibile e utile rimettere la Cresima al giusto posto: essa conferma il Battesimo fatto dal sacerdote e introduce alla partecipazione piena alla vita cristiana, ammettendo il bambino alla Prima Comunione, che è e deve essere la prima di tante…
Questo comporta che di fatto Cresima e Prima Comunione avvengano nella stessa celebrazione, perché evidentemente non ha senso rimandare la Prima Comunione a chi ha già fatto la Cresima. Di fatto poi, l’età diventa quella della conclusione della quinta elementare (primaria) per non posticipare troppo la prima comunione né, viceversa, concludere troppo precocemente l’iniziazione cristiana.
A partire dall’esigenza di riordinare
la successione dei sacramenti, si è proceduto a puntualizzare nuovi
percorsi di preparazione che tenessero presenti le necessità odierne di
introduzione alla fede. Di fatto le nuove esigenze non sono una sorpresa
nei nostri percorsi parrocchiali, perché già segnalate nei catechismi
precedenti e perché la pratica ha comunque reso inevitabile considerare,
per esempio, il coinvolgimento dei familiari, o la necessità di
accompagnare l’aspetto dottrinale con quello esperienziale.
Lo schema delle tappe i cui effetti esterni sono più
significativi per le famiglie è indicativamente il seguente.
FASE TRANSITORIA
Si inizia
dall’anno 2010/2011. I ragazzi di seconda e terza elementare iniziano il
nuovo percorso, mentre i ragazzi dalla quarta elementare in poi che
seguono il percorso tradizionale con prima comunione in quarta elementare,
continuano con il programma già avviato delle rispettive
parrocchie.
Milano, 4 maggio 2010