Cookie Policy Privacy Policy

Diocesi di Tortona

Parrocchia San Siro - Via Gerbidi 5 - Godiasco - Ente Morale Religioso senza fini di lucro

Sommario del sito - Parrocchia S. Siro in Godiasco - Mappa del sito - Home

 LA FONTE SALUS DI GODIASCO - SALICE TERME

Cap. M01 - Godiasco e il suo territorio - Pag. M01.04

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2001 - © Copyright 2001-2025- e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina

 

 

Salice Terme (sebbene il centro ricada, in parte, anche nel territorio comunale della vicina Rivanazzano) é sicuramente l'insediamento più importante del comune di Godiasco, da cui dista solo 3 Km. 

Rinomata stazione termale, la sua popolazione, attorno ai 1200 abitanti, raggiunge in alta stagione le 6000 persone giornalmente stanziali che, con il pendolarismo, arriva anche a superare le 10.000 a testimonianza di una costante crescita comprovata, del resto, dalla macroscopica - ma decisamente non "selvaggia" - espansione delle zone urbanizzate.

Panorama di Salice Terme

 

Da sempre la vita e la prosperità  della località  risultano legate alla presenza delle ricche risorse naturali dei luoghi che probabilmente già  nel secondo secolo avanti Cristo fecero dell'antico "Locum Salis" la sede di un bagno termale e richiamarono l'attenzione di quanti sapevano di poter utilizzare le notevoli proprietà  curative delle acque e dei fanghi minerali. Salice attraversò i primi secoli della sua storia seguendo necessariamente da vicino le sorti dei vicini e più importanti centri di Voghera, Rivanazzano, Godiasco: dalle invasioni barbariche, all'avvento dei primi cristiani (che, narra la leggenda, insediarono a Salice uno dei primi luoghi di culto, sulla riva dello Staffora, là  dove poi sorse la prima chiesa del posto), ai domini delle più potenti famiglie nobili lombarde, dai Malaspina, ai Visconti, fino agli Sforza, per poi giungere, alla metà  del `700 all'annessione del regno Sabaudo e da quel momento vivere il lungo cammino che portò, nel giro di un secolo, alla nascita del Regno d'Italia.

 

Proprio alla fine dell'800, grazie alla felice intuizione del dottor Brugnatelli che le riscoprì e ne ripristinò l'assetto, tornarono finalmente alla luce le due più antiche fonti termali salicesi: la "Sales" appunto, salsobromojodica, e quella di Montalfeo, sulfurea, dando così avvio alla storia più recente ed interessante del paese. 

A quell'epoca la località  era ancora prevalentemente nota col nome di "Sarsi" derivato dalla volgarizzazione progressiva del più antico "Locum Salis", e non é difficile immaginare il paesino di allora semplicemente raccolto sulla riva sinistra del torrente Staffora in un piccolo gruppo di case, noto anche come "Villa dei 18 fuochi" (diciotto, appunto, erano le famiglie che vi abitavano). 

L'antica Fonte Sales, situata nell'ambito di Salice Terme  che da tale sorgente trae il nome. La fonte, sfruttata già  in epoca romana (I‚ sec. a.C.), presumibilmente a mezzo di un pozzo scavato a mano (16 m circa di profondità ), rappresenta la più antica sorgente minerale delLa zona, erogante acqua fredda (18‚° C), di tipo salso-bromo-jodico.

 

Eppure solo di lì a qualche anno, nel 1884, sarebbe stata costituita la prima società  per lo sfruttamento delle acque minerali ed in pochi decenni Salice, così ribattezzata da uno dei più accesi sostenitori del suo sviluppo, il dottor Stoppani, sarebbe diventata una stazione termale conosciuta ed apprezzata da un pubblico sempre più vasto e numeroso.

 

Così già  nel 1915 don Emilio Lorenzini, primo cappellano salicese, poteva scrivere in apertura della sua "Storia di Salice" di come "questo caro villaggio..." dotato di "privilegi singolari di clima, di pace e di acque prodigiose" si fosse "ormai affermato tra le più importanti stazioni balneari d'Italia e dell'estero". 

Le terme
 

La moderna Salice Terme, in virtù di una posizione geografica davvero felice, in quanto prossima ad alcune tra le principali vie di comunicazione, su strada e su rotaia, non é più, ormai, "solo" una stazione termale ma anche una meta costantemente preferita da turisti e frequentatori più o meno abituali, grazie alle molteplici strutture ricettive che, migliorate e potenziate di anno in anno si prestano agevolmente all'organizzazione di mostre , convegni, raduni e meeting sportivi tra cui spicca per pregio il Concorso Ippico Nazionale appuntamento di richiamo delle stagioni salicesi.  

Veduta del campo ippico

 

Vivificata da un parco secolare di 20 ettari ove dimorano più di 700 diverse specie di piante Salice é circonda colline verdeggianti punteggiate di antichi borghi, castelli ed abbazie. 

 

La località  pertanto, forte di un'atmosfera semplice e intatta sa offrire a chi la visita, o si ferma a soggiornarvi, la possibilità  di associare ai benefici delle cure, specifiche per l'apparato respiratorio, ginecologico, cardiovascolare e per le malattie artroreumatiche, il vantaggio di ritemprare allo stesso tempo lo spirito e la mente. 

Scorcio della vegetazione del parco
 

L'economia del centro termale, meta turistica nei mesi estivi ma anche "capitale" del divertimento, come sostiene qualcuno, durante l'intero corso dell'anno, ha visto di conseguenza svilupparsi tutte le attività  legate al turismo e all'impiego del tempo libero: dalla ristorazione, che a Salice si esprime in molti modi diversi, agli impianti ricreativi e sportivi, fino alle strutture alberghiere, molteplici ed esaustive di ogni tipo di esigenza.

Colori autunnali del parco

 

 

 


Sommario del sito - Parrocchia S. Siro in Godiasco - Mappa del sito - Home

Bibliografia

Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni
Testo e fotografie tratti dal libro "Godiasco e il suo territorio".