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Diocesi di Tortona

Parrocchia San Siro - Via Gerbidi 5 - Godiasco - Ente Morale Religioso senza fini di lucro

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 STORIA DELL'ANTICA CHIESA DI S. REPARATA E S. SIRO

Cap. B01 - Storia: Antica e Nuova Chiesa Parrocchiale - Pag. B01.05

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2012 - © Copyright 2001-2025- e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina

 


Immagine del 1986 Immagine del 2004 dopo i restauri della chiesa Immagine del 2012 dopo i restauri completi
La Chiesa Vecchia di San Siro e Santa Reparata in Piazza Cagnoni


INDICE Visite Pastorali:

XVI secolo XVII secolo XVIII secolo XIX secolo XX secolo XXI secolo
1561 - 20 giugno 1600 - 6 novembre La ricostruzione del 1727 - 1739 1833 1939 Il secolo XXI
1576 - Visita apostolica 1602 - 10 luglio Chiesa della terra di Godiasco - 1739 1834, 25 maggio Il secolo XX  
1582 - 12 settembre 1607, 25 luglio 1742, 17 gennaio 1852-53    
1584 - 3 giugno 1608, 23 giugno 1789 1888    
1589 - 5 ottobre XVII secolo        
1596 - 5 luglio 1628, 3 settembre        
1597 - 1 marzo 1637        
  1644        
  1655        
  1667, 4 maggio        

 

Tavola 01

INDICE


 

1561, 20 giugno  [3]

La parrocchia presenta buoni cristiani non bestemmiatori, essi non si comunicano se non sono confessati. Oltre al Parroco, sono presenti diversi Cappellani amati e rispettati da tutti.

INDICE


1576, Visita apostolica [4]

Esistono gli altari di: Concezione di Maria, San Giovanni Battista e S. Caterina. (TAVOLA 02)

Costruire la sacrestia nell'orto dietro al campanile di fianco al coro, su terreno donato dal Marchese Giuseppe Malaspina. Sistemare il tetto, imbiancare i muri e comprare un'altra campana.

 

 

Tavola 02

INDICE


 

1582, 12 settembre [5]

Altare Maggiore: approvvigionarsi di suppellettili, arredi e paramenti; argentare il tabernacolo; sistemare un calice d'argento “scritto nel piede"; realizzare un bancone per riporvi gli arredi; procurarsi chierichetti svegli.

Sacrestia: arredarla ora che é quasi completata

Altare di S. Caterina: sistemare

Altare Madonna: idem

Altare (S. Giovanni Battista): demolire l'altare del Marchese Ascanio

Oratorio di S. Maria al Monte Alfenio: ornare

Oratorio di S. Maria di Salus: celebrare al massimo una ventina di volte.

[Segue inventario dei massari debitori. Seguono: atto di una causa cominciata il giorno della visita apostolica del 1576 contro i massari e lettera del Marchese Giuseppe Malaspina, datata 20 aprile 1582, a loro favore. Egli, parimenti, non vuole diventarlo.]

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1584, 3 giugno [6]

Altare Maggiore: sistemare il "cielo"; allargare l'altare di 2 palmi e abbassare i gradini portandoli in numero dispari; procurare altri paramenti sacri;

Coro: realizzare il telaio alla finestra superiore

Altare di S. Caterina con Maria, Gesù e Giuseppe: migliorarlo e ricercare nuovi patroni

Altare di S. Barbara: del Marchese G. Malaspina, da arredare.

Altare della Concezione della Madonna: del Marchese Gaspare, da sistemare.

Altare della Madonna: del Marchese Giuseppe, da chiudere con cancello. Poiché si trova sul colonnone  attenzione a non intralciare i passaggi.

Altare (S. Giovanni Battista): idem

Fonte Battesimale: da alzare.

Arredi diversi: sistemare il pulpito, il calice e il confessionale; togliere le banche delle donne.

 

Chiesa esteriore: fare il vestibolo dinanzi alla porta e realizzare una finestra a mezza luna sopra il portale con i vetri

Sacrestia: rimodernarla secondo i dettami del Concilio di Trento.

Campanile: aggiustarlo e comprare  un'altra campana.

Sepolture: separare gli uomini dalle donne.

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1589, 5 ottobre  [7]

Altare Maggiore: accomodare i gradini di accesso al santuario; mettere un baldacchino di corio dorato con Dio Padre sopra l'altare; procurare calice decente; accomodare il tabernacolo; sistemare l'altare e procurarsi una tela verde.

Altare di S. Barbara: il patrono Marchese Giuseppe Malaspina deve fare la tela verde con fodera d'assi per disporre la pietra sacra.

Altare della Concezione della Madonna: idem il patrono Marchese Gaspare.

Altare della Madonna: idem il patrono Marchese Giuseppe.

Altare di S. Antonio: demolire l'altare del marchese Zacharia.

Fonte Battesimale: fare il vestibolo di tela nero-rossa con frangia; dipingere S. Giovanni Battista.

Cimitero: piantare croce con misteri della Passione; fare il cancello alla porta.

 

Esterno Chiesa: dipingere san Siro sopra la porta; imbiancare la facciata verso la porta; chiudere l'uscio verso la strada o farne uno nuovo.

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1596, 5 luglio   [8]

Altare Maggiore: comprare ferro per particole; il SS. é da tenere sotto la pisside, da prendere con un corporale pulito; procurare pisside per infermi ed un'altra grande più decente; sistemare crocetta su pisside piccola e chiudere bene; procurarsi ombrello di corame; indorare l'ostensorio e procurare velo; sistemare le cornici del tabernacolo; provvedere un palio con l'immagine del santo titolare, spostare l'altare dal muro in modo da potervi passare dietro, dipingere le tavolette, comprare cassetta d'ottone per riporre oggetti.

Coro: costruire finestrella al ciborio ove si tengono gli oli sacri; procurare un mestolo di rame stagnato, una borsa di drappo di seta bianca per gli oli sacri, idem di seta rossa per gli infermi; realizzare armadietto piccolo nel muro della chiesa  sulla parte del Vangelo foderato di tavole e drappo per tenervi l'olio santo e inscrizione sopra.

Altare di S. Barbara: produrre le ragioni del patronato del Marchese Cesare Malaspina; non si può celebrarvi sempre ma solo ogni tanto; tener conto delle messe dette, se legati oppure no a quest'altare e cappella; procurare un'ancona decente e il velo principale dorato; rifare il tavolato della predella; procurare tavoletta per le secrete di noce; idem per il tabernacolo e due cuscini; dorare la patena; fare telaio alla finestra; murare tutti i buchi e imbiancare tutta la cappella.

Altare della Concezione della Madonna: produrre le ragioni del patronato del S. Marchese Gaspare, idem per le Messe; procurare ancona, tavoletta e velo dorato da far pendere sopra l'altare e tavoletta per le secrete di noce; fare telaio alla finestra e una tela verde per coprire l'altare.

Altare della Madonna: con poca rendita, parte del Marchese Giuseppe e l'altra degli eredi del Marchese Giacomo con obbligo di 2 messe settimanali, idem per ragioni. Ornare la S. Immagine. Spostare l'altare dalla metà  dell'arco, eliminando la punta e togliendo il pulpito. Applicare la lampada davanti alla Madonna. Allargare la predella. Provvedere vari oggetti e il palio di corame dorato con l'immagine della Madonna. Due cuscini di corame per il messale. Dipingere cornici delle tavole. Procurare camice, amitto e cordone da riporsi in luogo apposito e tener sgombro e pulito l'altare, senza porvi alcunché d'altro che non siano candelieri d'ottone e tavole delle secrete.

Altare di S. Antonio: da demolire e da adornare nuovamente. Trovare nuovi patroni

Sacrestia: completare le ultime cose. Realizzare armadio a forma d'altare, grande a sufficienza per i paramenti e stanghe attorno per stenderli. Un armadio a muro per l'olio della lampada. Un lavandino dell'intera grossezza del muro per lavarsi le mani. Una finestra per cambiare l'aria. Procurare un secchio per il lavandino. Inginocchiatoio con la preparazione alla messa. Vasetto di pietra per l'acqua benedetta. Un telaio per la finestra. Un pentolino di rame stagnato per lavare i purificatoi, altri purificatoi, un secchio di ottone piccolo per l'acqua santa, sistemare altre suppellettili.

 

Chiesa interna: chiudere la finestrella nel coro dove c'é la pisside; ritirare il cancello sotto l'arco e il crocifisso seguitando il solco del coro fino a quel segno. Accomodare l'inginocchiatoio alla forma. Tirare la lampada sotto il crocifisso. Fare telaio alla finestra. Murare la porta laterale. Mettere il pulpito al di qua del pilastro verso il coro. Sistemare il cornicione della chiesa dove manca.

Arredi diversi: Fare il confessionale alla forma. Sgombrare le cose inutili.

 

Campanile: procurare un'altra campana.

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1597, 1 marzo[9]:

Altare Maggiore: foderare il "cielo"; dorare i calici, la pisside piccola e i vasi per gli Oli sacri; nuovo camice;

Fonte Battesimale: fare il sifone per disperdere l'acqua nel terreno vergine e dipingere S. G. Battista

Altare della Madonna: il Marchese Giuseppe Malaspina, provveda le tovaglie, faccia inserire la pietra Sacra, procuri un palio, la croce con candelieri d'ottone, una tela per coprire l'altare.

Altare della Crocifissione: procurare candelieri e pietra sacra.

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1600, 6 novembre [10]

Altare di S. Barbara: Il Marchese Cesare Malaspina procuri ancona e velo di corame

Altare della Madonna: manca il velo e le suppellettili

Restauro Chiesa: Il popolo deve ingrandire la chiesa e il parroco il coro.

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1602, 10 luglio [11]

Altare Maggiore: migliorare pietra sacra e paramenti e suppellettili. Riparare lo scalino con cui si va in coro.

Altare di S. Barbara: del Marchese Cesare Malaspina procurare ancona e velo di corame

Altare della Concezione della Madonna: del Marchese Gaspare. Procurare suppellettili. Imbiancare la cappella ed aggiustare il tetto.

Altare Madonna: manca il velo, e le suppellettili

Chiesa interna: rifare il cornicione della volta che minaccia di cadere.

 

Oratorio Madonna della Fontana: ricostruirlo più capiente per le innumerevoli grazie concesse.

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1607, 25 luglio  [12]

Altare Maggiore: rifare il cancello sotto l'arco del coro.

Esistono: Altare Madonna Pietà , Altare di S. Barbara, Altare della Concezione della Madonna,

 

Restauro chiesa: restaurare e imbiancare i muri interni. Rifare il pavimento, fare l'atrio, restaurare i pilastri e il tetto.

Cimitero: completare il muro e alzarlo.

 

Chiesa Madonna della Fontana: il parroco non deve impicciarsi della fabbrica, voluta dai M. Malaspina.

 

Cappella campestre di San Rocco: rifare volta.

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1608, 23 giugno  [13]

Altare Maggiore: togliere le macchie dal muro.

Chiesa interna: lastricare il pavimento

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XVII secolo  [14]

Chiesa interna: lastricare il pavimento.

Chiesa Madonna della Fontana: é assai nobile e imponente.

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1628, 3 settembre  [15]

Altare Maggiore: solite suppellettili.

Altare di Santa Barbara: qualche problema per il mantenimento.

Altare della Concezione: idem e procurare ancona

Chiesa interiore: rinnovare i muri, sistemare il pavimento; fare una finestra a mezzaluna sopra il portale centrale e altre finestre per renderla più chiara e splendente

Sepolture: fare il tavolato d'incasso alla forma di sotto la pietra.

 

Campanile: abbellirlo ed alzarlo di qualche metro.

 

Chiesa Madonna della Fontana: é assai nobile e imponente con altare di san Raimondo.

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1637  [16]

Altare della Crocifissione: aggiustare il crocifisso.

 

Chiesa interiore: far rinnovare l'iscrizione sopra l'architrave; far aggiustare il pavimento e il solaio del campanile perché non piova dentro.

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1644  [17]

Elenco degli Altari come prima.

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1655   [18]

Altare di S. Antonio da Padova: Fabbricato per devozione dal Marchese Giovanni Ayzaga Malaspina

Altare di S. Barbara: vi é la compagnia del S. Rosario con bolla 24 -10-1626, suppellettili solite

Altare della Concezione di M. V. con titolo di S. Giuseppe e S. Lucia. Aggregata la confraternita di S. Rocco, suppellettili solite

Altare di S. Antonio Abate e al titolo della Pietà , suppellettili solite

Altare della SS. Annunziata. Fabbricato per devozione del Marchese Ascanio Malaspina. Vi si é trasportata la compagnia del S. Suffragio dei morti.

 

Chiesa interiore: riparare la volta, imbiancarla e intonacarla.

Sepolture: seppellire i fanciulli separati dai “corpi grandi".

 

Chiesa esteriore: mantenerla pulita risanata dall'acqua; ripararla dov'é rovinata.

 

Cimitero: riparare il muro rotto e costruire un portichetto ove riparare la bara.

 

Casa Parrocchiale:  da ristrutturare.

 

Chiesa della Fontana: fuori dalle mura, si celebra per molta devozione. Numerose grazie. Festa domenica fra l'ottava dell'assunta. Patronato Ayzaga Malaspina.

Altare Maggiore: S. Francesco confessore.

Altare Maria Vergine: con numerosissimi ex-voto

Altare di San Carlo: fabbricato forse in ricordo della peste.

Altare di San Gerolamo: fabbricato per devozione dal Marchese Giovanni Ayzaga Malaspina.

 

Oratorio campestre di S. Bartolomeo: da sistemare

 

Oratorio campestre della Madonna della Neve.

 

Oratorio di S.ta Caterina vergine e martire a Montalfeo: sistemare il tetto.

 

Oratorio di Maria SS. Di Salsi.

 

Oratorio di S. Rocco: cappa bianca per i 60 confratelli. Sistemare l'altare  e il tetto

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1667, 4 maggio   [19]

Sacro Fonte: dipingere S. Giovanni Battista

Altare di S. Antonio da Padova: fabbricato per devozione dal Marchese Giovanni Ayzaga Malaspina

Altare di S. Barbara: aggiustare la volta rotta per la caduta della campana dal campanile. Si allontani la bocca della sepoltura da sotto la predella di questo altare

Altare della Concezione di M. V. con titolo di S. Giuseppe e S. Lucia. Aggregata la confraternita di S. Rocco. suppellettili solite. Tirare fuori di qualche braccio dalla predella la bocca della sepoltura che si trova in mezzo e sotto di essa. Sospesa la sepoltura che si trova dalla parte dell'epistola di detto altare perché senza tavolato e coperchio.

Altare di S. Antonio Abate e al titolo della Pietà . Rinfrescare l'immagine della pietà 

Altare della SS. Annunziata. Fabbricato per devozione del Marchese Ascanio Malaspina. Vi si é trasportata la compagnia del S. Suffragio dei morti.

Chiesa interiore: ritirare fuori delle predelle dei due altari di S. Barbara e Concezione le sepolture che si ritrovano sotto; disporre all'esterno le bocche col tavolato interiore e coperchio.

 

Chiesa esteriore: mantenerla pulita risanata dall'acqua; ripararla dov'é rovinata.

 

Sacrestia: alzare di un braccio la porta sull'angolo della sacrestia.

 

Casa Parrocchiale: ristrutturarla e provvedere all'alloggio del Vescovo.

 

Chiesa della Fontana fuori dalle mura: si celebra per molta devozione. Numerose grazie. Festa domenica fra l'ottava dell'assunta. Patronato Ayzaga Malaspina. Riparare le vetrate rotte, sistemare il confessionale. Aggiustare la sacrestia e i credenzoni

Altare Maggiore: S. Francesco confessore.

Altare Maria Vergine.

Altare di San Carlo.

Altare di San Gerolamo: fabbricato per devozione dal Marchese Giovanni Ayzaga Malaspina.

 

Oratorio campestre di S. Bartolomeo, Villa della Costa: sistemare le pitture interne ed esterne e il tetto.

 

Oratorio campestre della Madonna della Neve, Villa dell'Armarolo: Riparare le fessure che minacciano i muri e il tetto; dipingere le immagini.

 

Oratorio di S. Caterina vergine e martire a Montalfeo. Sistemare il tetto. La campanella é caduta da poco ed é rotta. E' stata portata a Tortona per aggiustarla dai padri di S. Marziano e dopo la riporteranno rifatta.

 

Oratorio di Maria SS. Di Salsi.

 

Oratorio di S. Rocco: cappa bianca per i 60 confratelli. Sistemare le finestre.

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La ricostruzione del 1727 - 1739

Durante ricerche d'archivio eseguite nel mese di novembre 2001 presso la Ven.da Curia di Tortona, in merito all'epoca di origine del prezioso Crocifisso ligneo ora conservato nella nuova Chiesa parrocchiale, l'Ing. Arch. Michele Cuzzoni di Sannazzaro de' Burgondi ha ritrovato un plico che fornisce ragguagli importanti sulla nuova forma di edificazione della Chiesa di San Siro. Esso é intitolato:

Chiesa della terra di Godiasco - 1739

L'8 giugno 1739. Mons. Vescovo di Tortona ha solennemente benedetto la nuova chiesa parrocchiale.

Nel lontano 8 luglio 1727, giornata particolarmente afosa, scoppiò a mezzogiorno un terribile temporale. Una saetta colpì il campanile, uccidendo sul colpo il campanaro e scaricando tutta la propria terribile potenza sulla chiesa minandola fin dalle fondamenta.

Dopo 12 anni di intensi e gravosi lavori per tutta la popolazione godiaschese, la nuova chiesa é stata aperta al culto. Del vecchio edificio si é mantenuto il solo campanile e parte delle murature di facciata della navata laterale, mentre il corpo principale con l'ingresso attuale é stato interamente ricostruito dalle fondamenta. Il nuovo edificio si presenta lindo e capiente a sufficienza per la popolazione. Particolare splendore é stato riservato all'Altare del Crocifisso.

Fu collegato [mediante piccolo corridoio a ponte] direttamente al Palazzo dei Nobili Malaspina (ora Pedemonti), Patroni della Parrocchia".

E' allegato al documento "Godiasco, 1739" la mappa autografa del nuovo edificio (probabilmente realizzata dall'allora Parroco, non risultando in calce alcuna firma). (TAVOLA 03)

 

Antica Mappa del 1739. Rifacimento della Chiesa nelle forme simili alle attuali

TAVOLA 03

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1742, 17 gennaio [20]

Anticamente dedicata forse a S. Andrea Apostolo. Vi sono 13 sacerdoti e 1 diacono e 3 chierici. La parrocchiale é stata riedificata dalle fondamenta da poco tempo ed é decorosa.

Altare della Immacolata Concezione, con S. Giuseppe e Lucia. Beneficio derivante sin dal 2 maggio 1536.

Altare di S. Antonio da Padova. Fabbricato per devozione dal Marchese Giovanni Ayzaga Malaspina.

 

Confraternite: Compagnia del SS. Sacramento, Compagnia del Rosario; Compagnia del Suffragio;  Compagnia dei 7 Dolori.

 

Confraternita di San Rocco, chiesa posta fuori della porta. I confratelli intervengono alle processioni a causa di certe regole strampalate che non é possibile togliere senza rumore.

 

Oratori 5: Fontana; San Rocco; S. Maria della Neve, S. Bartolomeo serve quando d'inverno la gente non può andare alla parrocchiale a causa dello Staffora; S. Caterina a Montalfeo.

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1789  [21]

Si giunge in processione dalla chiesa di san Rocco in Parrocchia.

Sacro Fonte: a sinistra entrando

SS. Reliquie: a destra dell'altare. Reliquia di S. Reparata con sigilli.

4 altari: Maggiore, SS. Rosario, SS. Crocefisso (mettere spade più grandi alla Madonna dei 7 dolori) e S Antonio di Padova. Ne esiste anche un altro in disuso per una controversia tra la Marchesa Malaspina e la popolazione a causa delle suppellettili presenti in esso.

Altare del Rosario: c'é anche il titolo di S. Giuseppe e di S. Lucia

Altare conteso: vi era la Concezione. Detto altare appartiene ai marchesi.

 

Confraternite: Compagnia del SS. Sacramento, Compagnia del Rosario; della Dottrina Cristiana Compagnia del Suffragio; Compagnia dei 7 Dolori.

 

Chiesa interiore: ad aula unica rettangolare con navatella laterale piccola la metà . 4 Altari e 1 piccolo coro ligneo. Sopra di esso é dipinta la titolare S. Reparata. Due confessionali, sepolture e piccoli sgabelli. Un vestibolo introduce in chiesa.

 

Oratorio S. Rocco: é eretto il sodalizio del Gonfalone.

 

Cappella del Cimitero: a 300 passi dalla parrocchia c'é il nuovo cimitero con cappella dell'Annunciazione, posto a est tra la strada provinciale per Varzi e quella dell'Ardivestra [22]

Oratorio della Fontana.

 

Oratorio di S. Caterina a Montalfeo.

 

Oratorio di S. Bartolomeo

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1833  [23]

Parte dei terreni del beneficio di San Raimondo sono espropriati per costruire la strada provinciale Voghera - Bobbio; idem nel 1874 per costruire la piazza della Fiera.

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1834, 25 maggio  [24]

Notizie generali: Vicaria del Groppo, Libri di Battesimo dal 3 ottobre 1564. Quest'anno é stata aperta la nuova strada provinciale che danneggia i benefici parrocchiali.

 

Chiesa esteriore: é posta al centro del borgo in luogo sano. E' appena sufficiente. Il titolare é San Siro e non é consacrata.

 

Chiesa interiore: E' a forma di parallelogrammo ed ha la volta. Il tetto e la volta sono in buono stato. Le pareti, la porta e le finestre sono in mediocre stato. Il pavimento di cotto é buono. Nella chiesa vi é la tribuna della Marchesa Malaspina. Le riparazioni della chiesa spettano al Comune. Vi sono due confessionali. Vi sono banchi per le donne separate dagli uomini. Alcune impacciano la processione.

Altari: ce ne sono 5: Maggiore, Rosario, Crocifisso, S. Antonio, Immacolata. Sono in muratura con pietra sacra tranne s. Antonio che é di patronato Malaspina. Nessuno ha il cancello tranne il maggiore con balaustra di marmo cenere.

 

Coro: rettangolare con sedili per il clero. C'é il leggio in mezzo con l'antifonario. Durante le messe entrano i chierichetti che aiutano bene.

Battistero: é in materia di "Mijarolo" ovale. Circondato da cancello.

 

Sepolture: non si seppellisce più nessuno da 20 anni. Sono poste una presso la porta, l'altra presso la balaustra e l'altra presso S. Antonio.

 

Reliquie: S. Siro riconosciuta autentica nel 1774. Si espone in caso di calamità  o per qualche triduo chiesto dai fedeli. S. Reparata, V. e Martire protettrice  riconosciuta autentica nel 1707. Si espone la feria Terza dopo la pentecoste con processione, o per tridui o per richieste dell'Amministrazione Comunale, il tutto nella chiesa parrocchiale. E' la festa principale.

 

Indulgenze alle Confraternite: SS. Sacramento, Rosario e dei Morti all'Immacolata. Vi é pure la dottrina cristiana al 1° maggio festa di S. Giacomo e Filippo. Annunciata: era legata ad un altare che non esiste più.

 

Sacrestia: é sufficiente. Non c'é lavandino.

 

Campanile: ha scale danneggiate con 3 campane. Si suonano passando dalla sacrestia mentre per salire occorre andare fuori.

 

Cimitero:  La cappella patisce l'umidità  e l'altare é inservibile.

 

Casa Canonica: dista 30 passi ed é da sistemare.

 

Chiesa della Fontana: 6 reliquie: S. Felice Martire, S. Vitale Martire, S. Onorato Martire, S. Felice Martire, S. Vittoria Martire, S. Fortunato Martire. Autentiche del 1669. Sono esposte la 3 domenica di agosto festa di S. Gioacchino.

 

Oratori: S. Bartolomeo e S. Caterina non più officiato perché diroccato.

 

Sacerdoti: ve ne sono 4 residenti oltre al parroco.

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1852-53 [25]

Oratorio di San Rocco: Demolito nel 1852-53 per la minaccia del Rivo Lagone. Demolito per £ 700 nuove di Piemonte da Andrea Spinosa con concorso dell'arciprete Pietro Percivati. (£. 520). Era di mattoni per m3 16 e pietre. C'erano 800 pianelle per pavimentazione (tutto il locale era piastrellato). Volta della chiesa e sagrestia di quarto in mattoni, con le crociere (m2 100). Solaio della casa annessa e portichetto di m2 32,50. Tetto della sagrestia + chiesa + casa annessa: m2 150. N° 4 imposte sulle aperture, 3 finestre con inferriate, 2 chiavi in ferro lunghe 5,50 m. Il tutto valutato £ 609,25.

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1888 [26]

Campanile: costruzione nuova cupola per £ 1956,20. Esistono dei disegni.

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1939 [27]

La chiesa vecchia é in cattivo stato

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Il secolo XX

Dopo la I Guerra Mondiale la chiesa di Godiasco si presenta insufficiente e danneggiata, così, dopo la costruzione dell'attuale Duomo (consacrato nel 1933), sempre più rari diventano gli interventi di manutenzione e l'edificio comincia ad andare in rovina.

Alla fine degli anni '60, dopo il Matrimonio del 28 giugno 1968, l'edificio é chiuso al culto.

 

Si inizia a parlare di interventi di restauro nel corso degli anni '70, soprattutto dopo i primi crolli che interessano le volte delle cappelle.

 

Successivi interventi vengono programmati verso il 1975, si disperdono gli arredi sacri verso la fine degli anni '70.

 

Nel 1983 si pone mano ad un grande restauro, promosso dalla Sovrintendenza alle Belle Arti.

L'intervento aveva il suo presupposto nel consolidamento delle fondazioni dell'intero edificio. Durante questi lavori si sono eseguite le seguenti opere:

 

  • Palificazione del lato destro della chiesa (lungo via Cagnoni) della muratura portante della navata principale - escluso l'ingresso - dall'arco di accesso fino alla Cappella della Madonna del Rosario. L'intervento é però incompleto: doveva essere realizzato anche sotto il campanile.

 

  • Realizzazione di un traliccio in acciaio che dovrebbe sostenere la spinta del campanile sul muro della volta. La realizzazione dell'opera ha comportato il danneggiamento della cripta sotterranea, per la costruzione dei 4 plinti necessari a sostenerlo.

 

  • Verifica della struttura del campanile - mediante numerosi carotaggi - e consolidamento mediante infiltrazione nelle murature di una sostanza di composizione incerta.  L'intervento é proseguito con l'inserimento di 3 tiranti esterni al campanile che dovrebbero costituire una specie di cerchiatura della torre. Un ulteriore tirante per cerchiatura é presente nella cupola sommitale.

 

  • Realizzazione di un pesante traliccio in acciaio per sostenere la volta dell'ingresso laterale.

 

  • Abbattimento della tramezza che divideva la base del campanile dal presbiterio e demolizione dell'altare relativo.

 

  • Danneggiamento dell'Altare Maggiore e della Madonna del Rosario; semidistruzione dell'Altare dei Malaspina; distruzione dell'Altare del Crocefisso; distruzione dell'Altare del Sacro Cuore.

 

Dopo di che il cantiere fu abbandonato per 10 anni. In questo lasso di tempo, l'interno fu ulteriormente danneggiato: la chiesa divenne un magazzino ed il continuo passaggio di mezzi meccanici di notevole peso ha prodotto lo schiacciamento del pavimento dell'atrio d'ingresso, che insiste sulla copertura a volta della catacomba sotterranea.

 

Nel 1993 si esegue il rifacimento del tetto della navata centrale. In questa occasione si realizzarono le seguenti opere:

  • Rimozione dei rottami e del tetto preesistente.

 

  • Getto di una trave in c.a. (sezione 40 x 60 approssimativamente) sulle pareti laterali a guisa di correa.

 

  • Nuova orditura del tetto con travi in abete.

 

  • Posa in opera di ondulato cartonato bitumato sottocoppo.

 

  • Riposizionamento di parte dei coppi originari.

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Il secolo XXI

Nel 2002 fu steso il progetto di restauro della chiesa che ebbe l'approvazione della Sovrintendenza in data 2 agosto 2002. L'autorizzazione Comunale fu richiesta l'8 ottobre 2002, giorno della festa di Santa Reparata e il 10 ottobre si iniziò a porre mano al cantiere. Il restauro fu ultimato nel 2004.

Tra il 2005 ed il 2006 fu restaurato il campanile.

Oggi, nel 2012, la chiesa - completamente restaurata ed abbellita - ospita da alcuni anni:

 

  • l'ESPOSIZIONE PERMANENTE DELLE OPERE DI GIOVANNI NOVARESIO;

 

  • il MUSEO DEL LEGNO E DELLE PIETRE;

 

  • l'ESPOSIZIONE DEI DIORAMI DI RICCARDO BEDAGLIA.

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Bibliografia

Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni

Ricerca storica effettuata nell'anno 2002 dall'Ing. Arch. Michele Cuzzoni per la redazione del progetto di restauro dell'antica Chiesa di S. Reparata e S. Siro.

[1] Robolini, Notizie appartenenti alla storia della sua patria, Voll. 1,2,3,4-A,4-B,5-A,5-B,6-A

[2] In nero grassetto le parti riguardanti la struttura.

[3] Mons. C. Gambara, Visite Pastorali, 1561 - 1606. Cartella B182, Archivio Curia Vescovile di Tortona. D'ora in poi (ACVT)

[4] Mons. Ragazzoni, Visita Apostolica 1576. Cartella B209, ACVT

[5] Mons. C. Gambara, Visite Pastorali, 1561 - 1606. Cartella B182, ACVT

[6] Mons. C. Gambara, Visite Pastorali, 1561 - 1606. Cartella B182, ACVT

[7] Mons. C. Gambara, Visite Pastorali, 1561 - 1606. Cartella B182, ACVT

[8] Mons. C. Gambara, Visite Pastorali, 1561 - 1606. Cartella B182, ACVT

[9] Mons. C. Gambara, Visite Pastorali, 1561 - 1606. Cartella B182, ACVT

[10] Mons. C. Gambara, Visite Pastorali, 1561 - 1606. Cartella B182, ACVT

[11] Mons. C. Gambara, Visite Pastorali, 1561 - 1606. Cartella B182, ACVT

[12] Mons. C. Gambara, Visite Pastorali, 1561 - 1606. Cartella B182, ACVT

[13] Mons. C. Gambara, Visite Pastorali, 1561 - 1606. Cartella B182, ACVT

[14] Mons. Gambara, Visite Pastorali, 1561 - 1606. Cartella B225, ACVT

[15] Mons. Aresi, Visite Pastorali, Cart. B235, ACVT

[16] Mons. Aresi, Visite Pastorali, Cart. B238, ACVT

[17] Mons. Fossati, Visite Pastorali, Cart. B241, ACVT

[18] Mons. Settala, Visite Pastorali, Cart. B147, ACVT

[19] Mons. Settala, Visite Pastorali, Cart. B147, ACVT

[20] Mons. Resta, Visite Pastorali,  Cart. B162/3, ACVT

[21] Mons. Peyretti, Visite Pastorali,  Cart. B223, ACVT

[22] Per gentile concessione, Sig.ra Elena Luchelli

[23] Per gentile concessione, Sig.ra Elena Luchelli

[24] Mons. Negri, Visite Pastorali,  Cart. B177/BIS, ACVT

[25] Arch. Comunale di Godiasco, Cartella 16, Fasc. 1, 2, 20 e 20 bis, per gentile concessione, Sig.ra Elena Luchelli

[26] Arch. Comunale di Godiasco, Cartella 16, Fasc. 1, 2, 20 e 20 bis, per gentile concessione, Sig.ra Elena Luchelli

[27] Mons. Melchiori, Visite Pastorali, Senza numero di catalogo, ACVT

[28] ibidem, pag. 364.

[29] ibidem, pag. 364.

[30] C. Goggi, Per la storia della Diocesi di Tortona. Raccolta di notizie storiche, Tortona, 1965, Vol. II, pag. 344