Lo scorso 30 aprile
– e la mossa era nell’aria – i soci della Scaini hanno deciso di mettere
in liquidazione lo stabilimento sito sulla provinciale Villacidro – San
Gavino.
Quindici giorni dopo
il liquidatore ha messo in mobilità, tutto d’un colpo, il 64% degli
operai (98 su 154). Mentre scriviamo gli operai si trovano da giorni in
assemblea permanente.
Nemmeno l’incontro svoltosi al Ministero
dell’Industria il 22 giugno scorso è valso a convincere l’Agip,
ex proprietario della fabbrica, a rivedere la sua posizione. Gli altri
proprietari dal canto loro, sono più che mai decisi a farsi fuori.
Dopo Aviotech, dunque,
anche la Scaini – a meno di nuovi, possibili acquirenti - vuole chiudere
e mandare a casa decine e decine di padri di famiglia. Intanto nella nostra
zona la crisi, si fa sempre più insopportabile. In una economia
ove il profitto è l’assoluto a chi può mai interessare il
futuro di qualche centinaio di famiglie? Si dirà che queste sono
le leggi del mercato. Noi comunque continuiamo a credere che l’uomo viene
prima di qualsiasi altra cosa.
La redazione