NUOVA FAMIGLIA CARMELITANA
IN ROMANIA
Carissimi amici,
pace nel Signore. L'anno scorso, il nostro Capitolo Provinciale accoglieva l'invito del nostro Superiore Generale a considerare la possibilità di una fondazione di un Convento carmelitano in Romania. Oggi, dieci mesi dopo, questa sfida sta per realizzarsi: il 10 aprile 2000, i primi due missionari lasceranno l'Italia per stabilirsi a Bucarest. Altri due li seguiranno nei mesi successivi. È stato necessario un paziente lavoro di contatto con i vescovi rumeni, per favorire la reciproca conoscenza e per spiegare loro il nostro intento. Dopo i primi approcci, abbiamo trovato un accordo con l'Arcivescovo di Bucarest: Mons. Joan Robu. In occasione di un suo passaggio a Verona, abbiamo fissato chiaramente i punti essenziali del nostro lavoro al servizio della Chiesa Rumena. Il Vescovo di Bucarest ci chiede di attivare un centro di spiritualità per la sua diocesi (una diocesi grande come l' Austria!), una casa di esercizi spirituali, un luogo di sostegno per sacerdoti, religiosi, religiose, laici, giovani, etc. Sostenuti dall'esortazione e dall'esempio del Papa, noi vogliamo impegnarci nella nuova evangelizzazione dell'Europa. Il nostro vecchio continente ha bisogno di sentirsi nuovamente annunciare il Cristo; se è vero per noi qui in Italia, pensate come ciò può essere urgente in un paese come la Romania oppresso per quarant'anni da uno dei regimi comunisti più duri e ora esposto, senza difese, al rischio della mentalità consumistica più aggressiva. È vero che Dio non può essere cancellato dal cuore dell'uomo, ma la sua immagine è stata sepolta sotto una grande massa di ignoranza, e di diffidenza.
Ci accompagneranno nella nostra avventura le Consorelle Carmelitane di Torino (presenza preziosa!); la collaborazione con loro è già stata sperimentata proficuamente in Madagascar. Con la loro presenza speriamo di poter avvicinare più facilmente e utilmente la realtà locale, tramite la proposta di attività educative, culturali, ricreative, caritative.
Molta attenzione ha richiesto la ricerca di un terreno per la nuova fondazione. Attenzione per evitare imbrogli (all'ordine del giorno), e per offrire una risposta adeguata alla richiesta dell'Arcivescovo. Ci serve un terreno grande (qualche ettaro!), bello, tranquillo, e allo stesso tempo non troppo isolato. Ne abbiamo individuato uno a 20 km da Bucarest, in una bella località che si sta sviluppando come zona turistica, abbastanza vicino a una grande strada di comunicazione tra la capitale e Ploiesti (grande città industriale). Il posto ci piace: sarebbe ideale per una casa di esercizi spirituali; inoltre, essendo a ridosso di un villaggio contadino di 8.000 abitanti offrirebbe del lavoro apostolico anche alle nostre Consorelle. Vedremo! L'unica obiezione è il costo! I terreni vicino a Bucarest sono molto cari (dalle 15.000 lire in su: al mq).
Capite bene che impegno economico ci attende. La Provvidenza ci aiuterà, come sempre ha fatto, Noi abbiamo messo tutto sotto la protezione di S. Giuseppe: sarà Lui il nostro economo, perciò siamo tranquilli.
All'inizio, nell'attesa della costruzione del convento, i nostri padri alloggeranno in un piccolo appartamento, sepolto in uno di quei tremendi condomini di Bucarest, tutti grigi e tutti uguali, che qui chiamano "Bolck". Sono veramente squallidi. È una partenza povera, da poveri tra i poveri; è la partenza giusta per imparare a conoscere e a amare questa gente che il Signore ci ha affidato. Immersi e calati nella realtà della gente comune di Bucarest, i nostri Padri avranno modo di imparare la lingua rumena.
Reco, i nomi dei quattro confratelli che formeranno la nostra prima comunità carmelitana a Bucarest: P. Tarcisio Favaro (51 anni, di Peseggia-VE); P. Antonio Prestipino (35 anni, di Adro-BS); P. Adolfo Scandurra (37 anni, di Catania); e Luca Bulgarini (35 anni, di Brescia, sarà ordinato sacerdote il 17 giugno prossimo).
È una bella "squadra". Li ringraziamo per la loro disponibilità, e ringraziamo le loro famiglie, sempre inevitabilmente toccate da decisioni così impegnative. Sosteniamoli con la nostra preghiera.
Padre Gianni Bracchi, Provinciale
dalla
"Rivista Santa Teresa del B.G. e la sua pioggia di rose"
n. 4 - aprile 2000
ultimo aggiornamento 10/9/2000