La TORRE o "TURASCIA" di Corgeno


SCHEDA STORICA

I pochi eppur meritori contributi storico-critici stesi specialmente nel corso del Novecento, hanno messo in evidenza la assoluta mancanza di un repertorio di fonti documentarie alle quali attingere direttamente per compiere la ricerca sul monumento. Una via maestra che si usa percorrere e' dunque impedita e l'esperienza insegna anche se non definitivamente, in quanto l'eccezione confermi la regola, che difficilmente emergeranno documenti esclusivamente pertinenti ad essa, semmai citazioni, riferimenti topografico-toponomastici utilizzati per segnare confini in occasioni di compravendite di terre, ma niente che serva a datare la costruzione e a dirci chi la volle.

E' il caso messo in luce dal Tamborini il quale ha portato alla luce documenti di eta' moderna, relativi ai secc. XV-XVII, dai quali risulta che quando i Visconti di Somma erano feudatari di Corgeno, esisteva un Castellazzo , cioe' un castello diruto e presumibilmente abbandonato. La notizia andra' tenuta ben presente per rimarcare l'esigenza di un'estesa indagine archeologica che coinvolga il sito per ricavarne dati da connettere tra di loro. Insomma bisogna percorrere l'altra via maestra, strettamente complementare della prima, ma ancora piu' ardua, che consiste nell'interrogare direttamente l'edificio. Operazione non da poco in quanto la costruzione nacque per servire da torre di segnalazione e di difesa, senza pretese architettonicamente rilevanti.

Tuttavia proprio l'accurato esame della muratura consentira' di elencare e valutare, ad evidenza, quanti e quali pezzi di pietrame e di bocce di fiume siano stati impiegati e se altro materiale sia stato reimpiegato nella costruzione.

Il Bertolone, infatti, fin dal 1939, quando la muraglia di verde rampicante non aveva assalito la torre, segnalo' la presenza di embrici e mattoni di eta' romana (che si rinvengono anche nella torre campanaria della vicina chiesa).Vide altresi' che esisteva un rudere di un'altra torre, della quale oggi non avanza pił traccia. Fu' forse eliminata quando si allesti' il campo di calcio?

Sono ambedue rilevantissimi segnali che spingono ancora una volta nella direzione dell'esigenza di una approfondita indagine archeologica capace in se' di ricomporre l'entita' dell'insediamento di Corgeno e poi di connetterlo alle zone vicine che sono gia' segnalate per importanza di monumenti di eta' romana. Per quanto concerne la Torre e la sua datazione, Tamborini,tenuto conto che la zona era legata agli antichi confini territoriali del Contado del Seprio , prudenzialmente propone di considerarla elemento inserito in un impianto fortificato altomedioevale, precedente dunque la costruzione della torre campanaria della chiesa che e' di eta' romanica (sec.Xl).