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Nota:
Questa pagina non vuole sostituirsi alla lettura del libro, ma anzi stimolarti a leggerlo,
| IL
LIBRO: Il
gabbiano Jonathan
Livingston |
Al vero Gabbiano
Jonathan, che vive nel
profondo di tutti noi.
| Chi è Jonathan Livingston? | Per la maggior
parte dei gabbiani, volare non conta, conta mangiare. A lui invece non
importava tanto procurarsi il cibo, quanto
volare. Più d'ogni altra cosa al mondo, al gabbiano
Jonathan Livingston
piaceva librarsi nel cielo.
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| dal discorso a Jonathan fatto da suo padre | " 'Sta
faccenda del volo è bella e buona, ma mica puoi sfamarti con una
planata, dico bene? Non scordarti, figliolo, che si vola per
mangiare."
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| dal discorso dell'Anziano | "Tutto ci è
ignoto, e tutto della vita è imperscrutabile, tranne che siamo al mondo
per magiare, e campare il più a lungo
possibile."
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| Jonathan reietto | E il
gabbiano Jonathan
visse il resto dei suoi giorni esule e
solo. Il suo maggior dolore era che gli
altri gabbiani si rifiutassero di credere e aspirare alla gloria del
volo.
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| Il passaggio | I due gabbiani che
gli comparvero d'accanto, uno di qua e uno di là, erano candidi come la
luna, e dalle loro piume emanava un chiarore bianco, suadente. [...]
"Siamo venuti per condurti più in alto, per condurti a casa."
Jonathan abbracciò con un ultimo sguardo il suo cielo. "Sono pronto" disse alfine.
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| L'arrivo | Nei giorni che
seguirono, Jonathan si avvide che c'erano
ancora molte cose da imparare sul volo, in quel luogo.
"Ma dove sono tutti quanti, Sullivan?" domandò senza emettere alcun suono. "Perchè siamo così pochi qui?" "Jon, scegliamo il nostro mondo successivo in base a ciò che noi apprendiamo in questo. Se non impari nulla, il mondo di poi sarà identico a quello di prima, con le stesse limitazioni."
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| Il segreto del volo | "Puoi arrivare da
qualsiasi parte, nello spazio e nel tempo, dovunque tu desideri. Quei
gabbiani che non hanno una meta ideale, e che viaggiano solo per
viaggiare, non arrivano da nessuna parte, e vanno piano. Quelli invece
che aspirano alla perfezione, arrivano ovunque, e in un baleno".
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| Le alte sfere | "Dopo, uno è pronto per
la parte più difficile, più forte, ma anche più piacevole di tutte.
Uno è pronto a volare verso le alte sfere, e arrivare a capire il
segreto della bontà e dell'amore. Jonathan,"
disse Ciang, e queste furono le sue ultime parole "tu seguita ad
istruirti sull'amore."
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| L'amore | Più Jonathan
meditava sulla natura dell'amore, più cresceva in lui la nostalgia
della terra. Mettere in pratica l'amore voleva dire rendere partecipe
della verità da lui appresa, conquistata, qualche altro gabbiano
che a quella stessa verità anelasse.
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| Il primo allievo di Jonathan | "Gabbiano
Fletcher Lynd, sei disposto ad amare tanto il
volo da perdonare i torti che hai subìto, e un giorno tornar là,
presso lo Stormo, e adoprarti perchè gli altri imparino?"
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| Chi siamo? | "Ciascuno di noi è, in
verità, un'immagine del Grande Gabbiano,
un'infinita idea di libertà, senza limiti."
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| La vera legge | "L'unica vera
legge è quella che conduce alla libertà." disse Jonathan
" Altra legge non c'è."
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| Amare chi ci odia | "Ma di' un
po', come fai ad amare una tale maramaglia di uccelli che ha tentato
addirittura di ammazzarti?"
" Oh, Fletch, non è mica per questo che li ami! E' chiaro che non ami la cattiveria e l'odio, questo no. Ma bisogna esercitarsi a discernere il vero gabbiano, a vedere la bontà che c'è in ognuno, e aiutarli a scoprirla da se stessi, in se stessi. E' questo che io intendo per amore."
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| Crescere | "Devi solo
seguitare a conoscere meglio te stesso, ogni giorno un pochino di più,
trovare il vero gabbiano
Fletcher Lynd. E' lui, il tuo maestro. E'
lui che devi capire. E' in lui che devi esercitarti: a esser lui."
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| L'inizio | Il
gabbiano Fletcher, ad un tratto, per un
attimo, li vide come veramente erano, e sorrise: non soltanto gli
piacevano, li amava.
Era come l'inizio di una gara: aveva cominciato a imparare. |