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concessione del altare fatta dall'arcivescovo a favore dell’Università
dei pittori, che scultori ed architetti di Torino (13 settembre 1652),
il Priore ed il sotto Priore di quest'ultima promettono, tra le altre cose,
di provvedere l'altare della cappella di "un'icona con l'immagine di san
Luca che dipinge la Madonna santissima ". La promessa viene puntualmente
eseguita nel 1655 ad opera di CARle Dauphin, in quell'anno anche Priore.
Da allora, e per oltre due secoli, la pala rimane nel duomo di Torino, oggetto di venerazione da parte dei confratelli e di ammirazione e studio da parte dei cultori d'arte che non mancano nel corso dei tempi di descriverla e di pregiarla. I molti lavori di ristrutturazione che interessano nel secolo scorso il duomo di Torino, spazzano via come obsoleti importanti altari barocchi sostituiti con alcune gelide icone ottocentesche che ancora oggi vi sono alloggiate. Proprio durante uno di questi "riammodernamenti", prima del 1851, prende il volo anche l'altare di san Luca con tutte le preziose ed importanti opere che lo decoravano, Dauphin compreso.
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