Trigolo e le sue curiosità

(a cura di Cristina Vianini)

 

                  Cosa penserebbe un trigolese che, osservando un dipinto del ‘600 raffigurante la storica città di Cremona scorgesse, nella moltitudine di chiese e torri racchiuse entro le antiche mura, una “gemella” dell’alta e slanciata torre trigolese?

 

La torre che ancora oggi svetta sui tetti del nostro paese di provincia fu costruita solo poco più di un secolo fa, terminata nel 1870 dopo secoli di sofferto desiderio di costruzione e ben dieci anni di lavori intercalati da difficoltà e interruzioni. Come poteva perciò Carlo Mainardi, detto Fra Massimo, due secoli addietro, dipingerne la copia fedele nella struttura e somigliante in maniera sorprendente?

La domanda andrebbe posta al progettista della nostra torre campanaria, l’Ing. Francesco Formaggini, che nel suo progetto pensò una struttura del tutto simile a quella della torre che già nel ‘600 sorgeva nei pressi della Porta Mosa, nella zona orientale della città di Cremona, torre ormai distrutta o resa irriconoscibile da restauri arbitrari.

 

       Dal diario di Mons. Geremia Bonomelli, con riferimento alle visite pastorali compiute nella Diocesi di Cremona fra il 1872 e il 1879:

 

3 gennaio 1875 - TRIGOLO

 

“Popolazione di 2.454 anime - tutta agricola - missione fatta dai Cappuccini di Cremona - assai benedetta - feci mille comunioni - solo 20 circa non si accostarono ai Sacramenti - Accompagnamento onorevole da Soresina a Soresina - Banda - archi - era freddissimo - neve - tutto il popolo ad incontrarmi - ho predicato 2 volte - folla straordinaria in chiesa - ragazzi istruiti assai bene - Parrocchia eccellente perchè governata dal veramente pio Parroco Carminati, dal non meno pio Vicario Guerini - Ora vi è anche il Zanisi di Castelleone”