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150 anni di Vita dei Padri Sacramentini
I Padri Sacramentini, sabato 13 maggio 2006, ricordano i 150 anni di fondazione del loro Istituto religioso.

 

Un po’ di storia

Nel 1856, proprio il 13 maggio, l’arcivescovo di Parigi, Mons. Sibour, con la sua approvazione all’opera di S. Pier Giuliano Eymard di fondare una Congregazione religiosa dedicata all’Eucaristia ha segnato la nascita del nuovo Istituto.
L’opera inizia assai poveramente. Eymard occupa una dipendenza della villa Chateaubriand in Rue d’Enfer. Preparativi materiali, attesa di candidati, precarietà di risorse: è nell’indigenza che egli inaugura la sua fondazione nell’Epifania del 1857 con l’esposizione del SS. Sacramento. A Pasqua dell’anno successivo, la comunità si trasferisce al numero 68 del sobborgo Saint-Jaques, sempre a Parigi. Lì si organizza l’Opera della prima comunione degli adulti.
Nel 1859 Eymard apre un secondo «cenacolo» a Marsiglia e ne confida la responsabilità a Cuers, suo primo compagno. Una terza fondazione si apre nel 1862 a Angers, con un orientamento analogo. Poi due altre a Bruxelles nel 1866 e 1867 e una casa di formazione per il noviziato a Saint-Maurice, nella diocesi di Versailles. Nel frattempo, nel 1863, il fondatore ottiene da Roma l’approvazione canonica del suo istituto, ne pubblica le Costituzioni e s’impegna per la fondazione delle Ancelle del SS. Sacramento, la cui superiora generale diventa Marguerite Guillot.
Sfinito dalle responsabilità e dalle diverse forme di ministero che lo impegnano sempre di più, segnato da prove di ogni genere, il padre Eymard vive i suoi ultimi anni in una notte dolorosa. Nel mese di luglio del 1868 è costretto a ritornare in famiglia per riposarsi. Il 21 luglio arriva a La Mure e muore il primo agosto.
Beatificato nel 1925, Pier Giuliano Eymard è stato canonizzato da Giovanni XXIII il 9 dicembre 1962, al termine della prima sessione del Vaticano II.


San Pier Giuliano Eymard

 

I Sacramentini nel mondo

I primi anni dopo la morte del Fondatore sono abbastanza faticosi. Nel 1890, la congregazione non conta che una sessantina di religiosi. Malgrado le incertezze dell’epoca, essa si apre all’avvenire. Il 21 novembre del 1890 viene aperta in Canada la comunità di Montreal. Questo fu il punto di partenza di uno sforzo considerevole nel Quebec e, con la fondazione di New York nel 1900, negli Stati Uniti d’America.
Il 1903 suona come un arresto brutale della attività in terra di Francia. Tutte le comunità sono chiuse, molte case sono spogliate dei loro beni e i religiosi sono costretti ad espatriare. Ma l’istituto sciama rapidamente. Comunità si impiantano in nuove aree culturali. Nel 1897 viene fondata una comunità a Bolzano dove si erige un tempio nazionale dell’Adorazione.
Poco dopo, nel 1900, si crea una comunità a Torino: essa sarà chiamata a diventare un centro importante delle opere eucaristiche in Italia.
Lo stesso accade per New York, nel medesimo anno, per Baarle-Nassau nei Paesi Bassi nel 1902, per Nimega, per Buenos Aires nel 1903, per Tolosa in Spagna, per Santiago del Cile nel 1908, per Rio de Janeiro in Brasile nel 1926, per Montevideo in Uruguay nel 1927, infine per Melbourne nel 1929 in seguito al Congresso eucaristico internazionale di Sydney. Comunità sacramentine si formano altresì in Germania, Svizzera, Austria e Cecoslovacchia.
Alla vigilia della seconda guerra mondiale, la congregazione conta più di 900 religiosi ed è presente in numerosi paesi d’Europa e di America, così come in Australia.
Il dopoguerra suscita uno sviluppo generale con l’accrescimento dei religiosi e l’apertura di nuove comunità, specialmente in Europa e in America del Nord. In America Latina, delle comunità sono fondate in Brasile, Argentina, Cile, Venezuela e Colombia, a Cuba e in Perù.
In Africa è nel 1948 che la prima comunità si impianta in Mozambico. Altre sono fondate in Congo nel 1957, e l’anno seguente nel Senegal.
L’Asia apre le sue porte nel 1955 con Manila, nelle Filippine e Colombo, nello Sri-Lanka. Nel 1964, in seguito al Congresso eucaristico internazionale, una comunità si stabilisce a Bombay, in India. Infine, nel 1970, un gruppo di religiosi vietnamiti fonda una comunità nei pressi di Saigon. Essa sembrò sparire nella tormenta; oggi invece può guardare l’avvenire con sicurezza.


Il nuovo logo dei Padri Sacramentini


In Italia


I Sacramentini sono presenti con una ventina di comunità da Trieste e Torino a Bari e Napoli.
Ai Sacramentini italiani sono pure affidate una decina di missioni nel Congo, in Senegal e in Camerun.
A Trieste sono presenti dal 1971 nella chiesa di Sion e nel rione Campanelle dall’anno seguente. A loro è stata affidata la Parrocchia di S. Marco, sin dal suo nascere.


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