AUMENTA LA POPOLAZIONE E SI ALLUNGA LA CHIESA
Il 17 settembre 1950 il Vescovo di Treviso, Mons. Mantiero presenti
autorità civili e rappresentanze militari nonché politiche ha benedetto
ed inaugurato i lavori di ampliamento della nuova facciata e ristrutturazione della parrocchiale, portati a compimento dopo due mesi circa.
Infatti su progetto dell'architetto Vettorazzo, fu eseguito il prolungamento di parte della facciata e riuscì in perfetta armonia col vecchio ambiente. Il lavoro, non alterò le linee architettoniche ma le completò tanto nell'interno che all'esterno. Cosi la chiesa prolungata di sette metri, ne ha ventidue di lunghezza fino alla balaustra del presbiterio e undici di larghezza, dando un ampliamento, più che sufficiente alla popolazione di allora.
Finita l'opera muraria, trasportato convenientemente l'organo su
un'ampia cantonaria sopra la porta maggiore, necessitava una bella decorazione che venne eseguita dal bravo decoratore Francesco Soligo, che
assieme al figlio Danilo, diede all'interno della chiesa un aspetto del
tutto nuovo. Senza tanti orpelli, ma con sobria delineatura, impresse una
tinta riposante e piacevole, che ha soddisfatto il gusto dei fedeli e le
esigenze dell'arte stessa.
Il figlio Danilo rifatto il soffitto che era sciatto e disarmonico
nel suo assieme, nell'impossibilità di affrescarlo, per la leggerezza
dell'intonaco e dei graticci soprastanti, usò la tempera completando
il riquadro con l'innesto di alcune figure già esistenti in tela, cioè
l'Angelo tutelare nel centro; in secondo piano la basilica di S. Pietro
a Roma e attorno all'Angelo teste di angioletti: il tutto in piacevole
armonia.
Nell'estrernità del soffitto aggiunse due pannelli pure a tempera
raffiguranti simboli eucaristici, cioè l'Angelo divino e i cervi che
si dissetano alla fonte.
Il 1° agosto 1953 è ricordato per la riparazione con la completa
sostituzione del tetto della parte vecchia della parrocchiale: per
l'inaugurazione del nuovo battistero ed il rinnovamento dell'altare
maggiore con il nuovo impianto elettrico.
IL CAMPANILE
E' considerato parte integrante della chiesa e quindi viene classificato tra i beni immobili della fabbriceria.
Dalle origini della cappella fino al sec. XIII i fedeli erano chiamati dal suono di una semplice bronzina sollevata sopra un arco del
muro della chiesetta. Nel sec. XIV esisteva una elegante torricella che
fu demolita con la guerra del 1509...
Si ritornò alla elevazione di due campanelle di bronzo sopra la sacrestia della nuova chiesa. Dal 1724 al 1726 si compì la costruzione dell'attuale campanile, stile romanico, con le vecchie campane.
Nel 1870 ci fu un restauro radicale della cella campanaria e della
elegante cupola, a stile lombardo, con installazione di tre nuove campane. Ecco l'iscrizione sulla porta:
Questa torre eretta fra gli anni 1724-1726 e restaurata nel 1870 in più
nobil forma ridussero e adornarono di orologio unanimi e generosi i parrocchiani nel 1908.
Nel giugno 1940 ridotta alla primitiva altezza per esigenze militari.
[...] Il vecchio cimitero è stato trasformato in aiuole fiorite [...].