Cristian Sbaraglia:

giovani, speranza di un mondo che sta invechiando

 

    “Cristo vi attende là”. Con queste parole Giovanni Paolo II ha salutato i giovani nell'ultima Gmg di Toronto. Non potendo disattendere quell'invito, ci siamo incamminati, anche a costo di qualche sacrificio. A questo incontro ci siamo preparati partecipando, alcuni giorni prima della Gmg, al festival internazionale dei giovani(Youth Arise International), organizzato dal gruppo a cui facciamo riferimento: il Rinnovamento nello Spirito Santo (di Pescara). Lì abbiamo vissuto forti momenti di preghiera, di adorazione, di intercessione e di catechesi. Il festival YAI come la Gmg sono stati un'occasione per condividere fede e fraternità con giovani di cultura e paesi diversi. Però, la Giornata di Colonia è stata un'esperienza indimenticabile, un evento capace di segnare in maniera indelebile la nostra vita e quella di migliaia di giovani che si sono ritrovati tutti insieme - superando difficoltà, ostacoli e disagi - per un unico scopo: adorare il Signore, nello stesso modo in cui fecero i Magi. Benedetto XVI ci ha chiamati “speranza del mondo che sta invecchiando”. Con questa frase è iniziato un rapporto nuovo e profondo tra il Santo Padre e i giovani di tutto il mondo. Egli ha ribadito più volte che la nostra fede deve essere ormai pronta per dar vita alla vera rivoluzione: cambiare il mondo. Ed è portando questo messaggio nel cuore che siamo tornati a casa. Ora siamo consapevoli di essere pronti ad annunciare a tutto il mondo che il Signore è vivo ed è sempre presente in mezzo a noi, suoi figli.