Il ricordo del  Grande TORINO

 

 

Campioni d'Italia:

V. Bacigalupo, G. Gabetto, V. Mazzola capitano, A. Ballarin, R. Grava, R. Menti, D. Ballarin, C. Grezar, P. Operto, E. Bongiorni, E. Loik, F. Ossola, E. Castigliano, V. Maroso, M. Rigamonti, R. Fadini, D. Martelli, J. Schubert.

Direttori tecnici:

I. Civalleri, A. Agnisetta, E. Egrierbstein, L. Lievesley, O. Cortina.

Giornalisti:

R. Casalbore, L. Cavallero, R. Tosatti.

Equipaggio:

C. Bianciardi, A. Pangrazzi, C. D'Inca, A. Bonaiuti, Colonn. Meroni

 

Il l 4 maggio 1949, alle ore 17,05, una grande sciagura aerea colpiva l’animo degli sportivi torinesi ed italiani. Il trimotore FIAT N. 212 delle Aviolinee Italiane, il quale trasportava la gloriosa squadra calcistica torinese, reduce da un partita amichevolmente disputata a Lisbona, urtò fatalmente contro i muraglioni di sostegno del giardino a tergo della Basilica di Superga, causando la morte istantanea delle trentuno persone di bordo.
Quali furono le cause del disastro? Certamente la fitta nebbia che avvolgeva Torino e le colline circostanti deve avere costituito il principale ostacolo. Il tragico fatto destò un senso di profonda commozione e dì amaro rimpianto non soltanto in Italia, ma anche all’estero, ed ebbe una risonanza grande nella stampa mondiale.

 

 

Al disopra di ogni umano apprezzamento, nel cuore di ogni devoto della Vergine è rimasta la soave fiducia che la Madonna delle Grazie di Superga, nel momento estremo, sia venuta in aiuto ai gloriosi atleti e ai loro colleghi di volo, ai quali il Signore chiedeva repentinamente e tragicamente il sacrificio della vita.
Perciò, da quel giorno, i pellegrini di Superga non tralasciano mai di fare una breve visita e di recitare una preghiera di suffragio sul luogo della sciagura, dove una lapide con croce marmorea ricorda la data fatale. Ogni anno, poi, nell'anniversario dell'incidente, una S. Messa di suffragio viene celebrata in Basilica e un rito funebre presso la lapide-ricordo.


Si consiglia una visita al sito realizzato da Nicoletta Perini, nipote di Aldo e Dino Ballarin

 

 


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Padre Benedetto Marengo

Rettore della Basilica di Superga

Ottobre  2001