Una rigida sera
di gennaio a Taviano: in largo Convento appariva per la prima volta,
incastonata sulla facciata della
chiesa, l’enorme scritta luminosa: “50”. Iniziavano, così, i preparativi
per il cinquantesimo anniversario della nostra Parrocchia Santuario che
sarebbero culminati nella tradizionale festa del 15 settembre.
Eravamo
confortati dall’esperienza, ormai centenaria, che per far festa alla Madonna a
Taviano non occorrono grosse attrattive o personaggi illustri, ma semplicemente
la moltitudine di fedeli che a febbraio e a settembre accorre spontaneamente
attorno alla statua della Vergine. Eravamo altresì entusiasmati dall’idea di
organizzare un grande evento che desse giusto risalto all’importante
anniversario e lasciasse un ricordo indelebile nella memoria della Parrocchia e
della comunità cittadina.
Dopo mesi di
gravoso impegno e sacrifici, giungeva settembre: gli ultimi ritocchi al nuovo
sagrato, l’allestimento delle luminarie, il Settenario. Ed infine la pioggia:
lenta insistente fino al mattino della Vigilia e con essa tanto scoraggiamento.
Poi, nel pomeriggio, uno squarcio di sole, il cielo tornato azzurro, un
fragoroso sparo a salve: iniziava la festa dell’Addolorata, la festa del
Cinquantesimo Anniversario.
Sabato sera,
largo Convento: profumo di “mennule bbrustulite”, canti popolari e balli
d’altri tempi.
L’antica chiesa
del Convento svela tesori nascosti: l’archivio storico, i pregevoli arredi
sacri, il tesoro della Madonna; nell’attiguo chiostro francescano, l’annullo
postale delle cartoline filateliche.
15 settembre
2002: intimi gesti di devozione, la banda per le vie del paese, il Vescovo sul
sagrato a nuovo, la processione, applausi spontanei al rientro della Madonna in
piazza; una città canta unanime “Evviva Maria”. E’ festa grande! A tarda sera,
su una folla inverosimile, cala il buio. Sguardi tesi verso il Convento, mille
scintille di fuoco tra campane che suonano le ventitré e colombi impazziti:
l’incendio del campanile!
Infine lunedì.
Fanno eco dal corso squilli di trombe e arie patriottiche; la statua della
Vergine sul sagrato attende gli onori militari dei giovani bersaglieri in corsa
tra la folla inneggiante. Poi, in largo Convento, cala di nuovo il buio, si
illumina il grande palco e il cantautore romano, da “Via Margotta”, inizia il
suo concerto.
Ancora qualche
sera e il grande “50” luminoso non capeggerà più sulla facciata dell’antico
Convento.
Di quei giorni
di festa rimangono: l’orgoglio di aver dato vita ad un grande evento popolare e
culturale nel 50° anniversario della nostra Parrocchia, l’amicizia fra i
componenti del comitato organizzatore, l’assiduo sostegno del parroco ed il
fermo proposito di far meglio il prossimo anno.
Rimane, infine,
vivo il ricordo della generosità e dell’entusiasmo di una Taviano sempre più
innamorata della sua Madonna.
A tutti, di
cuore, un sincero grazie.
Biagio
D’Argento e il Comitato Festa