VOLO DI GABBIANI

 

E’ tempo di Pasqua.

E’ primavera.

Torna amico mio.

E’ bello andare, come un tempo, sul greto antico

del nostro fiume e liberare l’aquilone leggero nel

cielo rifatto terso, nella fresca aria del mattino.

Su in alto, più in alto con tutti i sogni di una

volta, nel perenne desiderio della luce, del sole, del vento.

Seguire con lo sguardo il volo dei bianchi gabbiani

che passano sottili e veloci, quasi a lambire le

acque, in avanti nella loro congeniale corsa verso il mare.

Torna amico mio, con l’animo rinfrancato in mezzo

alla tua gente e fa risuonare i tuoi passi e la

tua voce nell’antichissimo borgo che ti ha visto nascere.

Cerca di dare una impronta nuova alla tua fatica,

ai tuoi pensieri, per dimenticare il facile e

comodo isolamento e ritrovare così il giusto

equilibrio.

E’ tempo di Pasqua.

E’ tempo dello spirito.

Se vieni a bere di questa acqua non avrai più sete.

Nella luce di Colui che tanto ha sofferto e amato,

nella gioia della risurrezione, ritrova l’ardore

di un tempo.

Gli amici sono qui con te, pronti a percorrere insieme

l’antico sentiero, pronti a guardare avanti

con loro prova a correre ancora nel vento come i

bianchi gabbiani verso il mare, verso il sole,

verso la luce