L' esistenza della chiesa parrocchiale risale a due secoli circa avanti il mille, come ci informano le pergamene dell'Archivio Arcivescovile di Lucca sotto la cui giurisdizione era posta S.M. ad Aquas: così era denominata l'antica pievania. L'Estimo delle chiese Lucchesi del 1260 riporta che il pieviere del Blneum ad Aquas comprendeva le chiese limitrofe di S. Andrea di Fichino, S. Frediano di Usigliano S. Martino d' Aqui, S. Nicola di Sessana, S. Lorenzo di Montanino e S. Stefano di Vivaia.
La consacrazione della Chiesa avvenne un 18 novembre senza conoscere l'anno: ciò si rileva da una pietra attualmente esposta all'inizio della navata sinistra. Dal libro dei battezzati, iniziato nel 1546, si legge che: " La chiesa pievania di S. Maria Assunta del Bagno ad acqua fu consacrata sotto il dì primo gennaio 1553 da Mons. Lorenzo dei Lenzi, fiorentino ". Da ciò si deduce che intorno a quegli anni, la chiesa subì delle trasformazioni radicali tali da doverla di nuovo consacrare. In un campione del 1500 esistente nell'Archivio Parrocchiale si osseva un disegno, eseguito a penna, dell'aspetto della chiesa: un portico sostenuta da pilastri e colonne di mattoni, l'esterno tutto di mattoni e un campanilino sulla sinistra della facciata. Così rimane fino agli ultimi del 1700, quando lo storico Mariti, già ricordato, nel suo " Odeporico " descrive la chiesa proprio con tali pasrticolari, aggiungendo la descrizione dell'interno costituito da tre navate con il tetto sorretto da tre capriate. I pilastri e le colonne erano quadrati e formavano quattro archi per parte. Sulla sinistra , sempre in fondo alla chiesa, si trovava il fonte battesimale in pietra del 1400 ( attualmente esposto all'inizio della navata sinistra ).
Intorno al 1870, l'epoca del rinnovamento di Casciana, anche la Chiesa, trovandosi al centro dell'abitato e costituendo un corpo quasi unico con le Terme subì delle modifiche sostanziali che trasformarono l'antica e - secondo la descrizione- bella chiesetta in un tempio più ampio, più accogliente come oggi lo vediamo: era il 1887. Nel 1889 venne di nuovo consacrata dal Vescovo di S. Miniato Mons. Pio Alberto del Corona.
Nel 1968 , ( essendo parroco Mons. Aurelio Veracini ) è avvenuto l'ultimo restauro sotto la direzione dell'architetto Renzo Bellucci, che ha adeguato il tempio alle nuove esigenze liturgiche dettate dal Concilio Vaticano II.
L'interno a ripreso più luce, le strutture architettoniche sono più leggere e lineari, il presbiterio ha la mensa centrale. Nuove vetrate istoriate, opera di Mario Vezzelli fiorentino, dipinti sculture e bronzi abbelliscono la chiesa. Dietro l'altare maggiore sono state poste due statue marmoree opere dello scultore Mario Bertini di Pisa: rappresentano l'Annunciazione. Sulla navata sinistra, è stato appeso un ampio quadro ad olio che rappresenta il sacro cuore di Gesù, eseguito da Enrico Fornaini allievo di Annigoni
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