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Notizie storiche.
La prima Cattedrale fu edificata (come ne fa fede la lapide dedicatoria che si conserva nella sagrestia della attuale cattedrale) nell’anno 708 sotto il Vescovo Vincenzo.
Sorgeva – assicura lo storico Gian Francesco Bonaveri – nel luogo stesso ove si trova l’attuale.
Di stile protoromantico o deutorobizantino aveva tre navate con colonne di marmo che ne sostenevano gli archi; ogni colonna portava scolpito nel capitello la “passera acquatica” che forma lo stemma del Comune di Comacchio.
Sono d’accordo gli storici nell’assicurare che verso il 1200 la cattedrale fu rimaneggiata con intonazione di stile gotico e così restò fino al 1695. Ai nove secoli che pesavano sul vecchio edificio nulla potevano contare ormai restauri anche se straordinari così che tra non poche vertenze ed anche per attuare un piano di edilizia cittadina già in atto (la Loggia del mercato anno1620; Trepponti anno 1631; Loggiato dei Cappuccini 1647) si venne nelle determinazione di demolire la vecchia cattedrale. Comacchio, sempre tradizionalista, che vedeva nel vetusto tempio quasi simbolo di una perenne fede, lamentò la demolizione con questi versi latini: “Quod non hostis atrox Urbem dum sternere egit, scernere concivium vah potere manus!”. (Quello che il feroce nemico distruggendo la città non osò demolire, lo fece purtroppo la mano dei concittadini).
Ma fu un rammarico momentaneo, anche se dovuto e nostalgico, perché la bellezza della nuova Cattedrale, ampia, spaziosa, dal maestoso stile sobriamente barocco aprì glia animi a nuove speranze.
Il Governo pontificio (sotto cui si trovava Comacchio in dipendenza dalla Legazione di Ferrara) nella persona del suo rappresentante il genovese Card. Giuseppe Renato Imperiali molto si adoprò alla realizzazione del nuovo tempio.
La prima pietra fu posta il 25 marzo 1659 dal Vescovo di Comacchio Sigismondo Isei, del quale si conserva ancora in Cattedrale il glorioso e robusto pastorale. Purtroppo perché i lavori prendessero il via decisamente, dalla posa della prima pietra agli scavi delle fondamenta ed ai lavori in muratura passarono ben 35 anni!
Il progetto della Cattedrale, fatto dal famoso Angelo Cerutti, tenente colonnello romano, fu ridotto in altezza dal piano previsto così che ne vennero le attuali misure: lunghezza m.62; larghezza esterna 29,80; altezza massima da terra al colmo del tetto m. 31,20. Lo stile di questa cattedrale – che resta tra le più cospicue, in ampiezza, della regione Flaminia – è di origine architettonico corinzio nell’interno e composito nell’esterno.
Se può interessare una curiosità storica, sappiamo che per la nuova cattedrale offrì le nuove travature in rovere della Stiria, l’Imperatore d’Austria, mentre la Repubblica Veneta favorì doganalmente i materiali da costruzione.
La Cattedrale, dedicata come la precedente a san Cassiano martire – il cui culto era già noto ad Imola e a Ravenna rispettivamente fin dal V e VI secolo – fu consacrata solennemente il 12 aprile 1740 dal cremonese – minore francescano – Mons. Giovanni Cavedo, ausiliare del Vescovo di Comacchio Mons. Francesco Bentini. Fu elevata a Basilica Minore da Papa Giovanni XXIII in data 13/10/1961. E’ Monumento nazionale (D.M. 3-3-1941).
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