MISTERI GAUDIOSI

 

Nel primo Mistero gaudioso meditiamo

L’annunciazione dell’angelo Gabriele a Maria

Dal vangelo secondo Luca: Al sesto mese Dio mandò l’angelo Gabriele ad una vergine chiamata Maria. Entrò da lei e disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù”.

L’angelo Gabriele fu mandato da Dio. Dio prende l’iniziativa, è lui che sceglie Maria. La sceglie per un compito ma prima ancora la invita alla gioia “ Rallegrati Maria “. Le chiamate di Dio sono sempre per una missione, tutte sono accompagnate e sostenute dalla stessa certezza data a Maria “Il Signore è con te”.

Santa Maria insegnaci ad abbandonarci a Dio, ad affidare a lui la nostra storia senza incertezze e paure.

 

Nel secondo Mistero gaudioso meditiamo

La visita di Maria ad Elisabetta

Dal vangelo secondo Luca: Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, le balzò in seno il bambino. Elisabetta fu ricolma di Spirito Santo ede esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno”

Maria si mise subito in viaggio, senza esitazioni per aiutare la parente in difficoltà, non si chiede a chi tocca, fa il primo passo e parte.

Il saluto che le rivolge Elisabetta diventa annuncio di fede, proclamazione di ciò che Maria custodiva nel suo cuore. Maria portando Cristo in grembo diviene ostensorio, inaugura tutte le nostre processioni. Con Maria il nuovo irrompe nella storia e tutto diviene  possibile.

Santa Maria rendici come Te disponibili all’accoglienza, rompi i nostri steccati, apri i nostri cuori alla gratuità e all’amore.

 

Nel terzo Mistero gaudioso meditiamo

La nascita di Gesù a Betlemme

Dal vangelo secondo Luca: Mentre si trovavano a Betlemme, giunse per lei il tempo di partorire e diede alla luce il suo figlio primogenito. Lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto all’albergo.

Nel silenzio e nella povertà Dio entra nella storia ed irrompendo nella storia Maria è la prima creatura che Dio vede. Con la trepidazione di ogni madre lo hai fasciato e deposto in una mangiatoia perché altro per lui altro non hai trovato.

Subito ti sei resa conto che stare accanto a quel bambino significava stare dalla parte degli “ultimi”, vivere una storia già scritta da Dio.

Dopo quella notte nessuna notte è più simile perché la luce, da allora, ha vinto le tenebre.

Santa Maria apri i nostri cuori all’accoglienza della vita là dove essa nasce e muore; aiutaci ad accogliere come dono di Dio ogni creatura perché non c’è nulla che possa giustificare il rifiuto della vita

     Nel quarto Mistero gaudioso meditiamo

La presentazione di Gesù al tempio.

Dal vangelo secondo Luca:Venuto poi il tempo della purificazione, lo portarono a Gerusalemme per offrirlo al Signore. Un uomo giusto e pio, chiamato Simeone, andò al tempio; e mentre i genitori portavano il bambino Gesù, egli lo perse tra le braccia e disse “Ora lascia o Signore che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza”

Maria sei salita a Gerusalemme e lì nel tempio hai presentato a Dio quel bambino come ogni altro genitore. Nella quotidianità di gesti antichi e significativi per il tuo popolo hai immesso Gesù nella storia di Davide. E lì, nel tempio, il vecchio Simeone ha ripetuto l’annuncio dell’angelo come quella notte a Betlemme. Ricordi? Ancora una volta tu hai custodito e serbato nel tuo cuore quelle parole. Santa Maria insegnaci a custodire come hai fatto tu la Parola del Signore, rendici capaci di sequela, di attese operose ed oranti, irrompi nella nostra storia perché come te possiamo dire a Dio “Eccomi”

 

Nel quinto Mistero gaudioso meditiamo

Gesù ritrovato tra i dottori nel tempio.

Dal vangelo secondo Luca: Lo trovarono tre giorni dopo, nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, intento ad ascoltarli e a interrogarli. Nel vederlo, essi furono stupiti e sua madre gli disse: “Figlio, perché hai fatto questo? Ecco, tuo padre ed io, addolorati, ti cercavamo!” Ma egli rispose loro:”Perché mi cercavate? Non sapevate che io mi devo occupare di quanto riguarda il Padre mio?”

Serbavi e custodivi nel tuo cuore, Maria, tutto quello che altri ti avevano detto su tuo figlio, sapevi, ma quando lo hai ritrovato tra i dottori hai rivendicato il tuo ruolo di madre” perché ci hai fatto questo, figlio?”

Davanti al Figlio di Dio hai levato le tue parole, hai cercato una risposta. Insieme alla risposta tuo Figlio ti ha ricordato le dimensioni di una storia più grande da vivere: “per noi uomini e per la nostra salvezza”, le occupazioni di una chiamata che coinvolgeva anche te. In quel “Padre mio” il figlio ti ha riportato all’annuncio dell’angelo Gabriele, all’iniziativa di Dio. Ancora una volta Tu ti sei fatta serva e non hai più temuto. Santa Maria facci riscoprire la gioia del servizio, della gratuità, rendici meno diffidenti, apri il nostro cuore alla speranza perché davvero ne abbiamo tanto bisogno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MISTERI DELLA LUCE

 

Nel primo mistero luminoso meditiamo

Il battesimo di Gesù al Giordano.

Dal vangelo secondo Marco: In quei giorni Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto

E’ l’inizio della missione, l’epifania di Gesù, l’attestazione del suo essere Figlio di Dio. Ora tutto può cominciare.

Maria donaci la perseveranza, facci comprendere che Dio per parlare ha bisogno del nostro silenzio come fu per Te a Nazareth.

 

Nel secondo mistero luminoso meditiamo

La presenza di Gesù alle nozze di Cana

Dal vangelo di Giovanni:In quel tempo ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.

Nel frattempo venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: Non hanno più vino. E Gesù le rispose “Non è ancora giunta la mia ora. La madre dice ai servi: Fate quello che vi dirà.

Ancora tu Maria accanto a tuo figlio nell’ora della manifestazione. Hai compreso le preoccupazioni degli sposi e anticipi Gesù stesso e nonostante Lui provi ad attendere tu non hai dubbi “Fate quello che vi dirà” Tu ti sei fatta, come sempre,intermediaria presso Dio e Dio, che ti ha amata da sempre, non ha saputo resisterti e ti ha dato il vino che chiedevi. Santa Maria anche noi abbiamo bisogno di vino nuovo ma non riusciamo più a chiederlo. Il nostro tutto, le nostre opulenze ci hanno tolto persino il bisogno di chiedere ma Tu, come a Cana, anticipa le nostre richieste e opera in noi il cambiamento.

 

 

Nel terzo mistero luminoso meditiamo

Gesù che annuncia il Regno di Dio con l’invito alla conversione

Dal vangelo secondo Marco: Dopo che Giovanni fu arrestato Gesù si recò nella Galilea predicando il Vangelo di Dio e diceva:” Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo”

La conversione come risposta ad un amore che ci ha preceduto, la conversione dentro una storia che appartiene a Dio. E’ Dio che traccia il disegno, un disegno che nella vita e nella storia di ciascuno sembra presentarsi frammentario persino senza logica eppure, se nulla si dimentica e si perde, se ne scopre la meravigliosa

coerenza. Maria donaci la gioia di questa scoperta.

 

 

 

 

Nel quarto mistero luminoso meditiamo

La Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor

Dal vangelo secondo Matteo. In quel tempo Gesù prese con se Pietro e Giovanni e li condusse in disparte,s u un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro, il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candite come la luce: ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia che conversavano con lui.

E’ l’anticipazione di ciò che sarà, il futuro entra nel presente, l’antico e il nuovo, la promessa e il compimento sono davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni. Ma tutto diventerà e sarà dono per ciascuno di noi, nessuno sarà escluso da questa contemplazione. Maria donaci il gusto della contemplazione, portaci sul Tabor là dove la vita può cambiare e poi scendi con noi perché il Signore ci sorprenda pronti e con la lampada in mano.

 

Nel quinto mistero luminoso meditiamo

L’istituzione dell’Eucarestia nella Cena Pasquale

Dal vangelo secondo Luca: Quando fu l’ora prese posto a tavola, e gli apostoli con lui, e disse: Ho desiderato ardentemente mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia Passione, poiché vi dico: non la mangerò più, finchè essa non si compia nel regno di Dio”

E’ il compiersi di una promessa iniziata nel silenzio di una stanza a Nazareth. L’ora di Gesù è arrivata, tutto sembra finire invece tutto inizia; l’Eucarestia è il Signore con noi per sempre. Maria fa che ogni Eucaristia segni la nostra vita, sia come un nuovo “si” che irrompe gioioso nella storia, donaci la grazia dello stupore, del ricominciare anche quando tutto sembra più difficile e pesante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MISTERI GLORIOSI

 

Nel primo mistero glorioso meditiamo la Risurrezione di Gesù

Dal vangelo secondo Matteo: Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa... L’angelo disse alle donne: Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. E’ risorto, come aveva detto”.

 

E’ l’alba di un nuovo giorno, la morte e il peccato sono vinti per sempre. Come a Nazareth, a Betlemme l’angelo dice  ancora  “non temete” non temete perché Dio è all’opera, i cieli nuovi e la terra nuova sono davvero iniziati; la morte non ha più potere, il dolore acquista senso, vince la disperazione e la rabbia.

Maria donaci la certezza che tutto può cambiare come all’alba di quel terzo giorno

 

Nel secondo mistero glorioso meditiamo l’ascensione di Gesù al cielo

Dal vangelo secondo Luca: Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: “perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho’. Dicendo questo mostrò loro le mani e i piedi    Poi li condusse fuori Betania e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo.

 

Gesù si manifesta, si fa riconoscere, rassicura i suoi, li rende certi della sua presenza, dice loro: sono proprio io. I discepoli sono increduli non hanno compreso fino in fondo ciò che è accaduto. Anche noi viviamo questa incertezza, abbiamo bisogno di essere, come loro, rassicurati. Santa Maria accompagna i nostri passi, rendici profeti di una speranza nuova consapevoli che ogni pietra può essere rovesciata come all’alba del terzo giorno.

 

                                                   

Nel terzo mistero glorioso meditiamo la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli apostoli riuniti nel cenacolo.

Dagli Atti degli Apostoli: Mentre il giorno di pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbattè gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.

 

C’eri anche Tu quel giorno insieme agli apostoli, eri là dove la chiesa stava nascendo, eri là ad attendere, un’ attesa orante, operosa. Lo Spirito Santo ti ha ancora avvolto e colmato di grazia come a Nazareth quel giorno. Maria rendici docili e disponibili all’azione dello Spirito perché possiamo, come Te, divenire creature nuove.

 

Nel quarto mistero glorioso meditiamo l’assunzione di Maria Santissima al cielo.

Benedetta sei tu, figlia, davanti al Dio altissimo più di tutte le donne che vivono sulla terra e benedetto il Signore Dio che ha creato il cielo e la terra e ti ha guidato a troncare la testa del capo dei nostri nemici. Tutto questo hai compiuto con la tua mano, egregie cose hai operato per Israele, di esse Dio si è compiaciuto.

Sii sempre benedetta dall’onnipotente Signore. (Gdt 13,18-20; 15,10)

 

Santa Maria Madre tenera e forte donaci una fede autentica e coraggiosa, capace di vincere il mondo, di annunciare la speranza, rendici accoglienti, svegliaci dai nostri sonni e torpori, restituisci gratuità ai nostri gesti, aiutaci a mettere Gesù al centro della nostra vita.

 

Nel terzo mistero glorioso meditiamo l’incoronazione di Maria regina del cielo e della terra nella gloria del Paradiso

Dall’ Apocalisse: Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.

 

Santa Maria rimani con noi, sveglia insieme a noi l’aurora, abbiamo bisogno più che mai di tenerezza, di vicinanza, riempi le nostre nostalgie, colma il nostro bisogno di amore divenuti avari e incapaci di gesti teneri  osiamo sperare che Tu, come sempre,  anticipi le nostre richieste e ricolmi i nostri tempi con la materna dolcezza della tua presenza. Ora e per sempre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MISTERI DOLOROSI

 

Nel primo mistero doloroso meditiamo la preghiera di Gesù nell’orto degli ulivi.

Dal vangelo di Luca: Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli ulivi; anche i discepoli lo seguirono.Giunto sul luogo, disse loro: “Pregate, per non entrare in tentazione.” Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e inginocchiatosi pregava: “ Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”

 

La preghiera come contemplazione, come luogo dove scoprire chi siamo, senza trucchi e  inganni. La preghiera come l’essere soli davanti a Dio, una solitudine che in realtà è pienezza perché ci rende capaci di accettare la volontà di Dio da uomini liberi e non da rassegnati. Così è stato per Gesù nell’orto degli ulivi, così è stato per Maria.

Santa Maria insegnaci a pregare, facci comprendere che la preghiera è stare con le mani vuote davanti a Dio per poi ritrarle colme di grazia e bene perché lui sa di che cosa abbiamo bisogno.

 

Nel primo secondo mistero doloroso meditiamo la flagellazione di Gesù

Dal vangelo di Matteo: Pilato disse loro:”Che farò, dunque, di Gesù che è chiamato Cristo?”. Tutti risposero:”Sia crocifisso!”. Così rilasciò loro Barabba, mentre Gesù, dopo averlo flagellato, lo consegnò perché fosse crocifisso.

 

Barabba scambiato con Gesù: la menzogna sembra aver vinto. Di fronte alla prova, alla verità, all’impegno, spesso noi facciamo come la folla: proponiamo baratti, scambi e fuggiamo dal bene. Eppure Dio ci salva nonostante la nostra fuga, rimane fedele nonostante il  tradimento.

Santa Maria liberaci dalle nostre paure, insegnaci a lasciare posto a Dio perché il cantiere che Lui ha aperto in ognuno di noi è per la  vita e la nostra salvezza.

 

 Nel terzo mistero doloroso meditiamo l’incoronazione di spine di Gesù

Dal vangelo di Matteo: Quindi i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e convocarono intorno a lui tutta la coorte. Toltegli le vesti, gli gettarono addosso un manto scarlatto e,intrecciata una corona di spine, la posero sulla sua testa con una canna nella destra. Inginocchiandosi davanti a Lui, lo percuotevano dicendo:” Salve, re dei giudei!” E sputando su di lui,prendevano la canna e lo colpivano sulla testa.

 

E’ l’ora del disprezzo e del rifiuto. Il Signore della storia è fatto oggetto di scherni.

Quante volte Signore, come quei soldati, ti abbiamo esiliato dalle nostre vite, quante volte abbiamo adorato altri dei, quante volte abbiamo servito Mammona senza renderci conto che consegnavamo la nostra vita alla morte e alla rovina!

Ci sembrava più facile, ci divertivamo di più, in fondo “che male c’è?”

Santa  Maria insegnaci il silenzio, guidaci sulla strada dell’impegno, della consapevolezza, ridonaci il gusto di essere uomini e non più servi.

 

Nel quarto mistero doloroso meditiamo il viaggio di Gesù verso il calvario carico della croce.

Dal vangelo di Matteo: Quando ebbero finito di beffeggiare Gesù, gli tolsero il manto e lo rivestirono delle sue vesti; quindi lo portarono via per crocifiggerlo. Mentre uscivano, s’imbatterono in un uomo di Cirene, di nome Simone, e lo costrinsero a portare la croce di Lui.

 

La croce, Signore, non siamo più abituati a contemplarla, la sola vista ci disturba. Stiamo persino discutendo se toglierla dalle aule dei nostri ragazzi in nome di una falsa cultura. Dobbiamo divertirci, consumare, crederci immortali, sempre belli, sani e forti. Guai a chi mette in dubbio questa visione gaudente della vita!

Che tristezza Signore!

Tu con quella croce, piantata nel cuore del mondo, hai cambiato la storia, hai vinto la morte e per sempre. Noi vogliamo allontanarla.

Santa Maria intercedi per noi presso Dio perché troppo grande è il nostro peccato!

 

Nel quinto mistero doloroso meditiamo la crocifissione e morte  di Gesù verso in croce per la nostra salvezza.

Dal vangelo di Luca:Traverso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo spirò.

 

Tutto è finito, la creazione partecipa al dolore della tua morte, Signore. Il buio raccoglie il tuo ultimo respiro. Nell’indifferenza della Gerusalemme di allora Tu muori. Cosa resta Signore? Tutto, mi rispondi, perché da ora tutto è possibile, ognuno di noi è stato liberato dalla morte, riscattato, a caro prezzo, dal peccato.

Maria, il tuo cammino ti ha condotto sotto la croce, da Nazareth a Gerusalemme nessun dolore ti è stato risparmiato. Ma tu che serbavi e custodivi nel tuo cuore le parole sapevi di un terzo giorno.

Maria rendici capaci di sostare come Te sotto la croce, donaci la grazia di comprendere che anche attraverso la croce si costruiscono grandi storie, perché il dolore non è mai inutile. Liberaci dall’orgoglio e dalla disperazione perché come Te e con Te possiamo stare in piedi sotto la croce.