Don Roberto Poletti

(in costruzione )

Nuovo sacerdote in diocesi (Da Città della Spezia.com)

La comunità diocesana avrà un nuovo sacerdote. Si tratta del diacono Roberto Poletti, allievo del seminario diocesano ed appartenente alla parrocchia di Nostra Signora del Carmine di Sarzana. Il vescovo monsignor Bassano Staffieri lo ordinerà presbitero oggi alle 15 nella cattedrale di Cristo Re alla Spezia. Domani, domenica 10 ottobre, alle 11.15, don Roberto celebrerà la prima Messa solenne nella sua parrocchia, a Sarzana, affiancato dal parroco don Nicola Ricciardi.
Tele Liguria Sud seguirà l’evento dell’ordinazione presbiterale in diretta oggi a partire dalle ore 15.

 

Nuovo sacerdote oggi per la diocesi di La Spezia (da Avvenire del 10/10/2004)

La Spezia (D.F.)
Nuovo sacerdote oggi, per la diocesi di La Spezia - Sarzana - Bugnato. Si tratta di Roberto Poletti, che sarà ordinato alle 15, presso la cattedrale di Cristo Re di La Spezia, dal vescovo, Bassano Staffieri. Il neo sacerdote celebrerà poi la sua prima Messa domani, nella sua parrocchia di Sarzana. Quella di Poletti è la seconda ordinazione sacerdotale dell'anno per la diocesi dell'estremo levante ligure. Ma per il 2004 è attesa la terza che avverrà entro la fine dell'anno.
 

Ordinazione Presbiterale di don Roberto Poletti

Cattedrale di Cristo Re – 9.10.2004

Omelia del Vescovo

Carissimi fratelli e sorelle,

            l’ordinazione presbiterale è sempre un momento grande per tutta la Chiesa, oggi per questa nostra Chiesa diocesana, dove un giovane, Roberto Poletti, porta a compimento il suo cammino di preparazione per essere presbitero e il Vescovo, con il consenso di quanti l’hanno seguito, gli impone le mani perché realizzi la vocazione ad essere ministro del Signore, a servizio dei fratelli.

            E’ un momento di gioia per ciascuno di noi sentirsi amati dal Signore, chiamati ad essere parte della Sua Chiesa con il Battesimo e la Cresima, alimentati dalla Parola e dall’Eucaristia e dagli altri doni sacramentali…!

            Ma diventa ancora più carico di mistero per alcuni essere chiamati ed associati a Gesù, capo e Signore, ed agire con Lui (in persona Christi) per presiedere l’Eucaristia e la comunità cristiana, come primi collaboratori dell’ordine Episcopale.

            Ringraziamo il Padre, Santo e misericordioso, che in un tempo sempre più carico di violenza e di guerra, di scontri fra culture, di non poche divisioni, chiama ancora giovani ad una donazione totale a Lui e li sostiene perché, associati al Suo unigenito Figlio Gesù, Sommo Sacerdote della nuova alleanza, continuino a portare il lieto annuncio della Sua Parola, sempre fonte di giustizia, amore e pace, di salvezza per ogni uomo e donna di buona volontà.

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La Parola del Signore appena proclamata ce l’ha ricordato con forza: “…rivestiti di questo ministero per la misericordia che ci è stata usata, non ci perdiamo d’animo, al contrario rifiutando le dissimulazioni vergognose…, ma annunziando apertamente la verità, ci presentiamo davanti a ogni coscienza, al cospetto di dio… noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Gesù Signore; quanto a noi, siano vostri servitori per amore di Gesù” (Cfr. 2 Cor 4, 1-2.5-7).

            La prima lettura (2 Re 5, 14-17) e il brano del Vangelo (Lc 17, 11-19), poi, hanno sviluppato il tema della guarigione fisica come segno della trasformazione interiore che vivono alcuni personaggi ‘lontani’ dalla fede, pagani e samaritani.

            E’ l’obbedienza alla Parola che guarisce Naaman, non le proprietà curative delle acque del fiume Giordano, che non ne hanno… Molto significativa la risposta che dà quest’uomo risanato al profeta Eliseo: “Ora so che non c’è un Dio su tutta la terra se non in Israele”..

            Anche i dieci lebbrosi sono guariti per aver ascoltato la parola di Gesù, ma uno solo si stupisce per quello che è avvenuto. Questo è il vero miracolo che si realizza là dove una persona percepisce il prodigio continuo che la misericordia di Dio opera nella Sua vita ed esprime riconoscenza perché sa vedere il dono di Dio, la salvezza ottenuta.

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Carissimo Roberto,

            la Parola del Signore ha richiamato te, come tutti noi, come allora la comunità di Corinto, ad essere annunciatori di Gesù Cristo, perché ordinati a servizio dei fratelli a nome Suo.

            Rispondi con tanto amore ad un compito così importante in ogni tempo, ma oggi più che mai, in una società invasa da molteplici messaggi, spesso non conformi alla dignità che porta in sé ogni persona.

            Sostieni ragazzi e giovani, coinvolgendo le famiglie a crescere nella fede, sempre alimentata dalla Parola, in particolare nella catechesi perché lo Spirito presente nei loro cuori per il Battesimo e la Cresima, possa essere alimentato e trasformare così la loro vita e cresca sempre più in Cristo.

            La tua giovane età non ti sia di freno, ma di aiuto, perché presbitero (anziano) per la grazia del Sacerdozio ministeriale.

            Avverti, però, come Naaman il Siro e il lebbroso guarito e riconoscente, mentre gli altri nove lo disattendono, che in te ha operato l’amore del Padre in Gesù, con il dono dello Spirito che agisce nel Sacramento.

Ricorda sempre e annuncia che ogni Sacramento non è mai un punto di arrivo, ma un tesoro da mantenere vivo perché dia frutti.

            Purtroppo è una tentazione di molti, anche fra noi: abbiamo ricevuto il Battesimo, la Cresima, il Matrimonio per gli sposi: si sentono a posto..., dispensati dal continuare un cammino di crescita…; così spesso si accorgono di aver perso persino una visione di fede.

            Anche il Prete può cadere in uno stato di aridità spirituale, di disorientamento.

            La tua riconoscenza al Signore sia di ogni giorno, di ogni momento della tua vita. Manifestala nell’obbedienza della fede a Lui, nella carità operosa, nella comunione con il tuo Vescovo, il Papa e tutta la Chiesa dispersa nel mondo, che affermerai ogni giorno nella celebrazione dell’Eucaristia.

            Solo così sarai un segno vivo, un testimone, della presenza del Signore che vive in te e potrai essere un valido aiuto a costruire la comunità cristiana.

            Con questi sentimenti di affetto paterno procedo nel Rito di ordinazione, mentre ringrazio quanti ti hanno sostenuto e accompagnato, primi fra tutti i tuoi amati genitori, il Rettore e Superiori del Seminario, dello Studio teologico e della tua Parrocchia.

            Maria Santissima, ti sostenga oggi e in ogni giorno della nostra vita.

            Amen.