
Mons.
LUIGI FERRI
è
nato e morto a Fano: 10 Agosto 1868 - 30 Gennaio 1952.
Ordinato
Sacerdote il 14.6.1891
Consacrato
Vescovo il 14.1.1912
SOLENNEMENTE
TRASLATO
a S. Benedetto del Tronto, nel SANTUARIO
DELL'
ADORAZIONE PERPETUA, il 7.9.1955, durante il Congresso Eucaristico
Diocesano.
PERCHÉ
È SEPOLTO NEL SANTUARIO DELL’ADORAZIONE?
Ü
IL
VESCOVO DELL’EUCARISTIA
Promotore di associazioni eucaristiche, dell'adorazione permanente (Clarisse di Montalto
e
PP. Sacramentini a SBT), di cinque Congressi Eucaristici diocesani, di anime
veramente eucaristiche (ricordiamo solo il Servo di Dio Domenico Cesari), Mons.
Luigi Ferri, che si ispirava da sempre e di frequente alla spiritualità
e alle opere di S. Pier Giuliano Eymard (fondatore dei PP.
Sacramentini), è stato a buon diritto definito da un suo successore: “Vescovo
eucaristico per eccellenza”.
Ü
Zelo
per la fondazione del Santuario dell’Adorazione.
“Da
più di cinque lustri”
prego
per avere un vostro Cenacolo nella mia Diocesi. “Le assicuro, Deo
adiuvante, che finché resterò Vescovo di Ripatransone, farò di tutto con la
mia parola e autorità, perché clero e popolo di S. Benedetto abbiano ad
aiutarla nella realizzane” della fondazione. (Lettera al P. Provinciale
dei PP. Sacramentini, 18.4.1939).
Ü
L’annuncio
della fondazione e l’inaugurazione del Santuario
L’annuncio
dell'imminente aperture del Santuario è così titolato sul Foglietto Diocesano: “Cantemus Domino: gloriose enim magnificatus
est” (1939, n. 6-7, pp. 1-2). L’8
Dicembre 1939, giorno della inaugurazione, “Mons.
Vescovo, con lacrime di gioia, eleva un nobilissimo inno di ringraziamento a Dio
per il dono dell'esposizione perpetua nella sua Diocesi di Ripa” (cfr. Diario della
Comunità dei
PP. Sacramentini, cit, 8.12.39).
Augurando
poi, dallo stesso Foglietto... “Buon
Anno, Buon Anno Eucaristico!” afferma:
“Con quanta più ragione possiamo ripetere l'augurio, ...oggi che siamo stati
favoriti da Gesù di una grazia, che ci sembrava quasi follia sperare: la
fondazione di un Cenacolo in festa permanente a S. Benedetto del Tronto...” (1940,
n. l, pp.1-2).
Ü Vescovo
adoratore e Sacramentino Onorario
Il
Diario segnala ripetutamente la presenza del Vescovo come ospite, partecipe
della vita comunitaria, anche per lunghi periodi (un mese, sei mesi). 27 Aprile
1942: “L'Ecc.mo Mons.
Luigi Ferri, che dallo scorso Novembre ci ha onorati e rallegrati della
sua dolce presenza, partecipando con ammirabile semplicità agli esercizi della
vita comune del coro, del refettorio, del sollievo, ritorna oggi all'episcopio
di Ripatransone e Montalto, lasciandoci con visibile emozione nostalgica. Anima
tutta eucaristica passava le lunghe ore davanti al SS. Sacramento, in ineffabili
colloqui col Signore”
Il
19 Giugno 1943, dopo l'ordinazione sacerdotale di 4 Sacerdoti Sacramentini, vi
è un trattenimento serale, “Accademia
in onore dei Sacerdoti Novelli e di Mons. Vescovo,
al quale il Rev. mo P. Generale (P. Lodovico
Longari, ora Servo di Dio) conferisce
l'ostensorio da appuntarsi sul petto (era il segno distintivo dei PP.
Sacramentini) e lo dichiara Membro
Onorario della Congregazione... Profondamente
commosso, Mons.Vescovo ringrazia e promette di restare con noi anche dopo la
morte, legando la sua salma al nostro Santuario” (idem).
Questo proposito sarà più volte ribadito.
Ü
Il
suggello della sua missione eucaristica
Commemorando
il 50° di Sacerdozio e il 30° di Episcopato, si domanda: "Quid retribuam Domino? (Cosa
offrirò in ringraziamento al Signore?). E
passando umilmente in rassegna le opere da offrire come segno della sua
riconoscenza a Dio, scrive:
“Né Gesù poteva dare miglior suggello a quella missione eucaristica che mi fu
affidata - se non è superbia chiamarla così - che col regalare a me, alle
diocesi...
lo
Studentato
Torinese dei Figli del Beato Eymard...
Deo
gratias!”
(Fogl.
Dioc., 1941, n.1, p.3).
Ü
L’Eucaristia
è tutto
Non
solo conoscitore ma imitatore di S. Pier Giuliano Eymard, per il quale I'Eucaristia
è tutto, Mons. Ferri scrive: “Ebbene,
1'ho detto e lo ripeto: tutta la mia fiducia è in Gesù Eucaristia.
Egli supplirà alla mia impotenza, alla mia indegnità; Egli darà a
tutti in sovrabbondanza onde soddisfare al mio debito di riconoscenza...” (Idem,
1941,n.2, p.2).
“Vi
propongo...
un largo esercizio di bene squisitamente
pio: l'adorazione
quotidiana della SS. Eucaristia. ... I PP. Sacramentini di S. Benedetto ci hanno bene insegnato dove si
trova la grazia e la pace” (Idem, 1943, n. 11-12, p. 2).
“Ogni
nostro sforzo deve convergere verso l'Eucaristia: Egli è là - era il
motto ripetuto del Beato
Eymard - andiamo a
Lui!”
(Idem, 1931, n. 3, p. 3).
Ü
L’addio
e l’ultimo appello
Sollevato
dall'incarico di Vescovo Diocesano (Decreto del 17 Maggio1946), con una breve
lettera di saluto dal Foglietto ...
(n.6, p.1), dà un “Arrivederci a
tutti...” che profuma di profonda umiltà e di mai smentita devozione
eucaristica: “Mentre in ginocchio adoro
le Divine disposizioni, ringrazio non solo la Bontà del Signore, ma
altresì la benevola attenzione del Santo Padre e di quanti hanno contribuito a
sollevarmi dal grave peso pastorale”.
E
dopo aver detto: “Non fo
raccomandazioni. Ho parlato, ho scritto...”, non può fare a meno di
concludere il suo addio in coerenza
con tutta la sua vita:
“Fo
un ultimo
appello: la mutua preghiera quotidiana nel Cuore Eucaristico
di Gesù,
vivo o morto che io sia…”
Mons. Luigi Ferri è sepolto nel Santuario dell’Adorazione per restare con
la sua gente e continuare, con
la sua gente,
l’adorazione della sua vita!