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Peregrinatio Mariae in terra polesana

A metà di questo secolo anche la nostra patria polesana viene coinvolta nella straordinaria esperienza di accogliere la Madre di Dio e degli uomini, la quale si fa pellegrina proprio nell'immagine lignea a noi oggi così familiare.
I giorni della "Peregrinatio Mariae" nella nostra diocesi sono ancora vivi nel ricordo delle generazioni più anziane. Il periodo dall'ottobre 1949 al novembre 1950 - quasi in preparazione all'Anno Mariano 1953-54 - ci riporta alle sorgenti della nostra parrocchia. Accanto a Maria, nel fiorire di tanti ricordi, ritroviamo l'autentico percorso che il suo cuore immacolato traccia nei secoli su tutte le strade dell'uomo.
Sul finire degli anni quaranta anche il Polesine mostra le impronte e le ferite del tragico conflitto mondiale. E mentre si ricostruisce sul piano materiale, si avverte con urgenza maggiore la necessità di intervenire sul piano spirituale tanto più importante per la vita dei singoli individui e della società.
In quegli anni, genti d'ogni popolo, nazione e continente trovano nella Peregrinatio Mariae la risposta significativa e spontanea della fede cristiana alle inquietudini del tempo.
Nella diocesi di Adria la Peregrinatio Mariae è indetta dal Vescovo mons. Guido Maria Mazzocco, il 15 gennaio 1949. L'Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro offre alla Diocesi la bella statua di Maria, accolta e benedetta dal nostro Vescovo il 15 luglio 1949 nel Cenobio milanese di San Simpliciano.

Peregrinatio in piazza Vittorio Emanuele

L'eco di un canto ancora veleggia tra l'Adige e il Po. "Vieni tra noi, dolcissima Madre del santo amor...": percorre la lontananza per restituirci alle processioni di cuori e di fiaccole ardenti. Nell'ora del vespro, affacciandosi ovunque, appare e scompare tra la folla il simulacro di Maria. La statua bianco-azzurra ondeggia sul traino fiorito di bambini come grani di un vivo rosario. Sui passi del Magnificat, raggiunge e penetra il labirinto delle strade e il labirinto dei cuori, seminando la terra polesana di benedizioni e grazie segrete.
Una memorabile partecipazione di popolo consegna alla storia la cerimonia conclusiva della Peregrinatio Mariae che si svolge nella piazza principale di Rovigo il 26 novembre 1950. Qui l'angelus vespertino reca l'atto di nascita della "parrocchia della Madonna Pellegrina". Così suona l'annuncio del Vescovo ai rodigini: ".. .La Madonna Pellegrina rimarrà definitivamente tra voi. Al Cuore Immacolato di Maria sarà dedicata la nuova parrocchia, che sorgerà in località Commenda... La bella e cara statua troneggerà nell'abside del nuovo tempio...".
Ma ecco a breve distanza - un anno dopo la conclusione della peregrinatio - la nostra memoria storica drammaticamente percorsa dall'alluvione del Po, avvenuta nel novembre 1951. Se il fatto può ancora lasciarci sgomenti, pur sappiamo riconoscere, nella terribile prova, il coraggio umano e cristiano delle genti polesane, la commovente solidarietà che raggiunge il Polesine da tutta l'Italia e dall'estero. Maria - ne siamo certi - è presente all'ora tragica, quale consolatrice degli afflitti e ispiratrice di tanta carità e speranza.
Proprio nell'ora difficile che fonde insieme il dolore e l'amore, alla Commenda di Rovigo ha il suo natale il nuovo santuario mariano. Nel campo lambito dal rigurgito dell'onda alluvionale è già ancorata la tenda di Dio e della Madre pellegrina, quasi biblico arcobaleno di pace e salvezza.

Maria Luigia Romanato

Peregrinatio a Lendinara