L’Orario della Beata Vergine di Pompei (detto “le fosse”) si trova tra via Domenico Piva e via Gorizia; nello spazio antistante oggi convergono sei vie. L'etimo è antichissimo: il Codex Adrianus, c.21v, in data 11 gennaio 1289 registra il feudo di Bonifacio del fu Gerardo in contrada 'Fosse Paniçallis", nel fondo di Rovigo. Ancora oggi l'etimo vive nel linguaggio comune.
La Chiesetta è sorta a cavallo tra Ottocento e Novecento per iniziativa popolare animata da Don Tomaso Angiari, su disegno e assistenza tecnica dell'architetto rodigino Eugenio Piva.
È una costruzione sui generis: facciata semiarcuata con 4 robuste paraste dalla base alla cornice e terminanti in pinnacoli. Il settore centrale con la porta a volta slanciata, è tagliata alla base da una cornice sporgente attorno alla chiesa; la cornice si ripete quasi a conclusione nel sottotetto e il rettangolo centrale si chiude ad angolo acuto sormontato dalla Croce con oculo sottostante. La muratura è in pietra viva alternata a lavoro in cotto, faccia a vista: striature trasversali cromatiche le conferiscono un movimento che non dispiace. Un supporto esterno, in ferro, sul fianco sinistro, fa dondolare una campanella.
La costruzione a mattoni a vista, alternata da fasce trasversali in trachite euganea, fu inaugurata il 28 aprile 1903 con la benedizione del Vescovo Polin.
Inizialmente era sussidiaria dei santi Francesco e Giustina; attualmente funge da succursale alla chiesa parrocchiale della Commenda.

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