HABEMUS PAPAM 

Dopo la rinuncia di Benedetto XVI 

ecco il nuovo Papa uscito dal Conclave il 13 marzo 2013

Geoge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires. Prende il nome, che è tutto un programma, di Francesco 

 

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La Chiesa di Francesco nel segno dell'unità 

Jorge Mario Bergoglio è nato a Buenos Aires (Argentina) il 17 dicembre 1936 da Regina Maria Sivori e da Mario Jose. Figlio di una famiglia originaria di Portacomaro, nell'Astigiano, arrivata in Argentina nel gennaio del 1929. Si diploma tecnico chimico e poi sceglie il sacerdozio e passa il noviziato della compagnia di Gesù, consegue la laurea in filosofia; viene ordinato sacerdote il 13 dicembre 1969, a 33 anni. Nel marzo 1986 si reca in Germania per ultimare la sua tesi dottorale. Il 20 maggio 1992 il Papa Giovanni Paolo II lo nomina Vescovo e il 21 febbraio 2001 cardinale. La scelta da parte del successore di Pietro del nome, primo nella storia, «Francesco» potrebbe forse riferirsi a tutto il programma del suo pontificato: povertà e semplicità, sobrietà e umiltà.

San Francesco d'Assisi voleva, con umiltà, ma con fermezza, operare una profonda riforma della Chiesa, che nel Duecento era attraversata da lotte fratricide interne, comportamenti scandalosi del clero. Anche ai giorni nostri vi sono mali che «oscurano il volto della Chiesa» come ha anche di recente ricordato papa Benedetto XVI. Così come a metà Ottocento quando Rosmini denunciava le «cinque piaghe della Chiesa» e, si ripete, auspicava il ritorno alla semplicità e povertà del Cristianesimo primitivo.

Ma c'è anche un altro grande Francesco, a cui fare riferimento, san Francesco Saverio, gesuita come Bergoglio. Il Poverello d'Assisi intendeva di lavorare tutti insieme per ridare bellezza, forza, nuova luce alla Chiesa intera, riportata tra la gente tra i poveri, per le strade, come ha operato finora l'ex cardinale Bergoglio. E il fatto che a darsi questo nome sia il primo Papa gesuita della storia, seguace quindi di Ignazio di Loyola (che fondò l'Ordine nel 1540), non di Francesco, rappresenta un segnale nella direzione dell'unità della Chiesa. E Il Papa Francesco I ha già fatto capire che tale missione e la evangelizzazione saranno i punti cardini del suo pontificato.   

(L'Adige. 18 marzo 2013)