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Il Film Gesù, fedelmente
costruito sul racconto dell'evangelista Luca, è impreziosito da un Prologo e da
un Epilogo, che presentano e significano con forza l'urgenza della proclamazione
della "buona notizia" nel mondo contemporaneo. Gesù è la sola, vera fonte di
giubilo per ogni uomo. «Egli è immagine del Dio invisibile» (Col 5), il Figlio
di Dio, l'uomo perfetto, nel quale la caducità della natura umana viene
innalzata a dignità sublime, impareggiabile.
Nel Mistero dell'Incarnazione e della Redenzione di Gesù ogni uomo è "nuovamente
creato": solo Gesù rivela pienamente l'uomo all'uomo. «In nessun altro c'è
salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il ciclo nel quale
è stabilito che possiamo essere salvati» (At 4, 12). Gesù è la Porta per la vita
eterna. Parola definitiva di Dio sull'uomo. Verità sul suo destino. Via che lo
conduce al cielo.
La Chiesa, portatrice di questa ricchezza di salvezza e maestra in umanità, è
chiamata ad amarla senza confini, perché per essa Cristo ha versato il suo
sangue. Nessun uomo è estraneo al cuore della Chiesa; nessuno è indifferente
per il suo mistero. «La Chiesa ravviva sempre la sua ispirazione più profonda,
quella che egli deriva direttamente dal Maestro: Per tutto il mondo! Ad ogni
creatura! Fino all'estremità della terra!» (Evangelii nuntiandi, 50).
«Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre!» (Eb 13, 8). È il lieto annunzio
che la Chiesa intende far risuonare in questo straordinario Anno di grazia, il
duemillesimo anniversario della nascita di Nostro Signore. Ritengo che la
diffusione di questo Film, in occasione dell'Anno Giubilare, possa contribuire a
"regalare" a Gesù un sempre crescente numero di fedeli, uomini e donne che
riscoprano e professino con entusiasmo e coerenza la loro appartenenza a Cristo.
«Accorriamo tutti, dalle diverse Chiese e Comunità ecclesiali sparse per il
mondo, verso la grande festa che si prepara; portiamo con noi ciò che già ci
unisce e lo sguardo puntato solo su Cristo ci consenta di crescere nell'unità
che è il frutto dello Spirito» (Incarnationis mysterium, 4). |