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CRISTIANI 
(n° 1 - vita e morte, denaro, fede, politica)
(n° 2 - i cristiani e la giustizia, i cristiani e il dolore, i cristiani e l'amore,
i cristiani e la violenza)

Marco Aleotti, Maria Elena Vasaio

Lux-Vide

200 min.

V-25025

VITA E MORTE

·   John Wachira è un chirurgo dell’Amref, soprannominato “medico volante” perché a bordo di piccoli aerei raggiunge gli Poyntzpass, fino a quel momento pacifico e tranquillo villaggio nell’Irlanda del nord. I terroristi, anziché creare una frattura fra le due comunità, le hanno rese ancora più unite. La comunità di Poyntzpass ha diffuso in tutta l’Irlanda del nord la speranza di una convivenza pacifica e armoniosa, nonostante la diversità religiosa: la morte dei due ragazzi ha salvato gli abitanti dall’odio, unendoli nella sofferenza.

·   John Wachira è un chirurgo dell’Amref, soprannominato “medico volante” perché a bordo di piccoli aerei raggiunge gli ospedali dei territori africani più isolati dove presta servizi di pronto soccorso e consultazioni specialistiche, visitando i pazienti e sottoponendoli ad operazioni chirurgiche. Il suo lavoro a stretto contatto con la morte gli ha permesso di capire che i medici, con la loro professionalità, i farmaci e le attrezzature specialistiche, possono curare ma è solo Dio che salva.

·   Susanna Tamaro ritiene che la morte sia la vera protagonista dei suoi libri, un momento importante di cui è necessario prendere coscienza per poter poi parlare con massima libertà della vita. Fin da bambina rimaneva colpita da come le persone non percepissero il senso di precarietà dell’esistenza umana, la drammaticità e il mistero della morte. Cresciuta in una famiglia materialista, si trovò in una profonda solitudine. Solo la nonna, credente, seppe dare risposte alle domande esistenziali che riempivano le sue giornate, perché i bambini sono tesori di mistica, e le loro domande esistenziali devono essere accolte e accompagnate.

·   Vicente Ruiz, ex torero, non vede una contraddizione fra la sua fede in Dio e la sua professione: attraverso il suo lavoro, si è sempre sforzato di essere un cristiano migliore, cercando la santità nel quotidiano e affidandosi alla protezione materna di Maria nella cappella di Plaza de Toros, dove tutti i toreri pregano e meditano sulla precarietà dell’esistenza.

·   Giulia si trova inaspettatamente incinta e questa notizia, anziché procurare gioia nella sua famiglia, provoca una frattura fra lei e il fidanzato, che la spinge all’aborto. Solo rivolgendosi ad SOS Vita, Giulia trova delle voci finalmente amiche, quell’accoglienza e quel supporto che non aveva trovato nell’ambiente dei familiari più stretti. Così Giulia può scegliere la vita, grazie ad un progetto di adozione pre-natale, ed accogliere il piccolo Alessandro.

·   I coniugi australiani Billings, neurologo lui e pediatra lei, genitori di nove figli, furono contattati da un prete cattolico perché lo aiutassero nella sua attività di consulente matrimoniale: i due medici iniziarono così la ricerca per un metodo naturale di regolamentazione delle nascite che venisse in aiuto a coniugi in difficoltà. Divulgato ormai in più di cento paesi, fra i quali la Cina, il metodo Billings è scientifico, affidabile, semplice, non è un contraccettivo, non elimina la fertilità, può essere usato anche dalle coppie che cercano un bambino, soprattutto è gratuito, e per questo non gode dell’appoggio delle case farmaceutico, poichè non offre profitti.

·   Lyna Saltykova è una volontaria di un ospedale pediatrico di Mosca dove sono ricoverati più di mille bambini affetti da malattie molto gravi provenienti da tutta la Russia. Da quando la Messa viene celebrata nella Cappella dell’ospedale ogni sabato, le condizioni dell’ospedale sono molto migliorate: anche i genitori dei bambini più gravi non disperano più, perché sanno che alla Cappella si può andare in qualsiasi momento del giorno o della notte, per pregare, per accendere una candela, o per vedere le icone opere dei piccoli malati.

·    Simonetta Pardi è la vedova dell’attore Mario Pardi, che durante la sua malattia organizzava un’agenda fitta di scambi con gli amici per parlare loro di quell’amore di Dio che sentiva crescere dentro di sé, di come la malattia possa essere uno “stato di grazia”. Quando il dolore viene abbracciato perché riconosciuto come amore di Dio, allora non può che manifestarsi in gioia.


 

DENARO

·   John Wachira è un chirurgo dell’Amref, soprannominato “medico volante” perché a bordo di piccoli aerei raggiunge gli la sua organizzazione umanitaria “Solidarietà cristiana nel mondo”  fondata nel 1995 ha liberato dalla schiavitù 5000 donne e bambini cristiani: in Sudan, infatti, un regime islamico  fondamentalista incoraggia la schiavitù dei cristiani come espressione della guerra santa. Anche se sulla sua testa c’è una grossa taglia, Caroline continua la sua pericolosa attività, con l’appoggio e l’incoraggiamento di un gruppo di musulmani sudanesi.

·   Bob Connolly, operatore di borsa a New York, cerca di vivere i principi cristiani in un luogo di lavoro difficile come la Borsa: questo è possibile solo sforzandosi di andare controcorrente, contro la corsa alla carriera, la competizione, la sete di guadagno, l’idolo del denaro, cercando invece di instaurare e coltivare rapporti di amicizia, e non di competizione, con i colleghi.

·   Nancy Pereira è una religiosa cattolica che in India si occupa soprattutto di donne, senza distinzione di religione o di casta, purché povere: per loro ha promosso gruppi di alfabetizzazione e operazioni di micro-credito. I prestiti di suor Nancy e della Banca dei poveri hanno tolto dalla miseria più di 2000 famiglie di Bangalore, permettendo loro di comprare una mucca, ristrutturare casa, costruire un pozzo.

·   Jimmy Carter, 39° Presidente degli Stati Uniti d’America, collabora, insieme alla moglie e ad un migliaio di volontari, ad un progetto di solidarietà che ha come scopo la costruzione di case per i poveri del mondo, i quali, non potendo offrire garanzie alle banche, non ottengono prestiti e non possono quindi costruire un’abitazione migliore e più adatta alle loro esigenze.  Egli ritiene questa sua attività, fatta in spirito di condivisione coi meno fortunati, strettamente collegata alla sua fede cristiana.

·   Sandro Scifoni, padre di 9 figli naturali e 2 in affido, è il responsabile accoglienza a Nomadelfia, una comunità di circa 60 persone dove ciascuno lavora ma nessuno è pagato, e quello che c’è è per tutti: un esempio della possibilità reale di vivere la fraternità evangelica, un tentativo di concretizzare l’ideale di giustizia sociale come il diritto di ogni uomo ad avere una vita dignitosa, di una fede che può trasformare il mondo e la storia.

·  Dominique Lapierre ha utilizzato i proventi derivanti dalla vendita del suo libro “La città della gioia” per curare 6.000.000 malati e salvare 9.000 bambini dalla lebbra, per rendere 600.000 litri di acqua potabili e sconfiggere la tubercolosi in 1.200 villaggi. L’oceano è fatto di molte gocce, e ciascuno ha il dovere di dare il proprio contributo, condividendo i proprio beni coi più poveri.

·   Jean Loup Dherse, ex vicepresidente della Banca Mondiale, era un uomo d’affari impegnato che sentiva nella sua vita un grande vuoto, soprattutto la domenica, e dietro la sua vita brillante nascondeva una grande sofferenza. Dal ritorno alla fede, alla Messa quotidiana e alla preghiera è così iniziato il suo impegno per portare una dimensione etica e cristiana nel difficile mondo della finanza internazionale, sottolineando il senso di responsabilità verso l’essere umano e le conseguenze anche gravi che le decisioni economiche possono avere per altri uomini, anche di generazioni future.

·   I fratelli Leibholz sono due imprenditori brasiliani, proprietari di una fonderia che cerca di applicare i principi della dottrina sociale della Chiesa; un’impresa che, prima ancora che il profitto, cerca di andare incontro alle aspirazioni della persona, aiutando, sostenendo, incoraggiando i propri dipendenti e le loro famiglie. L’economia di comunione è sorta su ispirazione di Chiara Lubich per praticare la solidarietà all’interno del capitalismo, creando una nuova cultura che modificasse i principi alla base del capitalismo anche grazie alla divisione dei profitti, in parte destinati ai dipendenti più bisognosi.


 

FEDE

·   John Wachira è un chirurgo dell’Amref, soprannominato “medico volante” perché a bordo di piccoli aerei raggiunge gli nomade di circa 1.100.000 persone, tutte musulmane. Ha scelto loro perché 25 anni fa erano i più poveri; vive in mezzo a loro da prete, senza predicare o evangelizzare apertamente, ma occupandosi della scuola itinerante. Testimonia così la sua fede in mezzo a musulmani e indù, perché solo avere il cuore aperto può combattere l’integralismo.

·   Andrea Bocelli considera il canto un modo per rendere lode al Creatore e ringraziarlo, consapevole del dovere di ciascuno di rispondere alla chiamata personale con Dio col quale intrattenere un colloquio spontaneo intenso, frequente, sia nei momenti di gioia che di dolore, attraverso la preghiera.

·   Duccio Macchetto è il direttore scientifico, a Baltimora, del telescopio spaziale Hubble, le cui osservazioni hanno permesso di stabilire l’età dell’universo ma lo hanno anche persuaso, come scienziato credente, che anche l’esistenza del nulla debba partire da una causa, e non possa quindi che essere spiegato dall’azione creatrice di una Volontà Intelligente. Ecco perché il suo lavoro lo avvicina costantemente a Dio, non per capirne il progetto ma risvegliando continuamente la meraviglia davanti alle sue opere.

·   Ad Osaka la fede cristiana ha dato alla famiglia di Toshiko e Kaori Maeda nuovi valori, sostituendo all’ambizione, alla competizione, al guadagno la ricerca della volontà di Dio. La coppia cerca di trasmettere la fede ai 4 figli, consapevoli della fatica di vivere la fede cristiana a scuola, coi colleghi, nel mondo del lavoro, perché questa incide profondamente in ogni aspetto della vita, dal rapporto coi soldi alla sessualità, e ciò può portare ad essere emarginati e derisi. L’incontro con Gesù ha permesso a Toshiko di fare scelte controcorrenti, come quella di rientrare dal lavoro all’ora di cena, rinunciando così alla possibilità di una carriera per poter invece coltivare il rapporto con la moglie e i figli.

·   Georgious Papageorgoiu è un Pope ortodosso, sposato e padre di 3 figli, che vive il proprio sacerdozio con passione e dedizione totale, a servizio del suo gregge con cui vuole condividere vita e problemi, testimoniando loro in suo grande amore per Cristo.

·   Kiko Arguello è un laico spagnolo che dopo un forte momento di crisi di fede all’università, che lo portò a sperimentare in senso di vuoto e di disperazione dell’ateismo, lasciò la pittura per servire, solo con una chitarra e la Bibbia, Cristo crocifisso nelle baracche degli zingari, ai quali predicava Cristo come ragione della sua speranza. È il fondatore del Cammino Neocatecumenale, uno strumento di evangelizzazione a servizio delle parrocchie per aiutare i cristiani a riscoprire il senso del loro Battesimo e a vivere la fede in maniera consapevole.

·   Raoul D’Souza, assistente di volo a Bombay, scoprì la danza grazie all’incontro con un prete cattolico che ballava temi tratti dalla Bibbia e dalla storia di Cristo. Vive la danza tradizionale indiana come espressione artistica che anziché dividere può unire uomini di religioni, culture e lingue diverse. La sua forte dimensione artistica funge da ponte fra gli uomini e Dio, perché il compito di ogni artista è elevare lo spettatore ad un livello superiore, quello divino.

·   Carlo Fumagalli è un architetto italiano chiamato dal vescovo della città kenyota di Embu per progettare la cattedrale della nuova diocesi: la copertura della Chiesa evoca la sagoma del monte Kenya e recupera molti elementi culturali tradizionali, per mostrare ai fedeli come la fede cristiana rifletta il loro modo di vivere e di essere.


 

 POLITICA

·   John Wachira è un chirurgo dell’Amref, soprannominato “medico volante” perché a bordo di piccoli aerei raggiunge gli Nikita Mikhalkov è un regista russo, testimone di una rinascita religiosa e di un attivo impegno politico: durante le terribili persecuzioni dei cristiani avvenute in Russia dopo la Rivoluzione d’Ottobre, quando le chiese erano distrutte, i preti sepolti vivi e i cristiani imprigionati, la fede cristiana è rimasta nascosta come un seme nel terreno; ora rifiorisce nei bambini che assistono alla restaurazione delle Chiese finalmente restituite alle parrocchie e hanno la possibilità di ricevere un’educazione cristiana che a loro volta trasmetteranno ai loro figli.

·   Gianni Mometti è un missionario che con l’aiuto dell’imprenditore italiano Gianfranco Paghera guida un progetto di riforestazione e sviluppo economico del territorio a vantaggio dei più poveri: il progetto prevede la raccolta dei semi di tutti gli arbusti, erbe e piante della foresta amazzonica per costituire una banca del seme, semi che verranno poi piantati nelle terre sottoposte a deforestazione. Ad ogni famiglia, inoltre,  viene dato un laghetto con pesci, una ventina di maiali e un terreno da coltivare a riso: solo dopo 3-6 anni la famiglia ripagherà il prestito ricevuto, non in denaro ma con parte del ritorno, che verrà a sua volta reinvestito per aiutare altre famiglie povere; sono attualmente 3000 i poveri che beneficiano di questo progetto.

·   Kevin Andrews è un parlamentare australiano, padre di 5 figli, che si è battuto negli anni ’90 contro la legge che autorizzava l’eutanasia in Australia, suscitando un forte dibattito che ha portato infine alla sua abrogazione. Si dedica con passione alla politica per difendere la dignità di ogni essere umano e riaffermare i valori cristiani nel suo paese.

·   Andrea Riccardi è il fondatore della Comunità di S. Egidio, un movimento di laici a cui aderiscono più di 50.000 persone, impegnato nella comunicazione del Vangelo e della carità attraverso la preghiera, la solidarietà con i poveri, il dialogo ecumenico interreligioso e la promozione dei processi di pace nei paesi martoriati da conflitti interetnici.

·   Kjell Magne Bondevik, ex 1° ministro norvegese e pastore luterano, trova naturale essere al contempo politico e pastore, perché in quanto cristiano è normale desiderare di trasformare in realtà i valori cristiani, anche attraverso la politica. Come pastore ha certamente ideali difficili da perseguire, occorre rifiutare di scendere a compromessi, cercare di spingere la società verso i valori in cui si crede,  e lavorare per gli altri secondo lo spirito cristiano.

·   Giancarlo Cesana, medico, fa parte del gruppo dei collaboratori più stretti di don Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione. Da giovane rimase colpito da una riflessione di don Giussani: la prima parola pronunciata da Gesù nella sua predicazione non fu l’invito a realizzare la giustizia ma quello di seguirlo “Venite e vedete”. I cristiani, allora, cercano di fare ciascuno la propria parte, mettendo a disposizione una quota volontaria di soldi, energia e tempo nei campi più diversi della società, spinti solo dall’amore per Cristo.

·   Miloslav Vlk è il cardinale di Praga: quando nel 1979 lo Stato comunista lo privò della licenza di operare pubblicamente come sacerdote, fu costretto a trovare un lavoro per vivere. Iniziò a fare il lavavetri per le strade di Praga, e questi anni furono la preparazione più importante per il suo futuro, un vero esercizio di umiltà nel servire.

 

I CRISTIANI E LA GIUSTIZIA

·   John Wachira è un chirurgo dell’Amref, soprannominato “medico volante” perché a bordo di piccoli aerei raggiunge gli Suor Hellen Prejean, soprannominata “la Madre Teresa del braccio della morte”, ha ispirato il film “Dead Man Walking”: invitata per la prima volta nel 1984 a prendere contatti con un detenuto condannato a morte, inizia con lui una fitta corrispondenza, che continua poi in colloqui e visite, culmina nell’incontro coi suoi familiari. Suor Hellen capisce a quel punto di doverlo accompagnare nel tratto più difficile della sua vita, quello immediatamente precedente alla morte, e decide allora di camminare con lui verso la sedia elettrica. Inizia da allora la sua battaglia contro la pena di morte, perché la risposta che lo Stato deve dare alla violenza non può essere quella di imitarla: i criminali restano figli di Dio, e la giustizia cristiana non ha nulla a che vedere con la vedetta ma con l’amore, con la possibilità di una rieducazione, della prevenzione dei crimini. Una società civile deve scegliere la vita, e mai la morte.

·   Edward Durie è il primo maori nominato Giudice dell’Alta Corte della Nuova Zelanda, simbolo di giustizia dopo secoli di soprusi: come cristiano è persuaso del fatto che un giudice e un criminale possano sedersi allo stesso tavolo, perché in comune hanno l’appartenenza all’unica famiglia umana, e ritiene che se il cristianesimo permeasse la società dei suoi valori ciò renderebbe più semplice lo stesso lavoro dei giudici.

·   Frida Quipe è un’infermiera peruviana che lavora nella clinica di Santa Teresa diretta dai Padri dell’Opus Dei, in un territorio dove spesso la giustizia umana non arriva: qui combatte per ottenere una maggiore equità sociale, traducendo per i pazienti le istruzioni su come prendere le medicine, insegnando alle donne come cucinare cibi nutrienti per combattere la denutrizione dei bambini ma soprattutto a difendere se stesse e i loro piccoli dagli abusi maschili.

·   Bill Davies è un pastore metodista che appartiene ad un “esercito” di 700  cappellani che portano ai detenuti dell’Inghilterra e del Galles un messaggio di fraternità e di speranza: il lavoro del cappellano è quello di visitare i detenuti, interessarsi a loro ed ascoltarli, diventare la voce di chi non ha voce, portare il messaggio del Vangelo, guardando ai detenuti anzitutto come ad esseri umani parte integrante della comunità, e pensando non solo a ciò che hanno fatto ma a ciò che potrebbero diventare.

·   Edeljohnson Pinto è un artigiano che vive nelle favelas di Recife, in un territorio soprannominato l’Isola dell’Inferno: nel 1962 Padre Bernardo spronò gli abitanti a non rassegnarsi alla miseria e ad impegnarsi per migliorare le condizioni di vita della comunità. Gli abitanti delle favelas, mossi dallo spirito evangelico di un amore concreto per i fratelli, iniziarono così a costruire una fabbrica che attualmente dà lavoro a 15 persone e permette di pagare il medico del nuovo ambulatorio che ora assiste 600 persone. Quella che era nota come l’Isola dell’Inferno è ora l’Isola di Santa Teresina.

·   Il vescovo anglicano David Murray ha chiesto perdono in modo incondizionato a nome della Chiesa agli aborigeni australiani attraverso i mass media nazionali; nonostante i massacri e le ingiustizie di cui sono stati fatti oggetto, gli aborigeni australiani, privati della terra, della lingua e della  famiglia d’origine, tuttora relegati ai margini della società, desiderano ancora vivere in pace con i bianchi, proprio in nome di quella fede cristiania che condividono.

·   Leo e Raylita Calimlim sono due coniugi filippini, medici, che hanno rinunciato ad un futuro promettente negli USA, ad una brillante carriera e a vantaggi economici, per servire i sofferenti dei quartieri più poveri di Manila, in nome del tesoro più grande che possiedono, il Vangelo.


 

I CRISTIANI E IL DOLORE

·   John Wachira è un chirurgo dell’Amref, soprannominato “medico volante” perché a bordo di piccoli aerei raggiunge gli Joey Sonnenberg rimase vittima a 22 mesi di un terribile incidente stradale che lo lasciò con l’88% del corpo ustionato. Ora ha 21 anni, ha subito 40 operazioni chirurgiche, ed è un uomo che ha dato un significato profondo alla sua sofferenza, aiutato dai genitori che hanno pregato per lui e hanno sentito fortemente il dovere di trasmettergli una speranza fondata sulla Parola di Dio: un giorno, non importa quando, anche Joey avrà un corpo risorto e trasfigurato.

·   L’incontro con la sofferenza ha spronato Liv Ullman, attrice svedese, ad impegnarsi a lenire e sostenere questo dolore: da 20 anni è vice-Presidente di un’organizzazione non governativa che si occupa di profughi e rifugiati.

·   Marian Milea ha 21 anni, e per 11 anni ha vissuto per strada, dormendo sulle panchine o negli androni dei palazzi, lavando i parabrezza delle macchine, sniffando colla, rifugiandosi nelle fogne di Bucarest per sfuggire al freddo; poi l’incontro con Milu, clown francese, cambia la sua vita, diventa anche lui un clown professionista. Ora è tornato a casa, per non essere più figlio di nessuno, e prega di poter un giorno aprire la sua scuola di clown per aiutare gli orfani e i ragazzi di strada.

·   Anya Karhula è una diaconessa luterana che porta conforto e un sorriso nella solitudine dei villaggi più sperduti della Lapponia: dove le distanze sono immense, e soprattutto gli anziani rimangono spesso isolati, Anya va a trovare le persone sole ed offre loro la sua presenza e la sua disponibilità, per ascoltarli, cercare di risolvere i loro problemi, e pregare insieme.

·   Chiara Almirante iniziò a 20 anni, in seguito ad una malattia agli occhi miracolosamente risoltasi, ad avvicinare i tossicodipendenti della Stazione Termini per trasmettere loro la gioia derivante dall’incontro con Cristo. Per aiutarli ad uscire dall’inferno della droga aprì la Comunità Nuovi Orizzonti, il cui cuore è nell’incontro tra cielo e terra, dove quotidianamente sperimentare il miracolo della risurrezione che Gesù opera .

·   Micheal Coyne è un foto-reporter australiano che ha girato il mondo per le riviste più prestigiose, e coerentemente con la sua fede cristiana, ha sempre cercato, nelle sue fotografie, di tutelare e mostrare la dignità delle persone, di qualunque razza, religione o etnia esse appartengano, perché tutte creature di Dio.

·   Don Francesco Bertolina è un missionario valtellinese a Novosibirsk, capitale della Siberia, dove, insieme ad altri sacerdoti, si occupa di una comunità dispersa su un territorio vastissimo quasi interamente composta di ex-deportati dell’epoca staliniana, gente semplice e dignitosa che ha conservato e ora riscoperto la fede.


 

 I CRISTIANI E L’AMORE

·   John Wachira è un chirurgo dell’Amref, soprannominato “medico volante” perché a bordo di piccoli aerei raggiunge gli Sessanta studenti colombiani di un liceo cattolico organizzano una raccolta di generi alimentari, medicine, abiti e denaro che poi durante il fine settimana distribuiscono personalmente alle famiglie disagiate delle zone più povere della città. Una volta l’anno gli studenti affrontano un pericoloso viaggio attraverso la selva colombiana per raggiungere gli ultimi discendenti degli schiavi africani, ai quali portare un agognato generatore di elettricità comprato coi risparmi di un interno anno scolastico.

·   Michelle Lopez è una suora cattolica che lavora in Thailandia al Centro Fonte di Vita per recuperare le giovani vittime del turismo sessuale: alle ragazze viene offerto anzitutto l’ascolto, un’educazione, corsi professionali, una terapia di gruppo e l’aiuto di un consultorio per dar loro la sicurezza necessaria per accettarsi e perdonarsi e soprattutto la consapevolezza del proprio valore e della propria dignità.

·   Arsène e Marie Bridgi sono due coniugi della Costa d’Avorio, entrambi assistenti sociali, che vivono il matrimonio come un’avventura, sostenuta dalla presenza e dall’amore di Dio. Come africani vivono la mancanza di figli dopo 8 anni di matrimonio con grande fatica, ma come cristiani sanno che la loro fecondità di coppia è anzitutto spirituale, e nasce dal loro essere aperti agli altri. Amare significa per ciascuno di loro rinunciare a se stessi affinché l’altro possa crescere.

·   Jean Marie Lustiger, cardinale di Parigi, ritiene che la globalizzazione non sia in sé un pericolo, il vero rischio è che l’uomo si perda e cessi di essere se stesso: ad una civiltà del fare, dell’efficienza, della scienza e della tecnica il cardinale propone di diventare civiltà dell’amore, dove ciascuno sappia dimenticare se stesso per donarsi agli altri.

·   Joel Chavez, tipografo messicano, fa parte del gruppo di giovani “Quartieri uniti in Cristo” che predicano direttamente fra le bande giovanili, annunciando Cristo e prendendosi cura dei ragazzi in situazioni critiche, come alcolismo, tossicodipendenza, e disgregazione familiare.

·   La sciatrice Stefania Belmondo, campionessa di sci nordico, racconta di come la fede l’abbia sempre accompagnata nei momenti più gioiosi ma anche in quelli più difficili, dopo una sconfitta, un infortunio o un’operazione. 

·   Anisa Abdallah è una casalinga di Gerusalemme a servizio della “Confraternita delle madri cristiane di Gerusalemme”: come cristiana cerca di instaurare rapporti di amicizia profonda anche con famiglie musulmane, alle quali offre aiuto e sostegno, nella speranza che fra tutti i popoli e le confessioni non vi siano più conflitti e divisioni ma tutti possano essere una cosa sola.

·   Antonello Iapicca scopre di essere stato adottato a 7 anni, vive da allora un profondo vuoto affettivo e un forte senso di ribellione verso i familiari e verso Dio; a 15 anni l’incontro con Cristo gli permette di rileggere la sua storia in modo diverso e di riconciliarsi, nel cuore, con la madre naturale e coi genitori adottivi. Poi la vocazione al sacerdozio e la partenza, come missionario, in Giappone, dove la popolazione cattolica è lo 0,3%, e il lavoro del sacerdote non riguarda quindi grandi gruppi ma una cura personale dei credenti e delle loro famiglie, un uscire per andare a visitarli nelle loro case, nelle loro situazioni di sofferenza, difficoltà e solitudine.

·   Chiara Lubich proprio nel clima di odio e violenza della seconda guerra mondiale scopre Dio come Amore, e questo illuminerà e trasformerà la sua esistenza, mostrandole lo scopo della sua vita: concorrere ad attuare le parole del testamento di Gesù "Che tutti siano uno". È la fondatrice e prima presidente del Movimento dei Focolarini che ha come obbiettivo l'unità fra i popoli e la fraternità universale.

 

I CRISTIANI E LA VIOLENZA

·   John Wachira è un chirurgo dell’Amref, soprannominato “medico volante” perché a bordo di piccoli aerei raggiunge gli Maggy Barankitse non ha scelto di essere tutsi ma ha scelto di essere cristiana: dalla sua fede ha tratto l’ispirazione per rifiutare l’odio e lanciare un messaggio di riconciliazione e di amore. Nel Burundi, devastato dalla guerra civile, lotta per il diritto alla vita di centinaia di piccoli orfani, utu, tutsi e bantu, che ospita nella Casa Shalom.

·    A Boston il pastore nero Eugene Rivers combatte contro la delinquenza e la criminalità per offrire una speranza e un futuro ai ragazzi di strada, vittime prima ancora che del razzismo e della povertà dell’assenza di una figura paterna amorevole e protettiva, che riscoprono in Dio Padre.

·   Vinko Puljic è l’arcivescovo di Sarajevo rimasto, durante la guerra e i bombardamenti, er custodire il cuore della Chiesa locale e annunciare una pace ancora possibile. La ricostruzione degli edifici è stata rapida, non altrettanto quella degli animi umani, feriti all’odio e dalla sofferenza: è necessario approfondire il dialogo inter-religioso, percorrere la strada della collaborazione, della riconciliazione e del perdono.

·   Giuseppe Soffiantini, industriale di Manerbio sequestrato per 8 mesi e mutilato due volte, ha trovato inella  fede incrollabile in Dio la forza di perdonare i suoi carcerieri.

·   Vietnam, 8 giugno 1972, la fotografia di una bambina che corre disperata, nuda e in lacrime, commuove il mondo intero: la sua famiglia era stata distrutta, come tante altre, dal napalm utilizzato nei bombardamenti dall’esercito americano. Impiegò 14 mesi e 17 operazioni chirurgiche per riprendersi dalle gravi ustioni. Oggi Kim Phuc è sposata e madre di due figli,  nella fede ha trovato la forza di perdonare.

·   Padre Lindenberg è cappellano militare a Rio de Janeiro: di notte, per aiutare i numerosi mendicanti che riempiono le strade con l’apparire del buio, con un gruppo di volontari si reca a cercarli, per portare loro un sorriso e un abbraccio, oltre che cibo e medicinali. La violenza tra i diseredati di strada è mossa dall’istinto di sopravvivenza, e tuttavia per loro il sacerdote resta una figura degna di grande rispetto, e Gesù simbolo di pace e perdono.

·   Aleksander Ogorodnikov, teologo ortodosso, è il responsabile dell’associazione Misericordia Cristiana che assiste con un servizio mensa profughi ed ex detenuti e dirige gli orfanotrofi, isole di Speranza, per strappare alla prostituzione e all’accattonaggio decine di bambini che vivono nelle cantine di Mosca; quando i bambini realizzano che la cura, la  comprensione, l’amore che viene loro offerto è senza secondi fini, solo per amore di Cristo, solo allora rifioriscono.

 

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