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23 - L'ESILIO DI ISRAELE
24 - GERUSALEMME, GERUSALEMME

Osamu Dezaki

Tezuka Productions Co., Osamu Tezuka, Seya Shinji

Yoshimura Masateru, Sugino Akio, Kobayashi Junji, Shimada Hideaki

Okada Kazuo, Saito Masami

Hattori Katsuhisa

Luciano Scaffa, Guerrino Gentilini 

Rete italiana Rai Uno

Elle Di Ci

24, 24 min.

V-20012

L'esilio di Israele   (II Re cap.25,1-22; Libro di Ezechiele)

I Babilonesi, guidati dal fiero Nabucodonosor, attaccano e radono al suolo la città di Gerusalemme. Gli israeliti vengono schiavizzati dal potente popolo straniero.

Ezechiele osserva la propria gente deportata mentre i soldati conquistatori rubano i tesori del re Salomone e, dopo aver ridotto a pezzi le due tavole dei dieci comandamenti, danno fuoco al tempio. Ezechiele, infiltratosi fra le macerie del santuario, riesce a salvare i rotoli dei libri sacri, osservando mesto i resti delle tavole di pietra.

L’israelita fugge quindi dalla città in fiamme insieme a un ragazzino di nome Nun e a Loco. Su un alto monte un vecchio profeta osserva il popolo deportato, Dio li ha puniti per la loro infedeltà ma quello stesso Dio che oggi li castiga, un giorno li salverà mandando sulla terra un Salvatore. Ezechiele, in compagnia di Nun e Loco, giunge al campo dei Babilonesi, dove si trovano incatenati gli israeliti. Il piccolo Nun può finalmente riabbracciare sua madre. Suo padre è però morto durante la conquista di Gerusalemme.

Insieme agli altri Ezechiele viene così condotto schiavo in Babilonia. Gli israeliti vivono in schiavitù ma si radunano all’interno di alcune grotte nascoste per pregare il loro Dio e ricopiare i rotoli dei testi sacri.

Il piccolo Nun viene catturato per aver rubato un agnello, quando in realtà voleva soltanto liberarlo dalla corda che lo soffocava. Sua madre si reca dal proprietario dell’agnello per essere punita al suo posto. Questi apprezza il coraggio della donna e lascia andare libero il ragazzo.

Dopo settanta anni di dura schiavitù, grazie agli insegnamenti di Ezechiele, il popolo d’Israele riesce a ritrovare la propria fede in Dio, servendo i comandamenti che questi aveva donato al profeta Mosè.


Gerusalemme, Gerusalemme   (Esdra cap.1; libri profetici)

Il re Ciro, signore dei Persiani, ha conquistato gran parte del Medio Oriente e ora punta contro Babilonia. A nulla vale l’aiuto degli idoli di pietra, Ciro non risparmia nessuna fortezza nemica.

Nella capitale del regno il principe Baldassare, superbo e arrogante, riceve i capi delle rocche conquistate che, atterriti, annunciano l’arrivo dell’esercito di Ciro. Il sovrano, intimorito, ordina ai suoi sudditi di pregare i propri idoli di pietra. Gli ebrei si rifiutano però di obbedire ai suoi ordini, predicendo la rovina dei Babilonesi che li costringono ad adorare divinità inesistenti.

Durante una festa, organizzata dal re Baldassare, una mano invisibile traccia sui muri della reggia misteriose parole. Viene convocato a corte il profeta israelita Daniele. Perentorie le parole del vate: presto il regno di Babilonia crollerà e sarà diviso fra Persiani e Medi.

Alcuni traditori, usciti dalla città, indicano al re Ciro il modo di penetrare nella capitale. Babilonia viene conquistata e il principe Baldassare è costretto alla resa. Ciro, benevolo con gli ebrei, gli concede di tornare nella propria terra e ordina la costruzione di un nuovo Tempio. Dopo settant’anni di schiavitù gli ebrei possono rivedere la terra promessa.

 

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