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21 - IL SEME DI DAVID                        
22 - IL REGNO DI SALOMONE


Osamu Dezaki

Tezuka Productions Co., Osamu Tezuka, Seya Shinji

Yoshimura Masateru, Sugino Akio, Kobayashi Junji, Shimada Hideaki

Okada Kazuo, Saito Masami

Hattori Katsuhisa

Luciano Scaffa, Guerrino Gentilini 

Rete italiana Rai Uno

Elle Di Ci

24, 24 min.

V-20011

Il seme di David   (II Samuele cap. 5,6-13; cap. 7)

David, divenuto nuovo re d’Israele, ha adesso un nuovo obiettivo: la conquista di Gerusalemme. La città infatti si trova lungo la strada che va dal nord al sud del paese.

All’interno di essa, il re dei Gebusei, prepara però le difese. I cittadini potevano ricevere le scorte d’acqua dal fiume Ghigon che entrava dentro Gerusalemme attraverso un tunnel sotterraneo. E lì si infiltrano David e i suoi soldati. Questi, giunti all’interno della città, diedero fuoco ad alcuni rami distraendo così le guardie e permettendo al grosso dell’esercito, rimasto all’esterno delle mura, di invadere la rocca. David stesso affronta in duello il re dei Gebusei, uccidendolo. Gli idoli dei nemici vengono distrutti.

Il mattino dopo, con esultanza popolare, David nomina Gerusalemme come capitale religiosa e politica del regno d’Israele, in essa sarà conservata l’arca dell’alleanza. La sacra reliquia viene condotta in città con tripudi e suoni di tromba. Le giovani danzano intorno ad essa e lo stesso David, pieno di gioia, fa come loro.

Il sovrano decide inoltre di costruire un grande tempio, all’interno del quale verrà posta l’arca dell’alleanza e dove il popolo, riunito in un unico luogo, potrà pregare. Il profeta Natan, su comando divino, ordina a David di non costruire il sacro tempio, sarà suo figlio, Salomone, a edificarlo. Il monarca non osa contrariare le parole del saggio e accetta i suoi consigli.

Sereno e tranquillo si dirige sulla terrazza del proprio palazzo e, portando in mano la propria cetra, canta in onore del Signore.


Il regno di Salomone   (I Re cap. 3; cap. 6-9; cap. 10)

All’interno di una tenda un vecchio saggio narra ai suoi compagni la vicenda di Assalonne. Questi era figlio del re David ma, ribellatosi a lui, finì per morire a causa dei suoi misfatti e il trono passò così a suo fratello, Salomone.

Il nuovo re è saggio e di buon cuore. Insieme al capo architetto discute sul progetto del magnifico tempio, la cui idea proveniva dal padre, che però, per comando divino, non poté esserne il costruttore. Dopo sette anni di duro lavoro il tempio viene finalmente realizzato. Salomone inaugura il nuovo santuario, mentre i sacerdoti conducono l’arca dell’Alleanza all’interno del Sancta Sanctorum. Come ai tempi di Mosè, ecco il cielo divenire rosso e una luce immensa coprire l’entrata del tempio. Il Signore ha preso possesso della propria casa.

La fama del sovrano si sparge anche in regni lontani. La regina di Saba convoca alcuni israeliti per chiedere notizie sulla fama del monarca. Questi narrano alla regina la celebre storia del giudizio di Salomone (le due donne e il bambino). La sovrana, affascinata dai racconti narrati su di lui, decide di andare a Gerusalemme per conoscerlo. Salomone la accoglie e gli mostra le meraviglie del suo regno, lasciando la regina estasiata dalla bellezza del regno e dalla potenza del Dio che loro adorano.

Col passare del tempo Salomone abbandona però il Signore e si da alla corruzione e ai piaceri terreni, permettendo persino a una delle sue amanti di costruire un idolo di pietra all’esterno della città di Gerusalemme.

Un lebbroso predice il terribile destino degli israeliti: il Signore non lascerà impunito il germe del peccato.

 

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