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IL DUOMO DI MILANO                                                                        

Controluce Video

Nuove Edizioni Duomo

31 min.

V-23001

   

Il Duomo di Milano è imponente, bello, ricchissimo di storia, di particolari, di aneddoti, di curiosità, di fedeli ad ogni ora del giorno. I marmi bianchi hanno una manutenzione continua, di solito ci si sofferma davanti alla facciata per ammirare l’imponenza dello stile Gotico mitigata dal bianco marmo di Condoglia un particolare marmo di una cava sul lago Maggiore.

Il Duomo è una delle chiese che ha impiegato più tempo per potersi dire compiuta è stata iniziata nel 1386 ed è andata avanti per 500 anni visto che la facciata è stata ultimata alla fine del 1800. A volere il Duomo è stato Gian Galeazzo Visconti, che era il Signore di Milano e già nel progetto originale era deciso che il Duomo sarebbe stato coperto di marmo bianco, infatti le cave di Condoglia appartenevano alla famiglia Visconti che le donò alla Fabbrica del Duomo, l’organizzazione che si occupò della costruzione e che anche oggi segue ogni tipo di manutenzione di cui necessita la chiesa.

Il Duomo sorge su un territorio sacro, che inizialmente ospitava il tempio di Minerva. Fu sant’Ambrogio a volere la chiesa intitolata a SS. Tecla e Pelagia. Dell’836 invece la costruzione di una chiesa intitolata a Maria, Santa Maria Maggiore, una chiesa poi definita l’invernale, visto che le funzioni erano solo dall’autunno alla primavera.

E' sufficiente entrare in chiesa, o soffermarsi a rimirare le guglie per apprezzare la possanza per rimanere rapiti dal candore e insieme avvolti nel misticismo che si respira…

Avviciniamoci alla facciata e varchiamo uno dei portali in bronzo. Sono magnifici e istoriati in altorilievo. Un singolo portale per ogni lato e uno doppio per quello centrale. Vi si potrà leggere la vita della Vergine Maria, l’Editto di Costantino, la vita di Sant’Ambrogio e la Storia di Milano.

Entriamo e immediatamente cerchiamo ai nostri piedi una riga di bronzo che percorrerà il verso della lunghezza noteremo che in punti apparentemente casuali, lungo quella linea di ottoneo, ci sono delle mattonelle con i segni zodiacali. Andando verso sinistra sulla parete c’è l’immagine del segno del capricorno, e accanto un calendario particolarissimo. Mentre sulla parete destra in alto, sopra le vetrate, potremo notare un foro.

Il giorno in cui il sole entra in un nuovo segno zodiacale il sole passa da quel foro e illumina giusto il segno in questione. Per maggiore sicurezza circa il giorno e l’ora è bene consultare il calendario, visto che con la precessione degli equinozi ci sono stati inevitabili cambiamenti.

Ed ora diamo uno sguardo alle navate sono cinque e quella centrale è davvero ampia l’altezza non fa assolutamente pensare all’opprimente stile gotico tutt’altro.

Ai lati ci sono tantissime e altissime vetrate istoriate sono magnifiche. In alcune la singola finestra racconta una scena e tutte insieme una storia mentre altre scene sono composte da sei o anche nove finestre dando così un effetto più imponente all’immagine. La più bella è quella del Giudizio Universale!

Avviciniamoci all’altare il Transetto è talmente ampio che potrebbe essere una chiesa per conto suo. In quello a sinistra potremo notare l’“Albero”, o Candelabro Trivulzio. Un gigantesco candelabro a sette bracci, alto 12 metri, scolpito nell’XI secolo da un orafo francese, tale Nicola da Verdun, e donato nel 1562 all’arciprete Giovan Battista Trivulzio è semplicemente imponente.

A destra invece c’è una suggestiva statua di san Bartolomeo, riconoscibile a livello iconografico per il fatto di avere appoggiata sulla spalla la sua stessa pelle, visto che fu quello il suo martirio.

E ora l’altare maggiore più alto del livello delle navate, con un coro ligneo magnifico, e due coppie di organi. Uno più antico dell’altro. Sotto l’altare maggiore c’è una piccola chiesetta e l’ingresso al Tesoro del Duomo… dove sono custoditi paramenti antichissimi, calici d’oro massiccio, mitre intarsiate di gioielli preziosi.

In determinate ore del giorno sarà possibile girare intorno all’altare maggiore e ammirare cosi le gigantesche vetrate dell’abside sono tre e non credo ci siano parole per descrivere degnamente l’incanto. Sotto le vetrate ci sono i sarcofaghi più importanti tra cui quello di San Carlo Borromeo, ma anche Ariberto d’Intimiano, Gian Giacomo Medici.

Prima di uscire, un particolare: torniamo sul fondo della chiesa guardando l’altare andiamo nell’ultima navata a destra. Alzando gli occhi noteremo un gigantesco sacco. Non se ne conosce il contenuto ma è ancorato saldamente all’arcata. Si dice che quello sia il sacco del Giudizio Universale cadrà solo se ci sarà la fine del mondo.

Un ultimo cenno alle guglie sono 145, e sono state erette tra il XVIII secolo e il 1858 la più alta è stata costruita nel 1774 e ospita la celeberrima Madonnina che non è d’oro, ma ricoperta di fogli d’oro ed è alta 4 metri.

 

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