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Descrizione:
L'acclamata opera del grande Franco Zeffirelli, che ritrae la vita di Cristo, ha
riscosso consensi in tutto il mondo confondendo i critici con la sua
impressionante maestosità, il suo realismo e l'accuratezza sia storica che
religiosa.
Un'epica produzione che si avvale di un cast di prestigio
internazionale tra cui: Robert Powell (nei panni di Gesù), Anne Brancoft, Ernest
Borgnine, Claudia Cardinale, Valentina Cortese, James Mason, Laurence Olivier,
Donald Pleasance, Christopher Plummer, Anthony Quinn, Rod Steiger, Peter Ustinov
e Michael York.
Un ritratto irresistibile che parte dalla nascita, attraversa la
gioventù, il battesimo, i miracoli, per culminare con la morte e resurrezione
della figura chiave del Cristianesimo. Una lavorazione durata quattro anni per
realizzare quello che a pieno titolo può essere considerato un vero kolossal,
riconosciuto tale dalla critica internazionale ed acclamato persino dai leader
religiosi di tutto il mondo per la sua sensibilità, la sua passione e la sua
religiosità.
E’ NATO GESU’
Il film apre con una panoramica su Nazareth, piccolo paese della Galilea ove
inizia l'avventura umana di Gesù, Dalla sinagoga si passa all'umile casa di
Maria, la fanciulla scelta da Dio per diventare la Madre di Gesù. Tra la casa di
Maria e l'incontro con Elisabetta, si frappone, come contrasto, uno stacco sulla
reggia di Erode, segno del potere politico.
Giuseppe, che dopo l'iniziale
sgomento, ha accettato la volontà di Dio, accompagna Maria a Betlemme per
eseguire l'ordine imperiale del censimento. Qui il regista alterna con alcune
sequenze la carovana dei Magi con quella in cui sono Giuseppe e Maria. La fede
di Giuseppe emerge anche a Betlemme, là ove per loro non c'è posto. La scena
realistica e umanissima del parto alla grotta è arricchita dal dialogo di fede
dei pastori e dai loro gesto di adorazione.
Mentre Erode vede nel neonato un
contendente e una minaccia, Gesù è portato al tempio per la circoncisione e
l'imposizione del nome: un nome che ne definisce la missione, resa pubblica e
solenne dall'incontro con il vecchio Simeone che riconosce nel bambino il Messia
atteso dal popolo di Israele. Guidati dalla stella, arrivano i Magi, mentre
Erode ordina la strage dei bambini di Betlemme. Maria e Giuseppe, per difendere
Gesù, fuggono in Egitto.
MANDATO
DA DIO A DONARE LIBERTA’ E PERDONO
Ad un popolo che
attende la liberazione dall'oppressione di Roma, Giovanni, il battezzatore,
rivolge l'invito alla conversione e all'accoglienza del Messia, inviato da Dio.
Il Battista viene arrestato, la sua missione è compiuta. Ora è Gesù che deve
"crescere": nella sinagoga di Nazareth Gesù da inizio alla sua missione.
Accompagnato dai primi discepoli, egli compie i primi segni di liberazione: la
guarigione dell’indemoniato ne è un esempio, la chiamata di Giovanni e di
Pietro, e la scena della pesca miracolosa presentano Gesù come colui che
annuncia il Regno dei celi come vera scelta di libertà. L'incontro con Matteo in
casa di Pietro, la guarigione del paralitico, l'ospitalità presso la casa di
Matteo il pubblicano, offrono al regista significative occasioni per presentare
Gesù come il vero liberatore.
In un clima di comunione conviviale, attorniato da
"peccatori", il Maestro racconta il capolavoro delle parabole, la parabola del
figlio prodigo. Il racconto dell'amore del Padre tocca il cuore di Pietro e di
Matteo.
IL MAESTRO CHIAMA
Mentre Gesù sta predicando alla gente, Giairo si fa avanti per chiedere la
guarigione della sua bambina. Il miracolo mette in subbuglio la mente e i
ragionamenti di Tommaso che discute con gli amici sull'opportunità di seguire il
Maestro. La gioia della casa di Giairo per la guarigione della figlia è messa
in contrapposizione con la festa ben diversa della reggia di Erode ove si decide
la decapitazione del Battista.
Sulla sua tomba nasce in Giuda il desiderio di
essere accolto da Gesù come suo discepolo. Gesù è sempre più circondato da
poveri, malati, quelli che contano meno. Fra loro è presente anche la Maddalena,
una peccatrice disprezzata ed emarginata. La guarigione di un cieco e il
miracolo della moltiplicazione dei pani suscitano nei presenti reazioni diverse.
Il film si ferma in particolare sulla Maddalena, ormai toccata nel suo intimo e
trasformata dall'amore.
In casa di Simone il fariseo, mentre si discute sulla
legge e ci si interroga su chi è il prossimo, l'atteggiamento di Gesù verso la
Maddalena rivela l'amore preferenziale di Dio per i peccatori.
BEATI VOI
Circondato dai suoi discepoli, Gesù li ammaestra prima di inviarli in missione.
Un incontro con la Madre, mentre nella reggia di Erode si sta tramando
l'uccisione del Messia, diventa un chiaro preludio al dramma della croce.
Dall'annuncio della passione si passa all'annuncio delle Beatitudini, seguito
dalla risurrezione di Lazzaro, segno evidente che le Beatitudini sono già in
atto.
La solenne processione al tempio apre l'ultima settimana di Gesù, la
celebrazione della Pasqua ebraica. L'incontro con Barabba mette in piena luce
che Gesù non è il Messia politico e potente, come sogna Giuda, ma il Messia
proclamato nel canto dell'Osanna dei bimbi innocenti. Nel tempio avviene
l'ultimo e decisivo confronto di Gesù con il giudaismo: la novità del suo
insegnamento, l'amore per i nemici, il perdono gratuito diventano i segni
distintivi di novità.
La guarigione del cieco si contrappone con la cecità e
l'incredulità dei capi religiosi del popolo.
PANE SPEZZATO E DONATO
I capi religiosi del popolo decidono la morte di Gesù. Il film inserisce le
figure di Giuseppe d'Arimatea e di Nicodemo i quali ne prendono le difese. Per
Calia il cuore della questione è di ordine teologico: Gesù merita la condanna
perché si è proclamato Figlio di Dio, mentre per Zerah il problema è
soprattutto politico.
Dal Sinedrio la scena si sposta nel Cenacolo: là Gesù sta
celebrando la Pasqua con gli Apostoli. Mentre Gesù prega nell'orto del Getsemani,
viene arrestato e processato dal tribunale religioso. Pietro rinnega Gesù, ma
l'amore per il Maestro e la fiducia in lui lo conducono al pentimento, mentre la
disperazione porta Giuda al suicidio.
Davanti a
Pilato stanno Barabba e Gesù:
le accuse politiche, avanzate soprattutto da Zerah, si concludono con la
condanna del Nazareno ai terribili colpi di flagello e alla corona di spine.
E’ VIVO IN MEZZO A NOI
Gesù, rivestito di un manto rosso e coronato di spine, viene presentato alla
folla, in ballottaggio con Barabba. La manipolazione dei capi fa cadere la
scelta di libertà su Barabba. Gesù, caricato della croce, si avvia al Calvario,
mentre una donna gli asciuga il volto insanguinato. Il film. fissa le scene
della crocifissione, del pianto di Maria, delle ultime parole di Gesù e della
sua sepoltura. Le parole di Nicodemo, che proclama la profezia di Isaia,
interpretano la morte di Cristo come salvezza di tutti gli uomini.
A Maria
Maddalena, che con le sorelle di Lazzaro corre al sepolcro al mattino presto, un
giovane annuncia la risurrezione. L'obiettivo ritorna nel Cenacolo: fede e
incredulità tra gli Apostoli impauriti all'annuncio della Maddalena. Mentre
Zerah. va al sepolcro per verificare l'accaduto, Gesù spezza il pane con gli
Apostoli, segno della presenza viva del Risorto e della
presenza Eucaristica. |