|
|
|
Titolo:
Regia:
Testi:
Destinatari:
Genere:
Produzione:
Durata:
n°
|
GESU' DI NAZARETH
Franco Zeffirelli
Robert Powell, Olivia Hussey,
Anne Bancroft, James Mason, Rod Steiger, Peter Ustinov, R. Richiardson, J.
Philips, Claudia Cardinale, Ian Holm, James Earl Jones, Renato Rascel,
Laurence Olivier
Tutti
Storico
ITV - Cult Video
332
min.
D-26003
|
|
|
Una delle più spettacolari super produzioni europee degli anni '70, il Gesù di
Nazareth diretto dal grande maestro Franco Zeffirelli è un'opera possente, nella
quale la vita di Cristo viene trattata secondo i canoni tradizionali pur in
presenza di certi rimandi ad alcuni episodi dei vangeli apocrifi. Di tutti gli
adattamenti cinematografici e televisivi, questo è il lavoro in cui il regista
fiorentino ha creduto più degli altri cineasti e dove ha scelto di immergersi
con profonda umiltà e deferenza, frutto della propria incrollabile fede. Un
numero incredibile di star internazionali fanno da cornice, con sporadiche
apparizioni e cameo, a Robert Powell (Gesù) ed Olivia Hussey (Maria), scelti da
Franco Zeffirelli attraverso un casting che poneva come criteri di base le
somiglianze alle iconografie classiche. Gesù di Nazareth è un pezzo di storia
della televisione ed un kolossal capace di segnare per sempre ogni tipo di
pubblico grazie alla capacità di contenere diverse chiavi di lettura, essendo
una visione imponente di duplice valenza storica. “Gesù di Nazareth” è un pezzo
di storia della televisione ed un kolossal capace di segnare per sempre ogni
tipo di pubblico.
Prima Parte:
E’ NATO GESU’
Il film apre con una panoramica su Nazareth, piccolo paese della Galilea ove
inizia l'avventura umana di Gesù, Dalla sinagoga si passa all'umile casa di
Maria, la fanciulla scelta da Dio per diventare la Madre di Gesù. Tra la casa di
Maria e l'incontro con Elisabetta, si frappone, come contrasto, uno stacco sulla
reggia di Erode, segno del potere politico.
Giuseppe, che dopo l'iniziale sgomento, ha accettato la volontà di Dio,
accompagna Maria a Betlemme per eseguire l'ordine imperiale del censimento. Qui
il regista alterna con alcune sequenze la carovana dei Magi con quella in cui
sono Giuseppe e Maria. La fede di Giuseppe emerge anche a Betlemme, là ove per
loro non c'è posto. La scena realistica e umanissima del parto alla grotta è
arricchita dal dialogo di fede dei pastori e dai loro gesto di adorazione.
Mentre Erode vede nel neonato un contendente e una minaccia, Gesù è portato al
tempio per la circoncisione e l'imposizione del nome: un nome che ne definisce
la missione, resa pubblica e solenne dall'incontro con il vecchio Simeone che
riconosce nel bambino il Messia atteso dal popolo di Israele. Guidati dalla
stella, arrivano i Magi, mentre Erode ordina la strage dei bambini di Betlemme.
Maria e Giuseppe, per difendere Gesù, fuggono in Egitto.
MANDATO DA DIO A DONARE LIBERTA’ E PERDONO
Ad un popolo che attende la liberazione dall'oppressione di Roma, Giovanni,
il battezzatore, rivolge l'invito alla conversione e all'accoglienza del Messia,
inviato da Dio. Il Battista viene arrestato, la sua missione è compiuta. Ora è
Gesù che deve "crescere": nella sinagoga di Nazareth Gesù da inizio alla sua
missione.
Accompagnato dai primi discepoli, egli compie i primi segni di liberazione: la
guarigione dell’indemoniato ne è un esempio, la chiamata di Giovanni e di
Pietro, e la scena della pesca miracolosa presentano Gesù come colui che
annuncia il Regno dei celi come vera scelta di libertà. L'incontro con Matteo in
casa di Pietro, la guarigione del paralitico, l'ospitalità presso la casa di
Matteo il pubblicano, offrono al regista significative occasioni per presentare
Gesù come il vero liberatore.
In un clima di comunione conviviale, attorniato da "peccatori", il Maestro
racconta il capolavoro delle parabole, la parabola del figlio prodigo. Il
racconto dell'amore del Padre tocca il cuore di Pietro e di Matteo.
Seconda Parte:
IL MAESTRO CHIAMA
Mentre Gesù sta predicando alla gente, Giairo si fa avanti per chiedere la
guarigione della sua bambina. Il miracolo mette in subbuglio la mente e i
ragionamenti di Tommaso che discute con gli amici sull'opportunità di seguire il
Maestro. La gioia della casa di Giairo per la guarigione della figlia è messa in
contrapposizione con la festa ben diversa della reggia di Erode ove si decide la
decapitazione del Battista.
Sulla sua tomba nasce in Giuda il desiderio di essere accolto da Gesù come suo
discepolo. Gesù è sempre più circondato da poveri, malati, quelli che contano
meno. Fra loro è presente anche la Maddalena, una peccatrice disprezzata ed
emarginata. La guarigione di un cieco e il miracolo della moltiplicazione dei
pani suscitano nei presenti reazioni diverse. Il film si ferma in particolare
sulla Maddalena, ormai toccata nel suo intimo e trasformata dall'amore.
In casa di Simone il fariseo, mentre si discute sulla legge e ci si interroga su
chi è il prossimo, l'atteggiamento di Gesù verso la Maddalena rivela l'amore
preferenziale di Dio per i peccatori.
BEATI VOI
Circondato dai suoi discepoli, Gesù li ammaestra prima di inviarli in missione.
Un incontro con la Madre, mentre nella reggia di Erode si sta tramando
l'uccisione del Messia, diventa un chiaro preludio al dramma della croce.
Dall'annuncio della passione si passa all'annuncio delle Beatitudini, seguito
dalla risurrezione di Lazzaro, segno evidente che le Beatitudini sono già in
atto.
La solenne processione al tempio apre l'ultima settimana di Gesù, la
celebrazione della Pasqua ebraica. L'incontro con Barabba mette in piena luce
che Gesù non è il Messia politico e potente, come sogna Giuda, ma il Messia
proclamato nel canto dell'Osanna dei bimbi innocenti. Nel tempio avviene
l'ultimo e decisivo confronto di Gesù con il giudaismo: la novità del suo
insegnamento, l'amore per i nemici, il perdono gratuito diventano i segni
distintivi di novità.
La guarigione del cieco si contrappone con la cecità e l'incredulità dei capi
religiosi del popolo.
Terza Parte:
PANE SPEZZATO E DONATO
I capi religiosi del popolo decidono la morte di Gesù. Il film inserisce le
figure di Giuseppe d'Arimatea e di Nicodemo i quali ne prendono le difese. Per
Calia il cuore della questione è di ordine teologico: Gesù merita la condanna
perché si è proclamato Figlio di Dio, mentre per Zerah il problema è soprattutto
politico.
Dal Sinedrio la scena si sposta nel Cenacolo: là Gesù sta celebrando la Pasqua
con gli Apostoli. Mentre Gesù prega nell'orto del Getsemani, viene arrestato e
processato dal tribunale religioso. Pietro rinnega Gesù, ma l'amore per il
Maestro e la fiducia in lui lo conducono al pentimento, mentre la disperazione
porta Giuda al suicidio.
Davanti a Pilato stanno Barabba e Gesù: le accuse politiche, avanzate
soprattutto da Zerah, si concludono con la condanna del Nazareno ai terribili
colpi di flagello e alla corona di spine.
E’ VIVO IN MEZZO A NOI
Gesù, rivestito di un manto rosso e coronato di spine, viene presentato alla
folla, in ballottaggio con Barabba. La manipolazione dei capi fa cadere la
scelta di libertà su Barabba. Gesù, caricato della croce, si avvia al Calvario,
mentre una donna gli asciuga il volto insanguinato. Il film. fissa le scene
della crocifissione, del pianto di Maria, delle ultime parole di Gesù e della
sua sepoltura. Le parole di Nicodemo, che proclama la profezia di Isaia,
interpretano la morte di Cristo come salvezza di tutti gli uomini.
A Maria Maddalena, che con le
sorelle di Lazzaro corre al sepolcro al mattino presto, un giovane annuncia la
risurrezione. L'obiettivo ritorna nel Cenacolo: fede e incredulità tra gli
Apostoli impauriti all'annuncio della Maddalena. Mentre Zerah. va al sepolcro
per verificare l'accaduto, Gesù spezza il pane con gli Apostoli, segno della
presenza viva del Risorto e della
presenza Eucaristica.
|