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n°  

Lettere agli EBREI  I - II di PIETRO, I - II - III di GIOVANNI, di GIACOMO, di GIUDA

Giuseppe Soro, Gianfranco Malafarina, Roberto Colzani

71

San Paolo

2004


C-12005

   

«Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e fate discepoli tutti ipopoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo» (Mt 28,18-20). E i discepoli partono armati unicamente con le armi della fede e la corazza dello Spirito Santo. Un autore, quello della Lettera agli Ebrei, ancora sconosciuto, ma con legami a san Paolo, con uno stile letterato molto curato (viene giudicato come il testo in greco più elegante del Nuovo Testamento), e il contenuto è un 'omelia incentrata sulla figura di Cristo, sacerdote della nuova alleanza tra Dio e l'umanità, con riferimenti ai sacrifici, alla liturgia e alla figura di Melchisedek, il re-sacerdote che incontra Abramo.

Seguono 7 scritti, che la tradizione ha chiamato Lettere cattoliche. Più che "lettere", sono brevi catechesi rivolte alle comunità di origine giudaiche. Pietro, capo degli apostoli, scrive la prima lettera forse da Roma per i cristiani che non hanno conosciuto direttamente Cristo e in questo momento sono perseguitati in Asia Minore: «II sangue di Cristo è il nostro riscatto». La seconda lettera (si dubita che sia di Pietro) polemizza contro i "falsi " maestri o profeti.

Anche Giovanni scrive ai cristiani dell'Asia Minore e sviluppa i temi cari al quarto Vangelo: luce-tenebra, e poi il discorso dell'agape, dell'amore, che è la definizione di Dio. La seconda lettera mette in risalto il comandamento nuovo affidato da Gesù ai discepoli nel Cenacolo. C'è il richiamo ai primi negatori dell'incarnazione di Cristo. La terza è un biglietto che parla di due figure di uomini che accolgono i missionari del Vangelo: Gaio, generoso, e Diotrefe, un ambizioso che vorrebbe occupare il "primo posto". Giacomo, l'apostolo o forse il «fratello del Signore», indica un itinerario di vita in cui ci vuole l'impegno «umano che si deve manifestare nelle opere, senza le quali la fede è morta».

Giuda fa una catechesi contro i «falsi fratelli».

FAMIGLIA CRISTIANA

 

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